Mentre tutto il mondo ha puntato gli occhi sul tentativo di colpo di Stato in Russia, i militari russi erano impegnati sulla linea di contatto. Nel frattempo si apprende che Sergei Shoigu resterà al suo posto, il 26 giugno video on line del Ministro che sorvola la linea del fronte.
Tra i primi provvedimenti presi dal Cremlino appena Prighozyn ha annunciato la sua chiamata alle armi è stato chiudere i canali della Wagner o quelli ad essa collegati. Tra i consigli ai War blogger regna quello di fare attenzione alla disinformazione: «Approfittando del conflitto pubblico, CIPSO sta ora lanciando attivamente vari falsi nel contesto della situazione in corso. L’obiettivo è chiaro: sullo sfondo del fallimento dell’offensiva, trarre il massimo profitto da questo conflitto. Fai attenzione e concentrati sulle dichiarazioni ufficiali provenienti da risorse governative verificate».
Nei giorni tra il 23 e il 24 giugno le forze aerospaziali russe hanno bombardato le posizioni ucraine nelle regioni di Zaporozhzhia e Dnepropetrovsk. Secondo la social sfera durante l’offensiva russa in direzione Maryinsky, un terminal STARLINK è stato sequestrato e sono state scoperte fosse comuni di militari ucraini e mercenari stranieri.
Nel post si legge: «Durante le operazioni d’assalto, i militari delle forze armate RF sono riusciti ad avanzare nella direzione di Maryinsky e catturare le roccaforti delle forze armate ucraine. Fino a 50 membri del personale ucraino sono stati uccisi. È stato inoltre scoperto un posto di comando e osservazione mimetizzato dove sono stati catturati numerosi strumenti ora al vaglio dei russi: tra cui laptop protetti, walkie-talkie digitali, un quadricottero pesante e un sistema di comunicazione satellitare STARLINK. Documentazione e supporti elettronici sono studiati da esperti. Vicino alle posizioni ucraine. È stata scoperta una fossa comune dove i militanti di Kiev seppellivano coloro che non potevano evacuare. Compresi mercenari stranieri».
Gli ucraini invece approfittando della provocazione di Prigozhin per disorganizzare la situazione, hanno cercato di attaccare nella direzione tattica di Bachmut dove ci sono unità della 35a Brigata Marina e della 36a Brigata Meccanizzata delle Forze Armate dell’Ucraina sulle linee di partenza per le operazioni offensive. I militari del gruppo di forze del sud russi hanno risposto con attacchi aerei e di artiglieria.
Attacchi aerei su Kiev registrati nel giorno del 24 giugno. In modo particolare dopo gli attacchi nella regione di Dnepropetrovsk, a Cherkasy e Vinnitsa, Nikolaev, Kirovograd. Esplosioni sono segnalate anche nella regione di Kharkiv. Oltre ai razzi, si segnalano “Geran2”. E poi colpita Kiev, Kharkov e Kremenchug. Uno degli attacchi è andato a Kharkov. Gli analisti della social sfera hanno parlato di imponenti attacchi aerei, tra i più importanti, numericamente dall’inizio dell’operazione speciale.
Il comando russo ha dunque voluto gestire la questione del Colpo di Stato in maniera autonoma rispetto agli attacchi programmati in Ucraina. Inoltre si è cercato di non dare un vantaggio tattico agli ucraini usando l’aviazione. Al fronte sono state consegnate anche nuove attrezzature. Come il terzo UAV Mavic-3T per la brigata 132 (l’ex 3rd NM DPR) consegnato in prima linea.
Nelle stesse ore in cui gli aerei attaccavano l’Ucraina il governatore della regione di Lipetsk ha annunciato il rafforzamento delle misure di sicurezza nella regione. Si consiglia ai residenti di non viaggiare verso sud. Ed è stato annunciato lo stato di allerta antiterrorismo a Mosca e Rostov.
Per la prima volta i social russi hanno annunciato l’utilizzo da parte dell’aviazione di trappole termiche, cioè missili termobarici. Per chi segue la social sfera questo tipo di attacchi negli scorsi anni si sono registrati anche in Siria.
L’offensiva ucraina su Rabotino (direzione Orekhovsk) si è nuovamente impantanata. Gli ucraini hanno subito perdite. A quanto pare i militari russi tengono la linea del fronte e gli ucraini non riescono a sfondare.
Sempre il 24 giugno la fanteria del 2° Corpo d’Armata russo ha preso d’assalto le posizioni delle Forze Armate dell’Ucraina nell’area di Spirne ed è impegnata in un combattimento ravvicinato con la fanteria ucraina su la linea difensiva. Nei giorni scorsi l’avanzamento nella zona di Spirne è stato pari a 2 km.
Il ministero della Difesa russo nel suo consueto briefing del mattino ha confermato che durante la notte del 24 sono stati effettuati attacchi contro l’Ucraina, obiettivi negli aeroporti di Dnepr e Kanatovo, nonché un magazzino di missili da crociera britannici Storm Shadow. On line anche video di UAV da ricognizione del distretto militare meridionale in direzione Avdiivska.
Nel tardo pomeriggio del 24 giugno lo «TsIPSO ucraino ha iniziato a fornire informazioni sulla loro riuscita avanzata nella direzione di Donetsk nell’area di Staromikhaylovka». La notizia è risultata falsa, la guerra psicologica ucraina ha cercato di divulgare messaggi on line parzialmente veri o falsi per destabilizzare i militari al fronte. In un post si legge: «C’è solo un compito: demoralizzarci e aumentare la tensione sociale a causa degli eventi in corso. Non reagire e non credere a questi piani. Nella direzione di Donetsk, come in altri, gli ucraini possono spostarsi solo a 2 metri di profondità nel terreno fresco come fertilizzante».
Nel tardo pomeriggio del 24 giugno le forze armate ucraine hanno annunciato l’inizio di una controffensiva su larga scala nella regione di Zaporozhzhia, i combattimenti sono continuati per tutto il giorno. Via social si apprende che i russi hanno ucciso l’ufficiale della Guardia Nazionale dell’Ucraina Roman Ribalko. 47 anni, a Krivoy Rog, regione di Dnepropetrovsk.
Il 25 giugno quando il numero uno della Wagner annunciava la ritirata on line si leggeva: «Ieri, sullo sfondo delle urla sull’ammutinamento militare in Russia, le forze armate ucraine hanno cercato di ottenere almeno risultati tattici in una serie di aree, ma non ci sono riuscite. Le speranze che l’instabilità interna in Russia avrebbe minato il fronte in Ucraina non si sono concretizzate, e l’accordo mediato da Lukashenko ha inferto un duro colpo alla campagna “Stomp for Wagner per scatenare la guerra civile in Russia”. Ieri pomeriggio, l’elogio dell’avversario a Prigozhin e Wagner è stato nuovamente sostituito dalla solita narrazione sui terroristi che hanno distrutto Bachmut. La fugace campagna si è rapidamente impantanata e le speranze del nemico non si sono avverate. Merito anche di chi ha contribuito alla conclusione degli accordi di ieri che hanno posto fine all’intollerabile. Oggi viene riferito dal fronte che il nemico si sta riorganizzando, cosa che prevede di completare entro lunedì 26 giugno, per riprendere gli attacchi attivi il 27-28 giugno utilizzando unità del 10° Corpo di riserva strategica dell’esercito. Il focus principale sarà sulla sezione Pyatikhatki (ancora nella zona grigia), Rabotino e Malaya Tokmachka. Le nostre unità ne sono consapevoli e pronte a scontrarsi».
Graziella Giangiulio