La Turchia è stata accusata di aver acquistato da Mosca grano ucraino e probabilmente spedito illegalmente dalla Crimea. L’ambasciatore di Kiev Vasyl Bodnar ha dichiarato che sta collaborando con l’Interpol e con il governo del presidente turco Tayyip Erdogan per identificare e far arrestare i responsabili dei movimenti commerciali illegali.
Stando a quanto riportano Reuters e LondonLoveBusiness, Bodnar ha aggiunto: «La Russia sta rubando senza vergogna i cereali ucraini e li fa uscire dalla Crimea invasa. Questi cereali vengono spediti all’estero, compresa la Turchia (…) Abbiamo lanciato un appello alla Turchia affinché ci aiuti e, su suggerimento della parte turca, stiamo avviando cause penali contro coloro che rubano e vendono i cereali».
L’ambasciata ucraina ad Ankara ha dichiarato che le navi Nadezhda, Finikia, Sormivskiy, Vera e Mikhail Nenashev erano coinvolte nel trasporto di merci rubate dall’Ucraina.
Le immagini satellitari scattate dal 19 al 21 maggio hanno mostrato che due navi battenti bandiera russa, la Matros Pozynich e la Matros Koshka, potevano essere viste attraccare e caricare grano ucraino nel porto di Sebastopoli, in Crimea.
Secondo il sito di tracciamento navale MarineTraffic.com e cometa.uz, la nave battente bandiera russa Matros Pozynich si è diretta verso il porto siriano di Latakia. L’ambasciata ucraina in Libano ha citato le forze dell’ordine ucraine che hanno dichiarato che il grano a bordo della nave è stato “rubato” da strutture di stoccaggio ucraine in aree ora occupate dalle truppe russe.
L’ambasciata ha dichiarato: «Il grano è stato rubato da una struttura che combina il grano di tre regioni ucraine in un unico lotto». Aggiungendo di aver cercato di contattare le autorità siriane, ma di non aver mai ricevuto alcuna risposta, ha dichiarato: «Si tratta di un’attività criminale».
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che Kiev è pronta a lavorare per riprendere il commercio dal porto. Su Twitter ha scritto: «L’Ucraina è pronta a creare le condizioni necessarie per riprendere le esportazioni dal porto di Odessa. La questione è come assicurarsi che la Russia non usi la via commerciale per attaccare la città di Odessa. Finora non ci sono state garanzie da parte della Russia. Cerchiamo soluzioni insieme alle Nazioni Unite e ai partner».
Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza nazionale russo, aveva già avvertito che la Russia non consentirà le forniture di cibo se l’Occidente non alleggerirà le sanzioni contro la Russia.
Medvedev ha dichiarato che la Russia è pronta a contribuire a scongiurare ogni possibile carestia in alcune nazioni, ma si aspetta in cambio «assistenza dai partner commerciali, anche sulle piattaforme internazionali». Su Telegram ha scritto: «Altrimenti non c’è logica: da una parte ci impongono sanzioni folli, dall’altra chiedono forniture di cibo (…) Le cose non funzionano così, non siamo idioti».
Luigi Medici