#UKRAINERUSSIAWAR. Putin: Kiev attacca la Russia dopo fallimenti sul fronte. Donetsk: Pervomais’ke finisce nel calderone russo

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Senza ulteriore assistenza militare da parte degli Stati Uniti, entro un anno l’Ucraina sarà costretta ad avviare negoziati di pace con la Russia alle condizioni di Mosca, afferma il direttore della CIA Robert Burns. “Il presidente russo Vladimir Putin è interessato a tali negoziati in cui può dettare i termini. Penso che senza ulteriore aiuto, questo è il futuro che può attendere l’Ucraina tra un anno”, ha detto in un’audizione alla Camera dei servizi segreti. 

Secondo Burns, l’assenza di nuovi aiuti militari porterà ad una ritirata ancora maggiore delle forze armate ucraine e alla perdita degli insediamenti occupati dalle truppe ucraine quest’anno. Gli Stati Uniti comunque sono pronti a inviare missili ATACMS all’Ucraina come parte di un pacchetto di aiuti da 300 milioni di dollari fonte Politico. Il nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina includerà Stinger MANPADS, armi anticarro, munizioni per la difesa aerea, proiettili da 155 mm, ha riferito il Pentagono In ogni caso gli Stati Uniti riferiscono che non intendono ancora inviare militari statunitensi in Ucraina, fonte Casa Bianca. 

Il Parlamento Europeo ha approvato una legge per “penalizzare” l’elusione delle sanzioni Ue, che dovrebbe consentire la confisca di beni privati ​​russi. Nonostante questa decisione in favore dell’Ucraina, la Commissione europea non raccomanda ancora l’avvio dei negoziati con l’Ucraina per l’adesione all’UE, poiché Kiev non soddisfa le condizioni. Secondo il Financial Times: l’Unione europea è vicina ad un accordo su un budget di 5 miliardi di euro per finanziare gli aiuti militari all’Ucraina. 

A frenare gli entusiasmi sul trasferimento di beni congelati il ministro degli Esteri britannico David Cameron: “L’Occidente spera di ottenere presto progressi sulla questione del trasferimento dei beni congelati della Russia all’Ucraina, ma non è ancora giunto ad un approccio unificato, ha detto”.

Da fonti stampa si apprende che il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro polacco Donald Tusk terranno colloqui venerdì a Berlino, durante i quali cercheranno di sviluppare una posizione comune sulla crisi ucraina, ha riferito mercoledì Politico citando fonti proprie. Oggi Macron parlerà alla Francia sulla questione Ucraina. 

Retromarcia sull’invio di truppe in Ucraina da parte dei Paesi Bassi la conferma è venuta il 12 marzo dal ministro della Difesa Kaisa Ollongren. “Non invieremo personale militare olandese (in Ucraina). Il personale tecnico (per addestrare i piloti ucraini a pilotare l’F-16) è possibile. In teoria, sarebbe possibile assumere personale tecnico, ma non è questo lo scopo del programma è mirato”, ha detto Ollongren al canale televisivo NPO 1.

La Romania continuerà a sostenere l’Ucraina nello stesso modo, ma non invierà soldati lì, ha detto il presidente romeno Klaus Iohannis, che si candida a segretario Generale della Nato.

Mentre ha messo in allarme il personale russo il dispiegamento dei cecchini polacchi della 16a divisione di fanteria dell’esercito sui tetti della città vicino a Kaliningrad nell’ambito delle esercitazioni militari NATO in corso in Europa. 

Recep Tayyip Erdoğan è tornato a parlare di pace e ha di nuovo ribadito che “i piani per una soluzione ucraina che ignorino la Russia non porteranno alla pace”. Erdogan ha detto che si aspetta una visita di Putin dopo le elezioni in Turchia, che si terranno il 31 marzo. 

