#UKRAINERUSSIAWAR. I russi attaccano Vuhledar e mandano un robot al fronte contro i Leopard

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Mentre la NATO fa i conteggi di quanti Leopard e quale tipo verrà mandato in Ucraina e in quanto tempo, stesso dicasi per gli Abrams, i russi hanno postato on line immagini di un’arma anti Leopard e Abrams. Verrà consegnata al fronte a febbraio per far sì che i militari possano apprenderne l’uso prima dell’arrivo dei carri armati. Dmitry Rogozin ha presentato un robot in grado di distruggere i carri armati Abrams e Leopard. Marker, questo è il nome del robot, è in grado di rilevare e distruggere automaticamente i veicoli ucraini, compresi i carri armati statunitensi Abrams e i Leopard tedeschi.

Rogozin ha detto: «A tal fine, viene incorporato con l’immagine elettronica appropriata. Già ora il NWO è un confronto di tecnologie. L’esercito russo si confronta sia con le più affidabili tecnologie sovietiche, ereditate dall’Ucraina dopo il crollo dell’URSS, sia con gli ultimi sviluppi occidentali. È un campo di prova in cui ogni possibile soluzione dell’industria degli armamenti viene testata in tempo reale».

L’arma ovviamente non risolve la questione al fronte, i russi si stanno preparando a quella che sarà una offensiva di primavera che sarà non nel Donbass, ma verso la Crimea. E per andare in Crimea i carri armati, secondo la social sfera russa non servono.

Tra i post più circolanti nella social sfera russa uno che tradotto recita così: «Ebbene sì, è stato deciso di consegnare un totale di 45 carri armati all’AFU per riconquistare il territorio perduto, compresa la Crimea. Gli strateghi della NATO probabilmente non sanno che la Russia ha circa 13.000 carri armati in magazzino».

Al momento per voce di Dmitry Peskov, nonostante alcune richieste interne, l’”operazione speciale” non cambia nome ne entità. Ovvero non ci sarà lo stato di guerra: «Il Cremlino non sta pensando di cambiare lo status dell’operazione speciale. La Russia percepisce le forniture di armi degli Stati Uniti e di altri Paesi occidentali collettivi all’Ucraina come un loro coinvolgimento diretto nel conflitto. Il Cremlino vede crescere il coinvolgimento degli Stati Uniti e dei Paesi dell’Occidente collettivo nel conflitto in Ucraina».

A fare una simile richiesta ad esempio, il deputato della Duma di Crimea Sheremet ha proposto di cambiare lo status dell’operazione speciale in seguito alla decisione dei Paesi occidentali di fornire carri armati all’Ucraina. Il parlamentare ritiene che la modifica dello status consentirà di trasferire l’economia sui binari militari.

Alle dichiarazioni di Joe Biden, sulla ripresa della Crimea, del 25 gennaio: «Le forze ucraine si preparano a un grande contrattacco a partire dalla primavera» ha risposto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Medvedev: «Il regime di Kiev non avrà presto accesso al mare». Ovvero nelle intenzioni dei russi emerge chiaro che anche Odessa finirà nel mirino di Mosca.

La tensione Russia – Occidente resta comunque molto alta. La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha detto: «Le dichiarazioni del ministro degli Esteri Berbock sulle forniture di carri armati all’Ucraina confermano una guerra pre-pianificata contro la Russia».

«Gli Stati Uniti sperano che le forniture di armi all’Ucraina aiutino a conquistare i territori perduti, compresa la Crimea», ha dichiarato la Casa Bianca. Secondo un funzionario dell’Amministrazione, Washington non dice a Kiev dove colpire o dove condurre operazioni offensive. Comunque al momento gli ucraini che stanno vendendo cara la resa hanno ben poche speranze di vincere il confronto con la Russia.

