#UKRAINERUSSIAWAR. Muore un giornalista francese a Chasov Yar. I russi abbattono 25 droni nella notte del 9 maggio

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Un inviato di guerra della AFP è morto a causa del fuoco dell’artiglieria mentre svolgeva il suo lavoro a Chasov Yar: il suo nome era Arman Soldin. L’area in questi ultimi giorno è quella più bersagliata, perché da li arrivano ancora i rifornimenti alle truppe ucraine.

E mentre al fronte si combatte a conclusione del Giorno della Vittoria a Mosca 12.000 fuochi d’artificio hanno adornato i cieli ha riferito il servizio stampa del distretto militare occidentale. Lo spettacolo pirotecnico è durato 10 minuti. È stato possibile assistere ai fuochi d’artificio da 16 punti della capitale.

L’Ucraina si aspetta di ricevere un invito politico alla NATO al vertice dell’alleanza a Vilnius, che si terrà l’11 e il 12 luglio, ha affermato Olga Stefanishyna, vice primo ministro per l’Integrazione europea ed euro-atlantica.

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha affermato che se Kiev non riuscirà nella controffensiva, ce ne sarà un’altra: «Non considerare questa controffensiva come l’ultima, perché non sappiamo cosa ne verrà fuori. E se riusciamo in questa controffensiva e liberiamo i nostri territori, allora dirai: sì, è stata l’ultima , ma in caso contrario, significa che dobbiamo prepararci per la prossima controffensiva», ha detto Kuleba in un’intervista.

Della stessa opinione il consigliere del capo della Camera civica ucraina Podoliak: «La controffensiva non può essere considerata come una battaglia che deciderà tutto», secondo lui «queste sono dozzine, centinaia, una serie di eventi».

Tra i rumors della social sfera a cui non credono molto nemmeno i russi c’è la notizia sull’uccisione del comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny. Anche se il Comandante non si vede in pubblico da più di un mese, e ieri si è rifiutato di apparire in una riunione NATO anche in video conferenza, questo non vuole dire molto visto la situazione al fronte. Il 7 e l’8 maggio di certo, uno degli oggetti colpiti dai bombardamenti russi era il quartier generale, dove si trovava uno dei comandanti delle forze armate ucraine. Ma non si è saputo quale comandante.

Il quartier generale si trovava non lontano dal cratere di Pavlograd. Fedeli al principio «il fulmine non colpisce due volte nello stesso posto», i capi militari ucraini si stabilirono nelle vicinanze di Pavlograd, dove le forze aerospaziali russe avevano colpito già in passato. Il rifiuto di Zaluzhny di partecipare al vertice NATO potrebbe essere correlato alle conseguenze dei danni provocati dall’incendio.

Gli Stati Uniti non forniranno missili a lungo raggio all’Ucraina a darne notizia Politico. Secondo il giornale, ciò è dovuto alla decisione della Gran Bretagna di fornire a Kiev tali missili: la pubblicazione conferma l’insider che Londra prevede di trasferire in Ucraina analoghi ATACMS con un raggio da 100 km a 300 km. Al contempo gli USA promettono una nuova assistenza militare a lungo termine all’Ucraina per 1,2 miliardi di dollari, ha affermato il Pentagono in una nota. Il prossimo pacchetto di assistenza all’Ucraina dagli Stati Uniti include: ulteriori mezzi di difesa aerea e munizioni; equipaggiamento che aiuterà a integrare lanciatori, missili e radar forniti dagli Stati e dagli alleati europei nel sistema di difesa aerea ucraino; munizioni per abbattere droni; proiettili di artiglieria da 155 mm; servizi di imprese commerciali che forniscono immagini satellitari.

La Russia denuncia il trattato sulle forze armate convenzionali in Europa. Putin ha nominato Ryabkov come suo rappresentante quando il Parlamento considererà la denuncia della Russia del Trattato sulle armi convenzionali in Europa.

Le forze armate russe il 9 maggio hanno abbattuto 25 droni. Circa altri 30 tentativi di far decollare i droni sono stati fermati a Mosca e nella regione. Si registra dunque un continuo e massiccio lancio di UAV, secondo una fonti social afferente alla sfera russa, «la notte tra l’8 e il 9 maggio sarà registrata nella storia come l’uso più massiccio di attacchi con droni per proteggere la Federazione Russa. È anche un peccato che diverse dozzine di droni siano stati lanciati dal territorio della Federazione Russa, compresi i droni di tipo aeronautico. Una settimana fa, Internet si è lamentato dell’impossibilità di ordinare un normale taxi a Mosca a causa di un malfunzionamento del GPS. Come mostrato oggi e si vedrà dai risultati di ieri sera, tali misure sono pienamente giustificate. Un’altra caratteristica delle ostilità era l’uso di scorte apparentemente “finite” di “Punti-U” (diversi tentativi di colpire Lugansk e Valuyki)».