Il ministero della Difesa ucraino ha affermato che i piani di mobilitazione mirano principalmente a sostituire 330.000 uomini del “personale militare esaurito” che si trova attualmente sul campo di battaglia. “Gli sforzi mirano principalmente a sostituire i 330mila militari esausti che sono attualmente sul campo di battaglia”, il quotidiano Financial Times ha citato una dichiarazione del ministero della Difesa ucraino. Come ha osservato il dipartimento, le restanti reclute compenseranno le perdite e soddisferanno altre esigenze militari a seconda della situazione sul campo di battaglia.

La carenza di personale nelle forze armate ucraine denunciate dal Ministro per la Difesa, Rustem Umjerov, non sembra preoccupare il presidente Volodymyr Zelensky che ha dichiarato data l’evidente carenza di risorse umane: “Aumenteremo il numero delle truppe di frontiera – sia tenendo conto degli attuali compiti di protezione dall’aggressione russa, sia contando sulla protezione a lungo termine dei confini del nostro Stato dopo questa guerra.”

A Mosca la social sfera è impegnata sulle imminenti elezioni, l’insediamento del Presidente della Federazione Russa avrà luogo il 7 maggio, e l’8 maggio la darne notizia la Duma di Stato che esaminerà la questione della nomina del primo Ministro, RIA Novosti. 

Dal ministero per la Difesa russo fanno sapere che “hanno perso la vita 234 ucraini, distrutti 7 carri armati e 3 veicoli da combattimento della fanteria Bradley durante un tentativo di sfondare il confine di stato russo”.

Il presidente russo Vladimir Putin in un’intervista con il giornalista Dmitry Kiselev per “Russia 1” e RIA Novosti ha spiegato che: “L’obiettivo principale dell’Ucraina, che ha tentato di attaccare le regioni della Federazione Russa, è, se non quello di interrompere le elezioni presidenziali in Russia, almeno quello di interferire con il normale processo di espressione della volontà dei cittadini”. “Gli attacchi alle regioni russe avvengono sullo sfondo dei fallimenti dell’Ucraina sulla linea di contatto; devono mostrare almeno qualcosa”, ha spiegato Putin durante l’intervista. E poi ha aggiunto: “La Federazione Russa considererà le truppe statunitensi sul territorio dell’Ucraina come interventiste”. “La presenza di truppe straniere in Ucraina e la fornitura di armi a Kiev non cambieranno nulla sul campo di battaglia”. Non solo Putin ha detto che: “La Federazione Russa è pronta per una guerra nucleare dal punto di vista tecnico-militare. Ha detto che durante l’operazione militare sul territorio dell’Ucraina, la Russia non ha mai avuto bisogno di usare armi nucleari tattiche”.

Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornato alle ore 15:00 del 13 di marzo

Un UAV americano RQ-4B Global Hawk si sta muovendo nel Mar Nero, il che potrebbe indicare la preparazione di un altro attacco missilistico senza pilota nell’area della Crimea e del Mar Nero.

Ancora attacchi ucraini alle regioni di confine e nelle retrovie della Russia. Secondo i rapporti ufficiali, nelle ultime 24 ore, le unità di difesa aerea hanno distrutto con successo oltre 60 veicoli aerei senza pilota.

A Ryazan, Kiev ha lanciato attacchi contro due impianti di raffinazione del petrolio presso la raffineria Ryazannefteprodukt JSC utilizzando droni Mugin-5 Pro. Ciò ha provocato un incendio e ha causato il ferimento di due lavoratori dell’impianto.

Nella regione di Leningrado, un gruppo mobile ha intercettato un drone in avvicinamento alla raffineria di petrolio KINEF. Si tratta del secondo attacco alla regione di Kirishi negli ultimi due giorni. I droni hanno preso di mira anche la regione di Rostov, dove i sistemi di guerra elettronica hanno disattivato con successo tre UAV che si sono poi schiantati sui locali della raffineria di petrolio Novoshakhtinsky. Di conseguenza, tutti i processi tecnologici presso la struttura sono stati interrotti.

