Secondo la testata exxpress.at, tedesca, è fallita la controffensiva di Zelensky, vicino a Kherson. La controffensiva doveva essere un colpo all’Operazione Speciale russa e l’inizio della liberazione per l’Ucraina. Ma dopo sole 24 ore, i risultati sono stati devastanti. Più di 350 soldati sono morti, 31 carri armati sono stati distrutti, almeno questo è quanto riporta exxpress.
Secondo l’ufficio del Presidente Volodymyr Zelensky, ci sono state “forti esplosioni per tutto il giorno e tutta la notte”. Le forze armate hanno lanciato “offensive in varie direzioni”.
Secondo la testata tedesca l’Ucraina sta cercando di vendere l’azione come un successo: secondo i vertici militari, sono stati raggiunti diversi successi. Diversi villaggi della regione di Kherson sono stati liberati e quasi tutti i ponti sono stati distrutti al punto che l’esercito russo non può più utilizzarli come vie di rifornimento. La portavoce della task force ucraina “Sud”, Nataliya Gumenyuk, ha spiegato che le forze armate non nomineranno alcun luogo liberato per motivi umanitari. Alimentando così l’incertezza sulla efficacia delle azioni militari stesse.
I russi dall’alta parte della propaganda, fanno sapere che il 31 agosto, terzo giorno dell’offensiva ucraina contro Kherson, gli ucraini decidono di sfondare le difese in tre aree contemporaneamente: vicino a Posad-Pokrovsky, Andriivka e Vysokopolya. Nei pressi di Aleksandrovka e Blagodatnoye (Komsomolskoye), le forze armate ucraine non hanno avuto successo.
Alcuni post del 1 settembre dalla città di Odessa parlano di sconfitta ucraina. Sempre il primo settembre si apprende che lungo la linea del fronte di Kherson sono arrivati gli Spetsnaz, forze speciali della marina russa. L’intera 34a brigata ucraina, che secondo i russi rappresentava una minaccia per Kherson, è stata distrutta. Sarebbero stati tolti dallo scenario uccisi più di 1.500 soldati del 200° e molti del 300° gruppo. Nel numero ci sono anche quelli che si sono arresi.
Nella mattinata del 1settembre su tutta la rete social, afferente ai russi, si leggeva un post replicato all’infinito con video allegato: «Il fallimento della prima offensiva dell’AFU nel sud: come il ‘Fantasma di Kherson’ ha distrutto 3 BMP nemici – Episodio 2. Il 29 agosto, il “Fantasma di Kherson” delle truppe aviotrasportate, a bordo di un UAV, ha deciso di finire l’equipaggiamento dell’AFU sparso e disperso, lanciando loro alcuni doni esplosivi. Di conseguenza, a due “bah” di combattenti ucraini sono state fatte esplodere le munizioni e uno è stato bruciato all’interno”».
Un altro canale social scrive: «L’offensiva dell’AFU su Snehyrivka fallisce. Nonostante le informazioni ampiamente pubblicizzate dai media ucraini sull’offensiva delle forze armate ucraine su Kherson, la situazione reale in prima linea è ben lontana dai sogni dei politici ucraini. Così, non sono riusciti ad avanzare gli ucraini in direzione di Snehiriv anzi sono stati fermati con pesanti perdite in termini di uomini e attrezzature. Trofei sono stati catturati».
Oleksiy Podberezkin, direttore del Centro di studi militari e politici del MGIMO (Istituto statale di Mosca per le relazioni internazionali; università russa sotto l’egida del ministero russo degli Affari esteri), spiega perché la Russia ha sconfitto le forze ucraine nel sud e come l’esercito ucraino verrà spezzato; lo ha fatto in una intervista a Ukraina.ru: «In realtà, possiamo già parlare di azioni estremamente fallimentari dell’AFU, a causa delle quali hanno subito perdite. Credo che queste perdite saranno almeno raddoppiate rispetto ai numeri ufficiali. Questo significherà la sconfitta delle principali riserve del sud. Non esiste un secondo livello per un’offensiva, tanto meno un terzo. Non ci sono nemmeno riserve». I riservisti secondo il direttore del Centro di studi militari: «Sono stati gettati in campo per tentare di sfondare e di ottenere un risultato. Per scopi politici, perché ora c’è una riunione dei ministri della Difesa dei Paesi occidentali a Praga. Vogliono dimostrare di essere pronti al combattimento e hanno bisogno di aiuto, grazie al quale potranno condurre ulteriori operazioni di combattimento attivo. Tutto questo non ha funzionato». E ha chiosato l’intervista affermando: «I costi saranno enormi. Penso che a seguito di queste perdite ci sarà una perdita definitiva di efficacia di combattimento e un crollo dell’esercito ucraino, almeno nella zona di Kryvorizhsko-Nikolayiv».
