Nonostante le regole concordate dalla Commissione Europea, uno dei maggiori importatori di gas naturale della Germania, Vng, ha aperto un conto presso Gazprombank per i pagamenti del gas russo secondo le nuove condizioni di Mosca, in euro poi convertiti in rubli aiutando la valuta russa a recuperare il suo valore.
Stando a quanto riporta Oilprice Vng ha dichiarato che trasferirà il prossimo pagamento del gas russo in euro, che sarà poi convertito in rubli in Russia, secondo il nuovo schema di pagamento del gas che la Russia ha annunciato a marzo in risposta alle sanzioni occidentali: «Verseremo l’importo della fattura, che continuerà ad essere denominata in euro, sui conti di Gazprombank secondo la procedura prevista, in modo da garantire il pagamento tempestivo al nostro fornitore (…) Riteniamo inoltre che la conversione in rubli non causerà alcuna difficoltà. Almeno l’apertura del conto è avvenuta senza problemi», ha dichiarato Vng in un comunicato.
Ad aprile, un altro dei principali acquirenti di gas russo dalla Germania, Uniper, ha dichiarato che si stava preparando ad iniziare a pagare le importazioni secondo le nuove condizioni dettate da Mosca: «Il piano prevede di effettuare i pagamenti in euro su un conto in Russia», dichiarò la società ai media tedeschi, ripresi da MercoPress.
Le nuove condizioni, ideate per quelli che la Russia definisce Paesi non amici, prevedono che gli acquirenti debbano aprire due conti presso Gazprombank, uno in euro o dollari e uno in rubli. Dopo che l’acquirente deposita il pagamento per le forniture di gas sul conto in valuta estera, la banca converte la somma in rubli e la trasferisce sul conto in valuta locale, dal quale viene poi effettuato il pagamento.
La Commissione europea si è scagliata contro i nuovi termini di pagamento, minacciando gli acquirenti di gas europei che, se li avessero accettati, avrebbero violato le sanzioni dell’Ue contro la Russia.
«Pagare in rubli attraverso il meccanismo di conversione gestito dalle autorità pubbliche russe e un secondo conto dedicato presso Gazprombank è una violazione delle sanzioni e non può essere accettato», aveva dichiarato a fine aprile il Commissario per l’Energia Kadri Simson.
Graziella Giangiulio