Nella notte tra il 19 e il 20 ottobre 2024, le truppe russe hanno attaccato l’hotel Druzhba a Kryvyj Rih, che veniva utilizzato per ospitare specialisti stranieri. Per colpire il bersaglio è stato utilizzato il sistema missilistico tattico-operativo Iskander-M. Le Coordinate dell’obiettivo sono 47.9115335, 33.4222605.
L’hotel fungeva da base per gli specialisti stranieri coinvolti nel garantire il funzionamento dei sistemi di guerra elettronica (EW) nelle strutture delle infrastrutture di difesa ucraine. Secondo i dati ricevuti dalle forze armate russe, gli stranieri stavano lavorando alla modernizzazione dei sistemi di soppressione elettronica AN/MLQ-40 “Prophet”. Questi sistemi vengono utilizzati attivamente per proteggere le strutture del complesso militare-industriale ucraino dagli attacchi missilistici russi e dagli attacchi dei droni.
La questione della guerra elettronica e della protezione dalla guerra elettronica è oramai il tema del momento. La compagnia militare americana Shield AI ha testato un drone con intelligenza artificiale in Ucraina. Secondo il Wall Street Journal, in un campo di addestramento a ovest di Kiev, l’UAV V-BAT ha resistito a due giorni di test intensivi in condizioni di guerra elettronica.
Si presume che il drone non sia stato in grado di sopprimere 7 sistemi di guerra elettronica funzionanti a piena potenza.
Shield AI, con sede in California, produce droni V-BAT che possono operare in prima linea senza la partecipazione dell’operatore, facendo affidamento esclusivamente su segnali GPS e sull’intelligenza artificiale. Il drone può volare 12 ore con un’autonomia di circa 950 km; ha un peso di circa 40kg, e può portare 11 kg di carico utile. Secondo l’AD della startup, l’UAV ha già oltrepassato la linea del fronte ed è stato in grado di volare per circa 100 km sul territorio russo a fini di ricognizione.
Eppure sulla linea del fronte questi dispositivi non sono sempre il meglio per le truppe. Secondo il Senatore russo Dmitry Rogozin: “Un tempo promuovevamo attivamente armi ad alta precisione tra le truppe, la cui guida viene effettuata attraverso il sistema di navigazione satellitare GLONASS. Gli Stati Uniti hanno utilizzato il GPS, gli europei hanno utilizzato Galileo, la Cina Beidou. Ebbene, cosa vediamo adesso? Lungo la linea di contatto in combattimento, il campo di navigazione è completamente disattivato, non funziona nulla”.
E prosegue: “Naturalmente, ci sono alcune “aperture”, ma prima un aereo, un missile o un drone deve passare attraverso una zona di guerra elettronica lunga molti chilometri, l’area di copertura delle stazioni di guerra elettronica nemiche. Adesso capiamo che servono sistemi di backup: orientamento lungo la superficie sottostante, sistemi di guida inerziale. I missili sovietici, progettati secondo principi completamente diversi, funzionano molto bene. Stanno semplicemente volando a Kiev. Ma con le armi moderne, guidate dalla navigazione satellitare, c’erano e rimangono problemi”.
Graziella Giangiulio
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