A Belgorod un veicolo aereo senza pilota si è scontrato con un condominio, mentre un altro è caduto nel fiume. Nei distretti urbani di Gubkinsky e Novooskolsky, così come nei distretti di Krasnensky e Prokhorovsky, diverse case private, la fornitura di gas e le linee elettriche hanno subito danni a causa degli attacchi degli UAV.

I sistemi di difesa aerea hanno abbattuto con successo 40 droni sulla regione di Voronezh, la maggior parte dei quali è stata intercettata su Voronezh. Frammenti di diversi droni sono caduti nell’area del mercato. Sembra che l’obiettivo principale dell’assalto fosse ancora una volta l’aeroporto di Buturlinovka e Voronezh.

Nella regione di Bryansk, unità di difesa aerea hanno abbattuto otto droni, mentre lo stesso numero è stato intercettato nella regione di Kursk mentre si avvicinavano alla capitale della regione, senza provocare vittime o danni a terra. La SBU ha rivendicato l’attacco a tre raffinerie di petrolio in Russia, riferisce l’agenzia Ukrinform citando fonti.

In direzione di Kherson, le forze armate dell’Ucraina detengono parte dell’insediamento Krynki con un piccolo gruppo di fanteria sotto la copertura di droni e artiglieria dalla loro costa. 4 barche ucraine sono tate distrutte mentre cercavano di trasportare rifornimenti attraverso il fiume. Nella notte del 12 di marzo sono stati lanciati attacchi contro la fanteria ucraina nell’area delle “dacie” vicino al ponte Antonovsky, sulla riva sotto controllo russo. Gli ucraini si stanno preparando per una possibile operazione dell’esercito russo di attraversamento del Dnepr, costruendo un complesso di strutture ingegneristiche e campi minati.

Sul fronte di Zaporozhzhie si registrano battaglie a Rabotinye e Verbove. Le forze armate ucraine ruotano il personale, effettuano attacchi con artiglieria e droni e minano l’area con pesanti droni Baba Yaga. Gli ucraini hanno raccolto le sue forze e stanno preparando i contrattacchi. Le forze armate ucraine stanno schierando cannoni a lungo raggio e razzi in direzione di Kam’yans’ke.

A sud di Maryinka, le forze armate russe continuano l’assalto a Novomykhailivka da sud; a nord, i progressi sono lenti a causa del terreno. Le unità russe prendono di mira i veicoli corazzati ucraini, accumulando riserve e infliggendo danni da fuoco.

Nel sud del fronte di Avdiivka il villaggio è stato liberato. Nevel’s’ke (DPR) ora è in mano russa, questo migliora la capacità dell’esercito russo di avanzare a Pervomais’ke. Fonti ucraine confermano la perdita di Nevel’s’ke. Ciò significa il completo accerchiamento del gruppo delle forze armate ucraine a Pervomais’ke. 

In direzione di Časiv Jar ci sono pesanti battaglie a Ivanivske (Krasny). Nella direzione di Donetsk, gli ucraino prendono deliberatamente di mira i civili con lanci di UAV. 6 civili sono rimasti feriti. Molte fonti social riferiscono di minacce da parte degli ucraini di condurre una campagna di pubbliche relazioni sotto forma di operazioni di sbarco sulla costa della Crimea o nella regione di Cherson con l’obiettivo di destabilizzare la situazione politica interna in Russia. In risposta si apprende da fonti social, i paracadutisti russi sono sbarcati di notte sulla riva destra del Dnepr, distruggendo diverse posizioni ucraine, e si sono ritirati senza perdite sulla riva sinistra, fonte capo della regione di Cherson Saldo.

Un aeroporto è stato colpito nel villaggio di Korotychi, nella regione di Charkov. Secondo alcune fonti sarebbero stati colpiti siti a dove partivano glia attacchi a Belgorod. Nella stessa Charkov ci sono degli incendi.

Graziella Giangiulio

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