#UKRAINERUSSIAWAR. In arrivo norme specifiche per i mobilitati

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Che l’Operazione speciale russa non finirà presto lo si evince da numerosi dati e non solo dalle dichiarazioni dei leader coinvolti direttamente nel conflitto. La scorsa settimana si è parlato dei punti deboli della logistica per le Forze Armate russe e in modo particolare degli “smarriti” mobilitati. Questa settimana uno sguardo a come si sta cercando in Russia di integrare i mobilitati nella normativa russa, il compito di proporre delle norme alla duma di stato è astato affidato a un fedelissimo di Putin, Andrey Turchak, accusato anche di aver cercato di uccidere un collega, politico, nel 2015.

La riunione del gruppo JEE, così si chiama il gruppo di studio per i mobilitati, si è tenuta in Krasnodar è ha analizzato: «il disegno di legge sulla risoluzione degli obblighi di credito ai genitori di coloro che sono morti al fronte, che sono co-mutuatari. Al momento questa regola si applica solo ai coniugi o ai figli minorenni. Un altro argomento trattato sono stati i diritti del lavoro dei partecipanti SVO che, prima della mobilitazione, lavoravano con contratti a tempo determinato. Li proteggeremo legalmente dal licenziamento per analogia con come viene fatto per le donne su decreto».

Andrey Turchak presidente del gruppo JEE riferisce che «è in preparazione il secondo rapporto del gruppo di lavoro sulla NEE per il presidente, che toccherà sia le conclusioni del rapporto precedente sia altre questioni che non erano state incluse nel il primo».

La questione in ballo è quella dei mobilitati, del loro stipendio, malattia, infortunio, etc. Turchak ha riferito che dovrebbe prendere in considerazione la questione dell’aumento di vari pagamenti e indennità ai partecipanti della SVO.

«Migliorare il lavoro degli uffici di registrazione e arruolamento militare e ancora aumentare l’attrattiva del lavoro nelle imprese complesse militare-industriali. In generale, il lavoro non è ancora finito. Ma deve essere fatto, poiché i problemi individuati non si risolveranno da soli», ha chiosato Turchak.

Il Presidente JEE ha inoltre sostenuto una serie di iniziative richieste dai militari del Donbass: «assistenza legale gratuita ai veterani del Distretto militare settentrionale, l’abolizione dell’obbligo statale per il ripristino dei documenti smarriti da parte dei partecipanti al Distretto militare settentrionale, la semplificazione della procedura e la riduzione dei termini per il riconoscimento dei dispersi e dei morti, concedendo lo status di combattente veterano ai miliziani che hanno combattuto per il Donbass dal 2014. I relativi disegni di legge sono già stati presentati alla Duma di Stato e saranno presto adottati».

Graziella Giangiulio

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