#UKRAINERUSSIAWAR. Perché il ministero della Difesa di Kiev non parla delle perdite?

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La grande discrepanza dei numeri dichiarati nella guerra Russia-Ucraina fa pensare che sia nelle fila russe sia ucraine qualcuno menta od ometta importanti informazioni che aiuterebbero a comprendere meglio quello che succede al fronte.

Sul sito del ministero della Difesa ucraino non sono mai riportate le perdite dei militari in battaglia. Eppure i video on line mostrano morti sia tra i militari ucraini-russi (area del Donbass) sia nelle fila dell’esercito russo che in quello ucraino. L’ultimo video visionato mostrava militari ucraini morti dopo un attacco a Mariupol in una caserma colpita da bombardamenti.

Anatoly Shariy, blogger, giornalista leader di un partito vietato dalla scorsa settimana in Ucraina ha postato on line un video in cui afferma che le cifre dei militari morti nelle fila dell’esercito ucraino sono sconvolgenti. Secondo il politico almeno 294 soldati delle Forze armate ucraine sono morti a seguito di un solo attacco alla 79a brigata a Nikolaev.

Shariy durante lo streaming ha annunciato la sua intenzione di pubblicare i nomi di coloro che sono morti a seguito del bombardamento sul sito https://t.me/RVvoenkor/4196 alla caserma della 79a Brigata Aerea a Nikolaev. Secondo i suoi dati, 294 soldati ucraini risultano uccisi. Nella diretta ha elencato nomi e cognomi dei giovani militari morti

Kiev, secondo le fonti social degli analisti militari, sta ancora deliberatamente mettendo a tacere i dati sui morti, mentre secondo corrispondenti esteri sono morti solo 80 funzionari della sicurezza. Va notato che la 79a brigata delle forze armate ucraine è famosa per le sue operazioni nel Donbass, denunciate dai russi come crimini di guerra. Un giornalista belga ha parlato di più di 80 soldati morti; mentre uno francese ha riferito di oltre 200 soldati morti; altri parlano di 30-60 soldati ucraini morti.

Sul lato russo il ministero della Difesa ha parlato di 1.351 militari morti, 3.825 sono rimasti feriti, e vengono regolarmente postate mappe sull’avanzamento dell’“Operazione speciale russa”. Mappe che poi è facile confrontare con quelle emesse dall’intelligence britannica, francese e statunitense. Mappe in cui l’avanzata russa è lenta ma inesorabile. Dove sono finiti dunque i militari del “valoroso esercito ucraino”, secondo la definizione che ne da l’attuale ministro per la Difesa  Oleksij Reznikov?

Secondo i russi: le perdite totali delle forze armate ucraine nel mese dell’operazione sarebbero: 14.000 uccisi e circa 16.000 feriti. Dei 2.416 carri armati e veicoli corazzati da combattimento pronti per il combattimento al 24 febbraio, 1.587 sono stati distrutti in un mese: dei 152 aerei militari, 112 sono rimasti, dei 149 elicotteri, 75, dei 36 droni Bayraktar TB2, 35 sono stati distrutti, su 300 radar utilizzati per vari scopi, 117. Dati che è impossibile confutare o accettare perché sul lato ucraino si parla solo dei mezzi russi distrutti.

L’ex analista della CIA, Larry Johnson, è sicuro che gli esperti militari occidentali e i media sottovalutino enormemente l’efficacia delle truppe russe coinvolte nell’operazione speciale per denazificare l’Ucraina. Ad esempio, confronta il corso dell’operazione speciale russa con l’invasione americana dell’Iraq nel 2003.

Su come differiscono le tattiche delle truppe russe e quelle americane, nonché le previsioni deludenti dell’esperto per le forze armate ucraine – nel materiale dell’edizione internazionale del giornale. L’ex analista della CIA Larry Johnson afferma che esperti e media occidentali sottovalutano fortemente l’efficacia delle forze russe in Ucraina. Si aspetta che le forze ucraine crollino entro 10 giorni.

Nel frattempo Il raggruppamento di truppe delle forze armate russe è avanzato di altri 4 chilometri e ha catturato gli insediamenti di Batmanka, Mikhailovka; Red Partizan; Stavki; e Troitskoe a Donestk.

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Graziella Giangiulio