Evgenij Prigozhin ha detto che il gruppo Wagner non lascerà Bachmut per molti altri giorni: «combatteremo e poi lo scopriremo». Le forze armate ucraine stanno “strappando i fianchi” in direzione di Bachmut e nel prossimo futuro lanceranno una controffensiva ha continuato il numero uno della Wagner.

L’esercito russo ha rivelato il movimento di tre brigate delle forze armate ucraine in direzione Krasno-Liman – I militanti ucraini sono stati colpiti e secondo fonti russe, non verificabili, hanno subito perdite di personale. Sempre in direzione Krasno-Liman, unità del raggruppamento di truppe “Centro” hanno inflitto danni da fuoco agli ucraini e ai luoghi di schieramento temporaneo dei mercenari/volontari del battaglione stranieri ucraini nelle aree di Petrovsky, Tern e Serebryanka.

In risposta i militari ucraini hanno nuovamente sparato contro oggetti civili sulla riva sinistra della regione di Kherson a darne notizia i servizi di emergenza. Le forze armate ucraine hanno sparato proiettili contro Nova Kakhovka, Aleshki, Hola Pristan, Dnepryan e altri insediamenti della regione di Kherson. I combattenti ucraini hanno sferrato colpi di artiglieria. In totale, lungo la riva sinistra della regione di Kherson, le formazioni di Kiev hanno sparato 85 colpi.

Sempre le forze ucraine hanno nuovamente sparato contro l’oleodotto Druzhba nella regione di Bryansk. Secondo fonti locali russe, nelle prime ore del mattino, le forze armate ucraine hanno attaccato l’oleodotto Druzhba nella regione di Bryansk. Il colpo è caduto su tre serbatoi per lo stoccaggio di prodotti petroliferi: sono stati trovati dei buchi, ma i contenitori erano vuoti. Il tipo di munizioni utilizzate nel bombardamento è sconosciuto. Non ci sono state perdite o incendi e nessuno è rimasto ferito.

Nella giornata del 9 maggio sulla linea di contatto sono continuati i combattimenti a Bachmut, dove le forze russe continuano a spingere le forze ucraine nella periferia occidentale della città vicino a Liberators of Donbass Street. I duelli di artiglieria non si fermano lungo l’intera linea di contatto: in territorio russo diversi civili sono stati uccisi sotto i colpi delle forze armate ucraine e un bambino è rimasto ferito in un villaggio vicino a Melitopol. Le formazioni ucraine hanno continuato a bombardare la regione di Belgorod: le infrastrutture civili e gli edifici residenziali a Shebekino e Spodaryushino sono stati danneggiati.

Le truppe russe hanno effettuato almeno sei attacchi su obiettivi nelle vicinanze di Kharkov, di cui tre in città. Nel distretto di Dergachevsky, obiettivi ucraini sono stati colpiti nell’area di CHP-5.

A Horlivka e nei sobborghi limitrofi sono state colpite strutture residenziali e un edificio scolastico: fortunatamente non ci sono state vittime.

Si registra la distruzione dell’impianto di stoccaggio del carburante di Zmievskaya GRES nella regione di Kharkiv. Per il secondo giorno, le forze armate russe stanno colpendo bersagli posteriori nella regione di Kharkiv: la natura generale dei danni da fuoco indica l’intenzione di ridurre le capacità offensive e logistiche delle forze armate ucraine.

Una delle strutture interessate era un impianto di stoccaggio di olio combustibile vicino allo Zmievskaya GRES. Secondo le fonti russe sul campo, l’incendio è stato localizzato, ma non è stato ancora possibile domarlo. L’unica spiegazione logica per la scelta di questo deposito come obiettivo è che i serbatoi sono stati utilizzati per immagazzinare carburante per le esigenze dell’attrezzatura militare.

Nella stessa centrale elettrica del distretto statale, alcune delle unità di potenza ora hanno il gas come combustibile di riserva. È possibile che l’olio combustibile fosse precedentemente utilizzato per le esigenze delle centrali termiche, ma nelle realtà attuali i danni da incendio non hanno influito sulle prestazioni della centrale.

Graziella Giangiulio

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