#UKRAINERUSSIAWAR. MQ-9 Reaper nel Mar Nero: i reperti in mano ai russi

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A partire dal 7 aprile sulla social sfera russa si parla di reperti ritrovati: «È stato riferito che i nostri militari sono stati in grado di recuperare i preziosi componenti dell’UAV MQ-9 Reaper caduto nel Mar Nero».

Le unità specializzate del dipartimento della difesa russo sono diventate proprietarie di preziose informazioni sulle caratteristiche di una serie di componenti elettronici critici dell’MQ-9 Reaper. Questi sono il complesso optoelettronico multispettrale della torretta AN / AAS-52 e il complesso (tipo container) di ricognizione radar di superficie AN / APY-8 e stazioni di telemetria e comunicazioni satellitari sicure e il terminale del sistema di scambio dati Link-16.

Dalle informazioni ricevute da JSC “KRET” e dall’Istituto di bilancio dello Stato federale «Istituto centrale di ricerca delle forze aerospaziali del Ministero della difesa della Federazione Russa», ne consegue che gli specialisti di queste organizzazioni sono stati in grado non solo di studiare il cablaggio delle unità a microonde del radar APY-8, ma anche per determinare i parametri energetici del suo funzionamento, comprese le modalità di apertura sintetizzata invertita (ISAR) e sintetizzata (SAR). E calcola anche il livello di immunità al rumore e la risoluzione approssimativa del radar, in base ai dati dei dispositivi per la conversione primaria (secondaria) del segnale radar riflesso.

Inoltre, ora saranno in grado di calcolare l’ingrandimento di dispositivi a fuoco lungo del complesso optoelettronico AN / AAS-52: un mirino a infrarossi e un modulo televisivo. Anche il tipo o la risoluzione dei fotorivelatori a matrice utilizzati non sono più un segreto. In un futuro non troppo lontano, i russi potranno analizzare le capacità del complesso americano nell’identificare e classificare l’equipaggiamento militare russo a diverse distanze e in diverse condizioni meteorologiche.

Gli specialisti russi hanno ora accesso alla determinazione dei parametri di frequenza della telemetria, della comunicazione e dello scambio di informazioni tramite un canale satellitare e alla valutazione del livello di immunità al rumore Link-16, che consente di simulare contromisure efficaci dai sistemi di guerra elettronica russi.

Graziella Giangiulio

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