La battaglia di Kherson è iniziata, tutti se lo aspettavano. I militari ucraini hanno attaccato su tre lati. I russi hanno risposto e i ponti che collegano le due rive del fiume sono stati minati e fatti saltare in aria. Al momento l’avanzata ucraina è stata bloccata con risposte aeree e con l’impossibilità di attraversare il fiume Dniepr.
Si apprende che il vice capo della regione di Kherson Stremousov è stato ucciso. L’informazione è stata diffusa dalla blogger ucraina Shariy. Alle 14:09 dalla social sfera russa arriva la conferma: «Abbiamo ricevuto conferma: Kirill Stremousov è morto in un incidente vicino a Genichesk. Esprimiamo le nostre condoglianze alle famiglie e agli amici del defunto». Scrivono fonti filo-russe che al momento dell’incidente era in auto con il comandante militare Alexander Kots, il giornalista di guerra sarebbe sopravvissuto.
Ora c’è una battaglia nel settore Snihurivka del fronte, nella regione di Mykolaïv. Gli ucraini hanno intrapreso la ricognizione in forza in tre aree: Posad-Pokrovske, Beryslav e Snihurivka. Nei due primi settori i militari ucraini hanno subito perdite e si sono ritirati, restano battaglie sul settore Snihurivka. Passando per la ferrovia gli ucraini avanzano. L’insediamento è ora nella zona di combattimento, l’aviazione, l’artiglieria e l’equipaggiamento stanno colpendo i militari ucraini. La difesa è detenuta dal 205° reggimento. L’offensiva, secondo al social sfera filo-russa, ha coinvolto mercenari polacchi e di lingua inglese. Il ministero per la Difesa russa conferma l’attacco e aggiunge: «I sistemi di difesa aerea hanno abbattuto 25 proiettili HIMARS MLRS nella regione di Kherson e l’LPR, un elicottero M-8 ucraino è stato abbattuto nella regione di Mykolaïv».
Secondo le autorità regionali di Kherson le truppe ucraine «si sono imbattute nella linea di difesa nella regione di Kherson, la loro avanzata è stata fermata. Le forze armate ucraine hanno perso diverse centinaia di persone durante un tentativo di offensiva l’8 novembre in tre direzioni nella regione di Kherson». Il ponte Darevsky vicino a Kherson è stato fatto saltare in aria. Stessa cosa dicasi un ponte fatto saltare in aria da Snihurivka (in cui c’erano battaglie), ponte Antonovsky e diga di Kakhovka. Si può affermare dalle foto che almeno 4 ponti sulla riva destra del Dnpr sono stati fatti saltare in aria.
Secondo fonti locali non solo molti ponti sono stati fatti saltare in aria ma si afferma che in un certo numero di villaggi che si trovano in prima linea non ci sono più truppe russe. Numerosi canali telegram di militari russi affermano che è iniziato il ritiro dell’esercito russo sulla riva sinistra del Dniepr. Ufficialmente, questa informazione non è confermata. Anche il comando ucraino non commenta ancora questa notizia. In precedenza, le autorità ucraine hanno affermato che le voci sulla ritirata sulla riva sinistra erano disinformazione russa. Alle 14:49 del 9 novembre gli ucraini sono entrati a Kalynivs’ke, Kherson.
Nel frattempo sul fronte amministrativo, si apprende che l’Ungheria intende bloccare i tentativi dell’UE di destinare 18 miliardi di euro all’Ucraina, come riporta Bloomberg. L’Ungheria ha rifiutato di aderire all’iniziativa dell’Unione europea per quanto riguarda la raccolta fondi generale per l’assistenza all’Ucraina e bloccherà qualsiasi sforzo dell’UE in questa direzione, ha affermato il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó.
Il premier ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo ultimo appello, del 9 novembre, ha affermato che ci sono meno messaggi dal fronte rispetto all’inizio dell’autunno, ma ci sono battaglie feroci, soprattutto pesanti nella regione di Donetsk, dove le forze armate russe stanno ancora cercando di portare a termine il compito di raggiungere i confini della regione. Secondo Zelensky, “l’attività nemica” è molto alta. Nella regione di Kherson, come ha detto Zelensky, gli ucraini stanno “agendo con cautela”, rafforzando le loro posizioni, rompendo la logistica dei russi.
I russi continuano i bombardamenti alle infrastrutture di Ucraine, già alle 12.02 era allerta aerea su tutta l’Ucraina molte regioni sono al buio, praticamente tutte tranne Leopoli collegata elettricamente alla Polonia.
Graziella Giangiulio