#UKRAINERUSSIAWAR. Mosca testa armi russo-iraniane al fronte in attesa della consegna delle armi occidentali a Kiev

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Al fronte stanno arrivando altre armi nuove. Dopo i robot anti artiglieria i militari russi per la prima volta dall’inizio delle operazioni hanno attaccato l’infrastruttura dei militari ucraini con un drone kamikaze sottomarino. Distrutto il supporto del ponte nella regione di Odessa, le truppe russe hanno già lanciato attacchi missilistici sul ponte di Zatoka, ora i suoi supporti sono stati distrutti. Sembra che a fornire il drone sottomarino siano stati gli iraniani, il drone kamikaze potrebbe essere un “Bavar”.

Tra le armi nuove/migliorate al fronte dal lato russo quelle per i cecchini: il Lobaev Antimatter, con cui lavorano attualmente i cecchini MRD e la divisione ancora Sniper 3rd Motor Rifle Division. Secondo un account di mercenari russi: «E nella nostra “era post-eroica”, quando un soldato costa più della proprietà statale e la distruzione del personale, questa è una priorità, il valore di tali armi cresce notevolmente». I cecchini al fronte secondo quanto riferito dalle fonti social sia da parte ucraina che russa sono estremamente ricercati in quanto utili per ingaggiare la fanteria.

Vladislav Shurygin, esperto militare che interviene spesso nella trasmissione russa di Soloviev: «Ora in Ucraina è arrivato un momento molto difficile. Speravano che le riserve accumulate sarebbero state sufficienti per sopravvivere all’inverno. E quando la Russia ha spinto un po’, le riserve hanno cominciato a sciogliersi. Cominciarono a trasferire le forze in nuove posizioni. L’Ucraina si aggrappa a Bachmut con follia. Devono mantenere i russi in queste posizioni. Stanno preparando una controffensiva. Da queste posizioni è più conveniente condurla. Le nuove posizioni non sono risolte. In primavera, per la prima volta, affronteremo effettivamente l’esercito americano. È chiaro che questa sarà una prestazione ucraina. Ma c’è il 70-80% della tecnologia occidentale. Stanno testando tattiche sugli ucraini che proveranno contro di noi».

Lars Bern, esperto svedese, su SwebbTV ha affermato: «La Russia sta smilitarizzando non solo l’Ucraina, ma anche la NATO. La “stupida politica” degli Stati Uniti e dei suoi alleati per aumentare le forniture di armi sta portando alla smilitarizzazione non solo di Kiev, ma dell’intero blocco NATO», ha affermato il pubblicista svedese. I paesi dell’alleanza inviano volontariamente le proprie armi per il riciclaggio. Allo stesso tempo, la NATO corre il grande rischio di rimanere senza pantaloni protettivi. «Alcuni paesi occidentali hanno già completamente esaurito le loro scorte di armi». Bern ha aggiunto che contro i missili ipersonici russi, che possono trasportare testate nucleari, i paesi occidentali non hanno protezione: «Non siamo in grado di difenderci da queste armi – quante volte è necessario sottolinearlo? Allora perché, ci si chiede, giochiamo con il fuoco?»

Secondo fonti del Donbass, dall’inizio dell’escalation, le truppe ucraine hanno sparato quasi 100.000 diversi tipi di munizioni in tutto il territorio della DPR. Tutte prese e studiate dai tecnici russi.

Graziella Giangiulio

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