#UKRAINERUSSIAWAR. La vittoria economica di Vladimir Putin

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Le sanzioni applicate alla Russia non stanno funzionando granché, a dirlo la stessa Ursula Gertrud von der Leyen, numero uno della Commissione europea, che in un recente discorso ha riferito proprio che le sanzioni a Mosca portano benefici invece di essere di ostacolo a Putin.

Ma cosa sta facendo la Russia in termini normativi, economico e finanziari per ovviare al problema delle sanzioni? Il Ministero delle Finanze, per esempio, ha ridotto dall’80% al 50% l’obbligo di vendita dei proventi in valuta estera degli esportatori. Questa decisione è collegata alla stabilizzazione del tasso di cambio del rublo e al raggiungimento di un livello sufficiente di liquidità in valuta sul mercato.

E ancora, il primo Ministro della Federazione Russa Michail Vladimirovič Mishustin, ha detto, il 25 maggio, che l’eccedenza di bilancio russo nel 2021 è stata di circa 525 miliardi di rubli. Il primo Ministro ha osservato che le entrate di bilancio hanno superato del 35% il livello previsto, pari a oltre 25 trilioni di rubli. Nel contempo si registra una dinamica positiva sia nei settori non legati alla vendita di materie prime idrocarburiche, sia nei ricavi del petrolio e del gas. Mishustin alla stampa ha detto: «Nonostante il fatto che la soluzione di compiti su larga scala richiedesse spese significative, il bilancio è pareggio e tutti gli obblighi sociali sono stati adempiuti con una maggiore mira di assistenza, servizi e benefici. Sono state prontamente implementate anche nuove misure di sostegno aggiuntive».

Internamente il governo della Federazione Russa si è mossa per eliminare problematiche relative alle alleanze commerciali con l’Ovest: prevede di consentire ai centri commerciali di rescindere i contratti di locazione con i negozi di società occidentali che hanno lasciato la Russia prima del previsto. Questo per consentire ai centri commerciali di affittare i negozi a nuove attività e non subire danni economici e significative perdite. Putin stesso aveva avvisato le aziende occidentali di rientrare a Mosca entro maggio, chi dunque non lo ha fatto ora sarà costretto ad andarsene e sarà difficile recuperare gli investimenti. Non solo Putin ha investito in parchi tecnologici ha certo una città e ora sono aperti i bandi per scienziati che avranno oltre al posto di lavoro appartamenti nel luogo di lavoro, luoghi che sfrutteranno il sole per i riscaldamenti e da cui Putin si aspetta di dare vita a una Silicon Valley russa.

Non solo, a fronte della chiusura degli aeroporti del sud protratta per timore di attacchi terroristici e per lasciare liberi i corridoi di volo sono stati implementati i treni. Le ferrovie russe hanno lanciato ulteriori treni dalla parte centrale della Federazione stessa verso il mare. È importante che durante il periodo estivo il traffico passeggeri funzioni regolarmente, senza interruzioni e nella giusta quantità. Putin stesso ha dichiarato che è «necessario accelerare lo sviluppo delle infrastrutture nella Federazione Russa nei prossimi anni». In questo modo sono preservati gli spostamenti per turismo.

A maggio, la Russia inoltre ha aumentato ancora più intensamente le forniture di petrolio alla Cina. Si tratta delle consegne di petrolio russo di grado ESPO ( Eastern Siberia–Pacific Ocean) in Cina: le importazioni via mare in Cina sono balzate a un record di 1,1 milioni di barili al giorno rispetto a 750mila barili al giorno nel primo trimestre del 2022, a riferirlo Bloomberg e Reuters. Sullo sfondo della crisi energetica globale, «Pechino sta negoziando con Mosca sul possibile rifornimento delle sue riserve strategiche con le materie prime necessarie», sottolinea Bloomberg

CRYSTAL GROWTH ha precedentemente informato di un aumento di 4 volte delle forniture di petrolio dalla Russia all’India n nei primi mesi del 2022. Tutto questo surplus di vendite ha portato ars un aumento di 4 volte dell’eccedenza della bilancia commerciale russa per i primi 4 mesi del 2022 sullo sfondo delle sanzioni occidentali contro la Russia

I centri per il rilascio di passaporti della Federazione Russa per i residenti delle regioni di Kherson e Zaporozhye, se necessario, possono guadagnare denaro in Crimea – autorità della repubblica

Il 26 maggio, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sull’acquisizione semplificata della cittadinanza russa da parte dei residenti dei territori liberati delle regioni di Kherson e Zaporozhye.

Si apprende che l’importazione di energia elettrica russa in Lituania è interrotta dal 22 maggio, mentre il 21 maggio, alle 07.00 si sono fermate le forniture di gas russo alla Finlandia.

Il settore automotive si è già ricalibrato e auto molto simili a Renault verranno costruite con marchi russi.

La Russia e l’Iran hanno concordato di collegare i sistemi di pagamento Shetab e Mir, ha affermato Novak, e questo implementerà i viaggi dei russi in Iran e viceversa.

