#UKRAINERUSSIAWAR. Lavrov: la storia non è finita. A Klishchiivka combattimenti urbani: molti morti

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Nel discorso di Capodanno del ministro per gli Esteri russo, Sergej Lavrov, sono stati molti i punti toccati, non solo in politica estera. Di rilevante la visione storica russa espressa dal Ministro: «Il corso della storia non può essere fermato non si può fermare un mondo multi polare. Non c’è fine alla storia e non ci sarà mai». Il riferimento bibliografico è a testo redatto da Francis Fukuyama di trent’anni fa in cui disse che era arrivata la “fine della storia”.

«Siamo obbligati a fare di tutto per avere un funzionamento del nostro stato in termini di industrie e tecnologie critiche. Il vero interesse dell’Occidente sta nell’interesse della politica coloniale e neo coloniale. Che lo si voglia o no, dobbiamo negoziare. Non abbiamo bisogno di rincorrere l’Occidente. Hanno stracciato le relazioni, ma noi abbiamo con chi tessere relazioni culturali, economico, sportive. Ci concentreremo su coloro che non ci hanno mai deluso, con cui sono stati raggiunti compromessi complessi ma quando sono stati raggiunti nessuno ha mai ingannato l’altro. Con l’Occidente è esattamente il contrario», ha affermato Lavrov. Con questo intendeva il dominio completo dell’ideologia liberale, della democrazia, dello stile di vita e la scomparsa del sistema mondiale in competizione, il socialismo. E proprio questo che Lavrov imputa all’Occidente il desiderio di modellare il mondo a sua immagine e somiglianza non accettando la multi polarità.

Il Ministro russo ha detto che prima o poi si dovrà negoziare perché questa è l’unica strada. Anche se la Russia non rincorrerà più nessuno. «La Federazione guarda al futuro e si rivolge a chi non ha mai tradito le sue aspettative a chi non ha mai tradito gli accordi», ha detto. Si è rivolto nel suo messaggio implicitamente all’India e alla Cina. Asserendo che: «A volte gli accordi sono stati complessi da raggiungere. Ma una volta raggiunti nessuno li ha infranti. Con l’Occidente è esattamente il contrario».

Mosca dunque non farà altre azioni per mediare, la parola ora spetta all’Europa. Regione che la Russia chiama al dialogo mentre la porta con gli Stati Uniti al momento è chiusa, anche se non a chiave.

Ed ora uno sguardo ai fronti. Situazione alle ore 14:00 del 27 dicembre 2022.

Continuano i combattimenti nei pressi di Bachmut. Gli uomini della WAGNER insieme alle milizie della LNR della Russia stanno conducendo un’offensiva in diverse aree.

Tuttavia, il comando ucraino sta trasferendo le riserve per mantenere il controllo sul territorio, quindi è prematuro parlare di una liberazione anticipata di Bachmut.

Nel settore di Bachmut (Artemivsk), distaccamenti d’assalto delle squadre PMC Wagner hanno obbligato con la loro offensiva a far uscire unità della 63ª Brigata ucraina dall’ombra da cinque capisaldi di plotone vicino a Opytne, sul lato di Ivanhrad. La periferia orientale di Klishchiivka registra combattimenti urbani per la conquista del villaggio. Unità della 28ª Brigata ucraina stanno posizionando campi minati nella parte centrale del villaggio.

Gli equipaggi dell’artiglieria delle brigate di fanteria ucraina 28esima e 53esima e della 57esima stanno sparando a raffica contro le zone in cui avanzano le forze armate russe. Gli UAV Mavic-3, Matrix-300 e Autel Evo II forniscono il puntamento.

Alla periferia sud-orientale di Bachmut, le forze russe stanno gradualmente superando le difese della guarnigione ucraina. Rinforzi e tre carri armati sono stati trasferiti nell’area della 57ª Divisione di fanteria per assisterla e rifornirla.

Inoltre, a Kramators’k è stata notata l’attività di formazioni della 17ª Brigata carri provenienti dalla direzione di Kherson. In precedenza, uno dei battaglioni è stato visto nella zona di Liman.

Il numero di vittime aumenta di giorno in giorno. Le formazioni ucraine stanno diffondendo l’informazione che meno di 100 degli 800 mobilitati arrivati in precedenza sono ancora vivi. Non abbiamo conferma di questa ultima notizia. Gli ospedali sono pieni di feriti e non è al momento possibile portar via i morti.

Dall’Oblast’ di Kharkiv è iniziato il dispiegamento delle forze della TERO – nonostante il rapporto formale con la TERO, le unità sono dotate di equipaggiamento pesante e di complessi di difesa aerea. Nell’oblast di Dnipropetrovsk è in corso il riequipaggiamento del 56° battaglione di fanteria, che sarà completato nel gennaio 2023.

Un campo di addestramento per i mobilitati è stato allestito presso il poligono di Cherkasy, mentre a Bilozir’ya, a sud-ovest del centro amministrativo, le unità della 53ª brigata meccanizzata ucraina sono state riorganizzate dopo essere state ritirate dalla zona di combattimento.

Nel settore di Soledar, gli uomini della Wagner continuano ad avanzare in diverse direzioni, migliorando sistematicamente la loro posizione tattica. Attualmente si combatte nelle vicinanze di Rozdolivka, Veselohorivka e nella periferia orientale di Soledar dalla direzione di Bachmut.

Unità della 10ª Brigata d’assalto di montagna e della 46ª Brigata aeromobile ucraina si difendono in insediamenti quasi distrutti e privi di fortificazioni serie. La tenuta dei villaggi è complicata dal fuoco dell’artiglieria e dell’aviazione delle Forze armate russe e dai problemi di approvvigionamento delle munizioni.

Gruppi d’assalto della 128ª Brigata Ogsh delle Forze armate ucraine hanno tentato di sfondare i ranghi avanzanti delle Forze armate russe nella zona di Stryapivka. A seguito del contrattacco dei militari russi, le forze ucraine hanno perso il controllo di quattro posizioni.

Graziella Giangiulio

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