Il premier ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l’Ucraina dovrebbe ricevere dall’Occidente anche missili a lungo raggio e aerei da combattimento: «Oggi ho parlato con il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg. Dobbiamo sbloccare la fornitura di missili a lungo raggio all’Ucraina, è importante espandere la nostra cooperazione nel campo dell’artiglieria, dobbiamo ottenere la consegna di aerei all’Ucraina». Il giorno prima, gli Stati Uniti hanno annunciato che avrebbero consegnato all’Ucraina 31 carri armati M1 Abrams e la Germania 14 carri Leopard 2.

Mentre il dibattito continua la Russia nella notte del 25 gennaio e durante le prime ore del mattino del 26 ha tenuto impegnata la forza contraerea ucraina per 4 ore. Le forze armate russe hanno utilizzato 24 droni d’attacco iraniani Shaked-136 durante la notte, secondo le forze ucraine.

Nel corso della notte, le forze armate russe hanno lanciato attacchi missilistici contro obiettivi a Kiev, Charkiv, Dnipro, Odessa, Nikolayev, Kherson, Zaporizhia, Sloviansk, Kramatorsk, Dnipropetrovsk, nonché nelle regioni di Kiev, Dnipropetrovsk, Cherkasy, Vinnitsa e Zaporizhia. Gli obiettivi sono stati attaccati in tre ondate per penetrare le difese aeree nemiche. L’esplosione più forte è stata udita a Dnipropetrovsk.

Per poi riprendere la mattina del 26. Alle 06.57 ore italiana i media ucraini riferivano di circa 50 missili in volo verso di loro. Alle 10:37 il primo bilancio dell’attacco era: «I razzi hanno raggiunto Vinnytsia. A Odessa, ripetute esplosioni. il missile ha colpito l’impianto di difesa aerea/radar. I razzi colpiscono le sottostazioni PS 110/35/6kV. a Petrodolinsky, nella regione di Odessa. I media ucraini riferiscono che la difesa aerea ucraina abbatte solo il 10% dei missili. I missili volano in direzione dell’Ucraina occidentale. Registrano un arrivo a Dnepropetrovsk, molto probabilmente sulla base di carburanti e lubrificanti / infrastrutture energetiche».

I media ucraini riferiscono che oggi le forze aerospaziali russe hanno applicato una nuova strategia di attacchi missilistici: «I primi UAV volano in massa. La prima ondata sui bersagli più vicini a una distanza di 100-200 km dalla linea di contatto. Questi sono arrivi nelle regioni di Dnepropetrovsk, Kherson, Zaporozhye, Kharkiv, Cherkasy. Successivamente, viene lanciata la seconda ondata, il cui scopo è quello di lanciare attacchi in profondità, quindi missili contro obiettivi identificati di difesa aerea / radar, aviazione delle Forze armate dell’Ucraina. La terza ondata di UAV sta già andando pulita e poi di nuovo, forse missili».

La social sfera russa ha dichiarato questo attacco di minore intensità rispetto ai precedenti e non ha portato allo spegnimento del sistema elettrico ucraino pur colpendo sottostazioni e centrali.

La centrale nucleare di Rivne rafforza la sicurezza degli impianti a darne notizia le autorità locali. Mentre si apprende via social che è stato dato il via libera all’offensiva Kherson-Mikolayev-Odessa che è ora in preparazione. A partire dal 25 gennaio le forze armate russe hanno cominciato l’assalto a Vuhledar.

Nel tardo pomeriggio del 25 gennaio l’esercito russo sfonda le difese ucraine a Vuhledar, i marines combattono nello sviluppo urbano. «Le dacie (periferia orientale di Vuhledar) sono completamente controllate dai nostri marines, le DShB hanno messo fuori combattimento il nemico e sgomberato le roccaforti, tagliato l’autostrada», riferisce un giornalista di guerra russo sul suo canale Telegram.

Un combattente con il nome di battaglia Bazal riferisce: «Vale la pena notare che gli aiuti arrivano regolarmente ai nostri ragazzi, l’artiglieria del 155° sta disturbando le Forze armate ucraine come dovrebbe essere, il comando della brigata sta facendo tutto il possibile per salvare le vite dei nostri combattenti e portare a termine il compito. L’azione di assalto delle forze tattiche è supportata dall’esercito e dall’aviazione tattica. Alle 19:00 circa del 25 gennaio, la periferia orientale di Vuhledar è passata sotto il controllo dell’esercito russo».