Non meno importante sarà la questione della ricostruzione nella regione del Donbass. Se Azvostal potrebbe diventare un parco tecnologico le altre acciaierie riprenderanno la produzione. A Kherston, Kakhovskaya HPP funziona a pieno regime. Quattro turbine su sei sono attualmente in funzione; l’acqua è tornata a fluire nelle aree urbane e industriali. I russi hanno inoltre intenzione di ripristinare l’impianto Херсонские комбайны (Mietitrebbie Kherson) che un tempo forniva macchine agricole per l’Urss. Lo stabilimento Petrovsky è stato chiuso dopo il 1991.

Infine non poteva mancare uno sguardo al settore energetico: nella centrale nucleare di Zaporozhye – secondo le parole del vice primo Ministro Marat Khusnullin a Melitopol dette il 19 maggio – saranno riprese le attività regolarmente e gli stipendi saranno pagati in rubli. Zaporozhye NPP funzionerà per la Russia, ma è pronta a fornire elettricità all’Ucraina se la pagano.

«La Russia, ha continuato Khusnullin, ripristinerà tutti i territori ‘liberati’ dell’Ucraina, finanzierà la ricostruzione, le decisioni sono state prese a livello governativo. E ancora ha detto che in tutti i territori presi dalla Russia in questi mesi è previsto il lancio del giro d’affari con scambi commerciali in rubli. I residenti della regione di Melitopol e Zaporozhye inizieranno a percepire pensioni e stipendi in rubli già da maggio; saranno ripristinate tutte le strade che collegano i territori liberati dell’Ucraina con la Russia»; infine ha detto il ministro: “Organizzeremo una cooperazione a tutti gli effetti con la Crimea e l’intero territorio della Federazione Russa”.

A tal proposito, Putin il 25, maggio ha firmato un decreto che conferisce il diritto all’acquisizione semplificata della cittadinanza russa non solo ai residenti della DPR e della LPR, ma anche ai residenti dei territori liberati delle regioni di Kherson e Zaporozhye. Già a giugno le autorità saranno pronte per emettere i nuovi passaporti. Si segnala che sono iniziati i lavori di ripristino del porto di Mariupol al fine di riprendere la navigazione il prima possibile.

Per tornare al settore elettrico c’è una riflessione da fare: in pochi hanno dato rilievo alla notizia del trasferimento della centrale nucleare di Zaporizhzhya sotto il controllo russo. Nel bilancio energetico dell’Ucraina, l’energia nucleare rappresenta il 54% della produzione di elettricità e, insieme alle centrali idroelettriche, è la più economica e consente di bilanciare i picchi di consumo. Zaporozhye NPP è la più grande in Ucraina: ha sei unità VVER-1000, ovvero rappresenta circa il 40% della produzione di elettricità nelle centrali nucleari nazionali e circa il 20% del bilancio energetico del paese. L’Ucraina non ha nulla per sostituire la capacità in calo e l’importazione di elettricità dall’Unione europea sembra improbabile e dalla Bielorussia non realistica. La perdita di sei unità VVER-1000 contemporaneamente provoca anche un duro colpo ai piani di Westinghouse di fornire i suoi assemblaggi per reattori di design russi e sovietici, poiché il potenziale mercato di vendita si sta riducendo, il che porta ad un aumento del costo di un singolo assemblaggio. E questo colpisce ancora il sistema energetico dell’Ucraina, così come altri paesi che stanno valutando la possibilità di abbandonare le assemblee russe. Infine, questo passaggio significa anche che Dneproges 1 e 2, che insieme rappresentano 1,5 GW di capacità installata, passeranno anche in futuro sotto il controllo russo.

A conti fatti il sistema energetico dell’Ucraina riceve un duro colpo alle fonti di elettricità più economiche, che potrebbe portare al suo crollo definitivo nel prossimo futuro. A questo si aggiunga che quest’anno, il raccolto di grano è previsto a 21,5 milioni di tonnellate, il 35% in meno rispetto allo scorso anno. La resa sarà di 36,8 centesimi per ettaro, il 18% in meno rispetto allo scorso anno e il 9% in meno rispetto alla media quinquennale. L’area di coltivazione è diminuita del 21% a 5,85 milioni di ettari. Sostanzialmente l’Ucraina è sull’orlo del fallimento economico e finanziario, questo farà sì che i fondi internazionali, compreso il fallimento che tra qualche settimana sarà anche militare, abbandoneranno Zelenzsky a quel punto forse qualcuno sarà in grado di istituire un tavolo delle trattative.

Nel frattempo i deputati della fazione Russia Giusta – For Truth hanno presentato alla Duma di Stato un disegno di legge sulla creazione di amministrazioni temporanee al di fuori della Russia. «Secondo la decisione del presidente della Russia, in tali territori può essere istituita un’amministrazione temporanea al fine di garantire i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo e dei cittadini, nonché mantenere l’ordine pubblico», afferma il documento.

Graziella Giangiulio

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