Al mattino del quarto giorno dell’offensiva su Kherson, 1 settembre, le forze ucraine continuano a cercare di espandere la testa di ponte sulla sezione Andriivsky del fronte; si legge nella social sfera afferente ai russi: «Nel tratto Andriivka – Lozovoye – Plotnitskoye sono stati allestiti in totale tre attraversamenti di pontoni, attraverso i quali viene effettuato il rifornimento del raggruppamento AFU sulla riva meridionale del fiume Ingults. Bila Krinnitsa è sotto il controllo parziale delle Forze Armate russe. Alcune fonti riferiscono che c’è stata una svolta anche a Davydov Brod, ma finora non possiamo né confermare né smentire questa informazione. L’AFU ha il controllo condizionato della zona alla periferia occidentale di Belogorovka. Il villaggio stesso è sotto il controllo delle Forze Armate russe. Continuano i tentativi di espandere l’area controllata nella steppa. Dopo l’attacco a Bruskinskoye, l’AFU tenta di avanzare su Karlamarka a sud di Kostromka. Le Forze Armate russe continuano a lavorare sulle riserve AFU riassegnate, uccidendole».
Tra le discrepanze di comunicazione, tra vittoria ucraina e quella russa, nella giornata del 1 settembre si sottolinea una totale assenza di informazioni da parte dello Stato Maggiore ucraino, mentre la social sfera ucraina afferma che a Kherson stanno vincendo.
Nella regione ucraina di Zakarpattya è stato proclamato il lutto per le perdite ucraine nei pressi di Kherson. La regione ucraina della Transcarpazia ha dichiarato il lutto per i militari uccisi nella regione di Kherson. La 128ª Brigata ucraina d’assalto da montagna di stanza a Zakarpattia ha subito gravi perdite nell’attacco ucraino a Kherson.
A partire dalle ore 10.50 del 1 settembre i russi annunciano di aver trovato il quartier generale delle forze ucraine a Kherson. Dopo di che per gli ucraini sarebbe cominciata la disfatta totale. Nel frattempo visto che le perdite dell'”attacco di controllo” a Kherson sono enormi: si formano grandi code per le donazioni di sangue a Mykolaiv
Il V giorno di battaglia, il due settembre, via social si legge: «Notizie dell’offensiva di Kiev su Kherson. Il sindaco di Snihyrevka Barbashov ha dichiarato che gli obitori di Mykolayiv sono stati intasati dopo la controffensiva dell’AFU. “Per quanto ne so, circa 400 feriti sono stati portati all’ospedale del Ministero degli Interni a Mykolaiv, la stessa situazione nel BSMP (ospedale per le cure mediche d’emergenza)”», ha detto Barbashov, specificando che in totale più di duemila soldati feriti sono stati portati nelle istituzioni mediche. I dati, ha detto, provengono da fonti che hanno familiarità con la situazione. «Tutti gli obitori sono pieni. Ora ci sono enormi problemi con i donatori di sangue, con l’acqua potabile e con l’assistenza ai feriti che sono stati ricoverati a Mykolayiv», ha concluso Barbashov.
A partire dalle ore 13.30 del 2 settembre 2022 le unità delle Forze Armate della RF sono riuscite a riprendere il controllo di Ternovy Podi e Zelenyi Gai. Gli insediamenti sono sotto il controllo delle truppe russe. Non c’è alcuna offensiva delle forze armate ucraine nei pressi di Aleksandrovka. Gli ucraini stanno sparando indiscriminatamente contro le postazioni posteriori, senza che si registrino progressi in quest’area. Non ci sono operazioni attive nelle direzioni di Mirny e Lyubomirivka (Krasnoye Znamya). Le forze ucraine hanno assunto una posizione di difesa. Attualmente i mezzi corazzati ucraini si stanno accumulando nei pressi di Posad-Pokrovsky in previsione di un altro contrattacco. Le forze russe stanno colpendo le riserve trasferite con il fuoco dell’artiglieria e dell’aviazione.
Graziella Giangiulio