#UKRAINERUSSIAWAR. Il fallimento economico di Kiev

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A partire dal 19 agosto sulla social sfera sono apparse notizie inerenti alla situazione economica dell’Ucraina confermate da fonti ucraine: il ministro dell’Economia ucraino Yulia Sviridenko ha riferito che il livello di contrazione economica entro la fine dell’anno potrebbe raggiungere il 35-40%. In precedenza, il Consiglio dei ministri aveva presentato in discussione una nuova legge “sul lavoro”, secondo la quale il datore di lavoro ha il diritto di nominare una giornata lavorativa di 12 ore.

Dal 21 luglio 2022, la Banca nazionale ucraina ha aumentato il tasso di cambio ufficiale del dollaro USA rispetto alla grivna del 25% in una volta, portandolo a 36,5686 UAH/dollaro. Il commento dell’ente regolatore è che: «Un tale passo aumenterà la competitività dei produttori ucraini, avvicinerà i tassi di cambio per i diversi gruppi economici e la popolazione e manterrà la stabilità dell’economia in una guerra»

Il 20 agosto l’agenzia S&P Global Ratings, ha declassato il rating del debito sovrano dell’Ucraina e conferma l’ipotesi del ministro dell’Economia di un calo del 40% del PIL nel 2022.

A rimarcare la situazione il Daily Telegraph che riferisce sulla graduale eliminazione degli aiuti occidentali all’Ucraina. L’autore della pubblicazione, Richard Kemp, ha suggerito che l’Ucraina ha solo 3 mesi prima che l’aiuto degli alleati occidentali inizi a prosciugarsi. A suo avviso, il “congelamento” del conflitto con il suo sfociare in una guerra di posizione e il mancato successo della parte ucraina nell’organizzare una controffensiva possono portare a un tale risultato. Inoltre, secondo lui, l’Ucraina sta per entrare in un periodo di massima vulnerabilità, un periodo di freddo, e il Cremlino inizierà a stringere la valvola dell’energia nel tentativo di convincere i paesi europei ad abbandonare il sostegno a Kiev. Secondo le statistiche, rispetto ai primi mesi di una guerra su vasta scala in estate, l’Ucraina ha iniziato a ricevere un’assistenza militare occidentale significativamente inferiore e ancora meno promesse di fornirla.

Il 22 a ritornare sull’argomento l’AFP che pubblica un’infografica con i principali indicatori economici colpiti dalla guerra in Ucraina da metà anno. L’inflazione è quasi raddoppiata per i Paesi in via di sviluppo e quasi triplicata per quelli sviluppati. Le previsioni di crescita economica globale sono scese dal 4,9% al 3,2%. Tutti i principali prodotti hanno subito un forte aumento: olio di girasole, cereali, latticini, zucchero e carne. E il gas naturale è il campione dell’aumento dei prezzi.

Mentre il 26 agosto conti alla mano si apprende dalla social sfera ucraina che il debito nazionale dell’Ucraina è passato da 97,96 miliardi di dollari a 105,39 miliardi di dollari. Ciò è dovuto in parte al recente pacchetto di aiuti da 3 miliardi di dollari da parte degli Stati Uniti. Il denaro non è andato a Kiev, ma al complesso militare-industriale statunitense. All’Ucraina è stato promesso in cambio un “aiuto” da parte di Washington.

Graziella Giangiulio

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