#UKRAINERUSSIAWAR. Paracadutisti a Kursk, si prepara nuova controffensiva. Forze armate russe invadono due villaggi ai confini in territorio ucraino. Chernihiv: caccia agli uomini dell’RDK

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Riflettori spenti su quanto accade a Kursk da parte della stampa internazionale, ma sul fronte si continua a combattere. I russi hanno imparato a usare i droni di medie dimensioni in spazi ridotti montandoli all’ultimo minuto e con quelli distruggono le torri di comunicazione delle forze armate ucraine.

Il 15 novembre in un post della rete militare russa si legge: “Gli equipaggi UAV dei paracadutisti russi hanno distrutto i ripetitori di comunicazione delle forze armate ucraine e interrotto il sistema di comando e controllo delle truppe ucraine nelle zone di confine della regione di Kursk”. Difficile capire se il comando è stato distrutto ma è oramai noto che i russi imparano in fretta dai loro errori. 

Nel frattempo si apprende da fonti OSINT russe che molti dei militari presenti sul fronte di Kursk in realtà sono volontari: “Alcuni hanno esperienza nell’esercito, come, ad esempio, il comandante del gruppo d’assalto Vodolaz. Viene dalla regione dell’Altai. Ha trascorso tre anni sotto il suo contratto nelle forze speciali subacquee, da qui il suo nominativo. Oppure “Yasha” di Nizhny Novgorod: la sua unica esperienza di “combattimento” è stata quella di lavorare come guardia di sicurezza nella vita civile e crescere quattro figli. Forse è per questo che è già comandante del gruppo. Entrambi hanno deciso di entrare in guerra dopo che il nemico è entrato nel territorio della regione di Kursk”.

I volontari dunque sono finiti in un’unità delle Forze aviotrasportate, che fin dai primi giorni del Distretto Militare del Nord ha svolto missioni nei settori più difficili del fronte e hanno svolto un ruolo fondamentale “nel respingere l’invasione”. Ripete la stessa fonte. Secondo i giornalisti di guerra russi ora al fronte sono arrivati i paracadutisti che sono passati alle operazioni offensive. Ciò significa che presto le reclute, i volontari, dovranno affrontare veri e propri assalti.

Nel frattempo i DRG delle forze armate russe sono entrati nel territorio della regione di Chernihiv attraverso un confine scarsamente sorvegliato, sono entrati negli insediamenti di Hrem’yach e Murav’i e vi hanno piantato bandiere russe. Il video mostra le bandiere russe sul ponte sul fiume Sudist. Apparentemente gli ucraini hanno portato le guardie di frontiera dalla regione di Chernihiv alla sporgenza di Kursk per gli assalti. Il comando russo non ha ancora rivelato i suoi piani d’azione nella regione di Chernihiv.

I villaggi di Hrem’yach e Murav’i sono conosciuti come il punto di evacuazione dei TikToker del gruppo Corpo Volontario Russo, acronimo RDK – un’unità militare dell’Ucraina formata da oppositori russi – che sono entrati nel territorio della regione di Bryansk per fare foto e mostrare l“apparente” conquista di parte della regione, poi rivelatasi una mera operazione propagandistica. 

Graziella Giangiulio

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