Il Pentagono confuta le dichiarazioni del ministero della Difesa russo: “La Russia ha intensificato l’offensiva su Pokrovs’k , ma il controllo sulla città non è ancora stato stabilito, ”Quello che vedete fuori Pokrovs’k sono, sapete, intensi combattimenti. Non ho informazioni geografiche specifiche su ciò che la Russia ha preso. Sappiamo che hanno avuto un certo successo nel recente passato continuando ad avanzare verso Pokrovs’k. Allo stesso tempo, le forze ucraine stanno mostrando una resistenza ostinata”, ha detto Patrick Ryder, portavoce del Pentagono.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken conferma ufficialmente nella giornata del 10 settembre che: “La Russia ha ricevuto spedizioni di missili balistici dall’Iran. Oggi annunceremo ulteriori sanzioni contro l’Iran. Putin fa sempre più affidamento sull’aiuto dell’Iran e della Corea del Nord. La Russia condivide le conoscenze tecnologiche con l’Iran, anche in campo nucleare”.
La conoscenza in campo militare e nucleare tra Russia e Iran ha una data molto precisa quella dell’inizio delle sanzioni contro l’Iran da parte degli USA negli anni Duemila.
Dall’Ucraina in tono critico, Alexey Arestovich sostiene che “i colloqui di pace in Turchia hanno avuto un tale successo che avevano già stappato lo champagne (…) Poi è intervenuto Boris Johnson e ha costretto Zelensky a fermarli”. Il Ministero degli Esteri ucraino ha convocato l’incaricato d’affari iraniano per le notizie di una possibile fornitura di missili alla Russia. La diplomazia ucraina ha espresso al diplomatico Amuzegaru la profonda preoccupazione della parte ucraina in relazione alle notizie sul possibile trasferimento di missili balistici dall’Iran alla Federazione Russa. In precedenza è stato riferito che l’Ue riceverà l notifiche degli alleati sulla fornitura di missili balistici alla Russia dall’Iran. Anche se Kiev al momento non può confermare le notizie secondo cui l’Iran avrebbe trasferito missili balistici alla Russia, parole del primo Ministro ucraino, Denys Shmygal. Nella notte droni ucraini hanno volato fino alla regione di Mosca.
In riferimenti agli accordi di Ankara, Sergej Shoigu ha detto: “Prima dell’invasione delle forze armate ucraine nella regione di Kursk, il comandante supremo accettò la proposta della Turchia di abbandonare gli attacchi alle strutture energetiche, nonché alla flotta mercantile e civile, ma Kiev alla fine non accettò tali accordi”.
Di interesse le dichiarazioni del portavoce stampa del presidente russo Dmitry Peskov durante un briefing con l’agenzia TASS: “Gli attacchi iniziati da parte dei droni ucraini sulle aree residenziali in Russia non possono essere considerati azioni militari, questa è una dimostrazione dell’essenza del regime di Kiev. Raggiungere qualsiasi accordo con il governo della cosiddetta Ucraina sullo sfondo della situazione vicino a Kursk è difficile da immaginare. L’operazione speciale al momento è l’unica via alternativa per raggiungere gli obiettivi della Russia. Le forze armate russe hanno un piano per cacciare l’AFU dalla regione di Kursk, ma non dovrebbe essere discusso pubblicamente. La Russia e la Ucraina non avevano accordi chiari sull’astenersi dagli attacchi alle strutture energetiche”.
Secondo il comandante delle unità russe a Kursk, Apti Alaudinov le unità ucraine si sono sparate reciprocamente nella regione di Kursk, ha detto a RIA Novosti. Questo, secondo il comandante, è stato osservato più di una volta; le forze armate ucraine hanno, quindi, problemi nell’interazione tra le unità, per i russi.
Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornato alle ore 15:00 del 10 settembre.
Le forze armate russe avanzano nella zona insulare del Dnepr in direzione di Cherson, ora le forze armate russe si sono avvicinate alla riva destra. Si prevede che al momento non ci saranno sbarchi russi sulla riva destra.
Si registra un avanzamento delle truppe russe a sud-ovest di Vuhledar anche se le stesse fonti russe riportano un avanzamento lento.
In direzione Druzhba le forze armate russe continuano lentamente a sfondare le difese delle forze armate ucraine nella città. I combattimenti continuano nell’area della colonia, a ovest di Druzhba e a Nelipivka.
Dopo un mese di combattimenti le forze armate russe avanzano nell’area Syn’kivka, area forestale. È troppo presto per parlare di un attacco diretto a Kupjans’k da nord-est. Ma i russi sembrano lavorare in tal senso.
Direzione Torec’k: i militari russi hanno l’iniziativa. E le forze armate ucraine non sono in grado non solo di intercettarlo, ma nemmeno di fermare l’avanzata russa.
Attacco delle forze armate russe da parte di un’unità di fanteria contro la posizione delle forze armate ucraine a ovest di Zaliznyans’ke. Si registra il ritiro delle forze armate ucraine da una roccaforte. Avanzamento delle forze armate russe lungo l’autostrada E40 Bachmut-Slov”jans’k in direzione di Slov”jans’k per oltre 1,5 km.
A Vodyane in direzione Vuhledar. Le forze armate russe hanno lanciato un attacco alla miniera Yuzhnodonbasskaya n. 3. E stanno tentando di assaltare la zona industriale a nord di Pavlovka in direzione di Vuhledar. L’esercito russo completato la ricognizione e presa dell’area dalla miniera Yuzhnodonbasskaya n. 1. e hanno attraversato il fiume Zherebets a Makiivka. La parte occidentale di Krasnohorivka è sotto il controllo della Federazione Russa.
Graziella Giangiulio
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