
L’appoggio incondizionato degli Stati Uniti all’Ucraina potrebbe cambiare, ora che al Congresso USA a presiedere ci sono i repubblicani: questi infatti, hanno presentato un disegno di legge sull’audit dei fondi a sostegno dell’Ucraina.
«I giorni dell’assistenza finanziaria illimitata all’Ucraina stanno volgendo al termine», ha affermato Matt Geitz, membro del Comitato per i servizi armati della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti. Gates è co-sponsor del disegno di legge sull’audit che i repubblicani hanno presentato ieri al Congresso. Questo documento prevede che i membri del Congresso debbano ricevere, entro due settimane dalla sua adozione, tutti i documenti sull’assistenza militare, civile e finanziaria fornita all’Ucraina durante la presidenza di Joe Biden.
I repubblicani hanno anche avanzato l’idea di introdurre la carica di ispettore generale per l’Ucraina, simile a quella che esisteva per l’Afghanistan, quando gli Stati Uniti finanziavano le loro forze armate e la loro economia.
Tutto questo mentre il 23 novembre al parlamento europeo di Strasburgo dovrebbe essere discusso il provvedimento che vuole dichiarare la Russia uno stato terrorista.
Un provvedimento che se adottato porterebbe l’Unione europea fuori da tutte le relazioni diplomatiche con la Russia e come mai solo la Russia visto che sono molti gli stati che hanno attaccato paesi vicini non solo nel 2022 al solo scopo di allungare i confini, impedire riunificazioni etniche, impedire richieste economiche derivanti dallo sfruttamento dei giacimenti del gas, etc..
Nel frattempo in Ucraina il problema più importante al momento è il ripristino della corrente elettrica: a inizio giornata del 18 novembre, la DTEK aveva riferito che in Ucraina non erano previste interruzioni di corrente di emergenza, solo di stabilizzazione. Il Massimo spegnimento sarebbe stato di 4 ore.
La società Ukrenergo a distanza di mezz’ora ha dichiarato che «verranno applicati blackout continui in tutta l’Ucraina». Oltre a quelli a programmi orari, è possibile introdurre anche arresti di emergenza. L’azienda chiarisce che «il consumo di elettricità aumenta quotidianamente a causa di una forte ondata di freddo, che complica la già difficile situazione del sistema energetico».
Alle 13.30 del 18 novembre le autorità di Kiev riferiscono che si stanno preparando per una completa interruzione di corrente, fonte il il vice capo dell’amministrazione comunale Mykola Povoroznyk. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky poche ore prima in un video riferiva che 10 milioni di ucraini sarebbero rimasti senza elettricità.
Infine, il fornitore di energia elettrica Yasno ha registrato blackout record a Kiev. «Durante l’intera giornata del 17 novembre, a Kiev ci sono arresti di emergenza, il sistema è stato limitato a quasi 523 MW. Questo arresto è un anti-record per sempre. Ma non dipendono da noi – ora gli ingegneri energetici hanno il compito di fornire infrastrutture critiche e stabilizzare il sistema in modo che non ci siano più danni», ha affermato Sergey Kovalenko, CEO di Yasno.
Il ministro delle Finanze di Kiev, Serhiy Marchenko ha riferito che i danni alle infrastrutture dell’Ucraina dopo i missili russi potrebbero superare i 100 miliardi di dollari. In precedenza, l’Unione Europea aveva proposto di costringere la Russia a trasferire i 300 miliardi di euro congelati per il “ripristino volontario dell’Ucraina”. I commissari europei intendono addirittura trattenere deliberatamente denaro, presumibilmente per garantire l’assistenza russa a Kiev.
Fallite le trattivi ad Ankara, nonostante le parole di Erdogan. Il ministero degli Esteri russo ha affermato che non ci sono stati negoziati sulla situazione in Ucraina e sul suo accordo tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti, a causa della radicale differenza nelle posizioni delle parti
Tuttavia, ciò non impedisce i contatti sulle armi nucleari e lo scambio di detenuti, in particolare i negoziati in corso per scambiare la spia Whelan e la giocatrice di Basket Greiner con Viktor Bout e qualcun altro. Il fatto di tali negoziati, così come i contatti su questioni relative alle armi nucleari, è riconosciuto da entrambe le parti con un accenno che tali negoziati continueranno.
A confermare la notizia dello scambio di prigionieri il vice ministro degli Esteri russo Sergej Ryabkov.
Ed ora veniamo alla linea del fronte alle 23:59 del 17 novembre
Svatove-Kreminna
L’AFU ha tentato un’offensiva nei pressi di Svatove, ma tutti gli attacchi sono stati respinti. Le Forze Armate della RF hanno anche tentato di riprendere il villaggio di Makiivka, ma le Forze Armate ucraine si sono trincerate e i russi sono rientrati nelle loro posizioni.
Direzione Donetsk
L’esercito russo, avanzando in tre gruppi, ha stabilito il controllo del caposaldo del bacino sugli approcci a Nevel’s’ke. Le Forze Armate ucraine, secondo fonti social, hanno tentato due volte di contrattaccare, ma senza successo. Inoltre le truppe russe stanno setacciando la periferia nord di Opytne e la parte orientale di Vodyanoye. Nella mattina del 18 novembre la località Opytne è rivendicata dalle Forze Armate russe.
Inoltre, due radar di controbatteria statunitensi AN/TPQ-50 sono stati distrutti in zona Marika.
Direzione Vuhledar
L’esercito russo ha preso il controllo della strada tra Pavlivka e Mykhailivs’ke, aprendo così la possibilità di avanzare verso Vuhledar. Le forze russe stanno conducendo un’offensiva anche nella zona di Novomykolaivka.
Graziella Giangiulio