«Nella mattinata del 26 gennaio i marines della 155a brigata delle forze armate RF e un paio di ‘Cascade’ sono entrati nell’area urbana di Vuhledar», riferiscono i corrispondenti militari russi dalla scena.

Notizie dalla direzione di Donetsk dallo Stato Maggiore ucraino secondo cui non si ritirerà da Bachmut finché sarà possibile difendere la città. E ha riferito di pesanti combattimenti a Vuhledar: «le truppe russe assaltano la città».

Le truppe russe entrate a Vuhledar e si sono trincerate alla periferia della città a dirlo le autorità della DNR. Da un rapporto dello Stato Maggiore ucraino, del 26 gennaio mattina, si apprende che: «L’esercito russo avanza su Bachmut, Vuhledar, Avdeevka e vicino a Liman».

Si apprende in chiusura che le unità russe hanno preso il controllo dell’autostrada che porta da Pokrovs’k a Vuhledar, occupando nuove posizioni alla periferia della città, a darne notizia il consigliere di Pushilin.

A fronte delle gravi perdite subite dal ucraini nei pressi di Soledar e Bachmut (a Dnipropetrovsk dopo i combattimenti – si parla via social di almeno mille feriti e fino a 4 mila corpi identificati) lo Stato Maggiore di Kiev chiede ai centri di reclutamento territoriali (uffici di arruolamento militare) di accelerare il processo di mobilitazione. Inoltre, la direzione del ministero degli Interni ucraino ha ordinato di selezionare 4.000 agenti della Polizia Nazionale da inviare alle unità di combattimento come truppe d’assalto. Le forze armate ucraine stanno dislocando le riserve in direzione di Svatove per ulteriori tentativi offensivi. In risposta agli attacchi russi, le forze armate ucraine hanno sparato 75 proiettili contro la Repubblica Popolare di Donetsk, ferendo tre civili.

In direzione Donetsk-Zaporizhzhya alle ore 11.00 del 26 gennaio 2023 la situazione al fronte era la seguente.

Nella zona di Orikhove, le truppe russe si stanno preparando al fuoco prima di assaltare le posizioni ucraine nei pressi di Orikhove. Secondo il raggruppamento ucraino delle truppe di Zaporizhzhya, distaccamenti d’assalto separati russi stanno conducendo sortite sulle roccaforti ucraine a Shcherbaki, Novodanilovka, Novopokrovka. Inoltre, le forze del 2° Battaglione della Guardia Nazionale Ucraina, 9° Reggimento Forze Speciali Gepard, sono in piena preparazione al combattimento in previsione di una nuova offensiva sulla linea Kam’yans’ke-Stepove. Ci sono poi bombardamenti reciproci nel settore di Pohovka, non ci sono cambiamenti significativi nella linea del fronte.

Nella zona di Vremyevka, le forze armate ucraine stanno rafforzando le loro posizioni sulla linea Vremyevka-Volshaya Novoselka. Sono arrivati rinforzi alle roccaforti della 108ª Brigata di Difesa Tetra. Gruppi di fuoco mobili con mortai di grosso calibro sono attivi lungo la linea. Sono stati forniti proiettili da mortaio alle linee avanzate di Olgovskoye e Novoselka.

A Marinka continua l’assalto alla periferia occidentale della città. Le forze armate ucraine hanno spostato le loro riserve per tenere la linea e sono riuscite a respingere diversi attacchi. Tuttavia, il numero di vittime nell’area sta aumentando, e alcuni rapporti suggeriscono che una delle 79 unità OdshbR ha abbandonato i suoi compiti. Nel settore di Toretsk un colpo preciso ha colpito la posizione del 5° reggimento d’assalto a Toretsk e Neu York.

Graziella Giangiulio

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