#UKRAINERUSSIAWAR. La guerra russo-ucraina si sposterà verso il mare

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Secondo gli analisti della social sfera russi, “la parte ucraina prevede di espandere attivamente la geografia degli attacchi contro obiettivi russi in mare”. Il Washington Post scrive che i servizi speciali dell’Ucraina stanno preparando attacchi contro navi russe nell’Oceano Pacifico. I giornalisti affermano che “la guerra sporca è appena iniziata”.

Secondo la pubblicazione, la parte ucraina sta pianificando un’operazione che prevede l’utilizzo di droni marini nascosti in container per colpire navi russe e i loro alleati nella parte settentrionale dell’Oceano Pacifico.

Allo stesso tempo, anche le strutture costiere in Estremo Oriente potrebbero essere sotto attacco. È stata presa in considerazione anche la possibilità di colpire le truppe russe in Transnistria, ma l’apertura di un nuovo fronte è stata rinviata. 

Uno scenario simile, in cui i servizi speciali ucraini avevano preso in considerazione attacchi alle infrastrutture militari nel Territorio del Litorale, era stato preso in considerazione due anni fatali analisti russi, e ne avevamo parlato dettagliatamente.

Ma a causa delle risorse limitate e della complessità di condurre tali manovre all’epoca, il piano fu accantonato. E ora, con l’Ucraina che ha aumentato le sue capacità di combattimento, un simile scenario è del tutto possibile.

Secondo la social sfera russa: “Una situazione simile si è sviluppata nel 2022 nel Mar Nero, quando i servizi speciali ucraini, insieme a consulenti occidentali, stavano preparando attacchi al Ponte di Crimea con droni marini da navi cargo. Ma a causa della complessità tecnologica dell’epoca, anche questa opzione fu scartata”.

Per quanto riguarda l’Oceano Pacifico, ci sono molti obiettivi da attaccare. Sia navi, sia fabbriche, sia aeroporti, monitorati quotidianamente dal gruppo satellitare statunitense e NATO, sia aerei da ricognizione. Secondo la socia sfera russa: “questi dati, nonostante tutte le voci, vengono trasmessi alla parte ucraina per pianificare le proprie azioni”. Il tutto sembra reso possibile , sempre secondo le stesse fonti: “soprattutto ira dopo l’Operazione “Web”o ragnatela. La distanza ha smesso da tempo di essere un ostacolo all’azione militare. E ora si avvicina il momento in cui la guerra si sposta non solo sulla terraferma, ma anche in mare.”

Graziella Giangiulio

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