#UKRAINERUSSIAWAR. Offensiva di primavera: due pesi due misure

237

L’offensiva di primavera ucraina si allontana. Vuoi per il mal tempo, vuoi per le fughe di notizie, vuoi per la mancanza di munizioni, vuoi per la mancanza di uomini, decimati al fronte come mosche sotto i proiettili russi.

Il ministro degli Esteri dell’Ucraina Dmitry Kuleba a partire dal 12 aprile si è lanciato in una serie di dichiarazioni a dir poco sconcertanti che mostrano come l’Ucraina desideri un maggiore intervento della NATO. Il 12 aprile ha dichiarato: «La Russia è peggio dell’ISIS». 13 aprile: «Il Mar Nero, come il Baltico, dovrebbe diventare un mare della NATO» dichiarazione fatta alla Conferenza sulla sicurezza del Mar Nero a Bucarest. E ancora: «Georgia, Ucraina, Siria e ancora Ucraina – Mosca ha effettuato un brutale attacco dopo l’altro. Molti in Occidente hanno deciso di credere che i russi avessero “la loro verità”. Ma l’unica verità è che la Russia si è sempre preparata per una grande fine della guerra imperialista con l’obiettivo di tenere un’altra conferenza di Yalta per dividere l’Europa in sfere di influenza», ha continuato Kuleba.

Altri ministri dell’Ucraina sono impegnati a racimolare munizioni, a sognare aerei da combattimento moderni e pretendere carri armati così come mezzi corazzati. Di recente in Spagna Oleksiy Reznikov, ministro per la Difesa ha dichiarato: «Gli equipaggi ucraini saranno addestrati sui carri armati Leopard dalla Spagna nei campi di addestramento in Lettonia». Reznikov lo ha detto in una conferenza stampa congiunta con la collega spagnola Margarita Robles. Si tratterebbe di circa 1.000 militari. Il primo ministro ucraino Denys Shmygal è arrivato negli Stati Uniti su un aereo con adesivi in cui si chiedevano aerei da combattimento per l’Ucraina (vedi foto).

In Russia, al contrario, sono pronti a continuare l’offensiva per i prossimi anni e stanno cercando una soluzione interna a un problema esterno creato dalle sanzioni imposte dalla UE e USA. Si stanno dotando di strumentazione e prodotti alternativi per produrre mezzi civili, armi alternative ai chip di Taiwan, e ai metalli lavorati europei.

L’impianto Mikron per la produzione di microcircuiti ha trovato un sostituto per i materiali sanzionati per i nuovi passaporti, «non ci saranno problemi con loro in Russia», ha detto il direttore generale dell’impresa Gulnara Khasyanova.

E ancora il 12 aprile si apprende che l’impianto di aviazione civile di Minsk 407 e l’impianto di aviazione di Kazan intitolato a S.P. Gorbunov (una filiale di Tupolev PJSC) firmeranno una tabella di marcia per il progetto per la produzione di componenti per il velivolo Tu-214, ha affermato Viktor Shchetko, capo dell’ambasciata bielorussa a Kazan. Secondo lui, entro il 2030 lo stabilimento aeronautico di Kazan prevede di entrare nella produzione di 70 velivoli Tu-214, attualmente produce circa 5 velivoli all’anno.

Il 14 aprile Sergey Parshikov (Lynya), organizzatore del sito di formazione per la formazione di operatori di droni ha affermato che uno dei centri per la formazione degli operatori UAV ha inviato un migliaio di droni al fronte dall’inizio delle operazioni ucraine. «Abbiamo eliminato la necessità di droni al fronte. Non ci fermeremo qui. Stiamo cercando di costruire. Nel nostro paese, molti lo hanno accettato».

Non solo, Roscosmos, ha fatto sapere che la Russia intende creare una tecnologia per la comunicazione diretta di un satellite con un telefono cellulare. Il primo satellite russo dell’analogo di Starlink sarà lanciato in un’orbita altamente ellittica nel 2025. Stiamo parlando del satellite Express-RF. I lavori sulla “Sfera” sono già in pieno svolgimento. Il primo satellite “Skif-D” è stato lanciato nel 2022.

Dopo il 2025 inizierà il dispiegamento di una vera e propria costellazione di satelliti orbitali, che fornirà al paese Internet satellitare a tutti gli effetti entro la fine degli anni ’20. Naturalmente, questo sistema può essere utilizzato per scopi militari.

Fino al 2030, si prevede di lanciare fino a 800 diversi satelliti all’interno del quadro. Nel 2022 è stato annunciato che sarebbero stati lanciati 162 satelliti per la Sfera. Il numero di satelliti necessari per far funzionare il sistema è variato ripetutamente e ci si può aspettare che continui a cambiare.

Graziella Giangiulio

Per la versione inglese dell’articolo, cliccare qui – To read the english version, click here
Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/