#UKRAINERUSSIAWAR. Ecco come stanno le cose: Kiev potrebbe accettare la pace di Pechino

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Secondo una recente conferenza privata dei massimi esperti di politica estera degli Stati Uniti, l’Ucraina rischia di perdere una guerra di logoramento nonostante gli sforzi dell’Occidente.

Una valutazione cupa delle prospettive di vittoria dell’Ucraina contro la Russia è emersa infatti in un recente incontro privato di ex militari di alto livello, funzionari dell’intelligence e studiosi statunitensi che hanno lavorato per diverse Amministrazioni Usa, da quella Reagan a quella Trump.

Le diverse decine di partecipanti, molti dei quali hanno ricoperto incarichi di governo, si sono riuniti secondo le regole di Chatham House, che vietano l’identificazione dei singoli partecipanti, ma consentono la presentazione dei contenuti. Scorrendo i contenuti dell’incontro si ha un quadro più aderente alla situazione delle ricostruzioni fatte dal mainstream mediatico internazionale.

A corto di personale addestrato e di munizioni, riporta AT, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky potrebbe prendere in considerazione il piano di pace cinese, soprattutto dopo il successo della mediazione di Pechino nella disputa tra Iran e Arabia Saudita.

La maggior parte dei partecipanti si è espressa a favore di un’escalation, sotto forma di fornitura di ulteriori armi all’Ucraina. Uno dei partecipanti ha proposto la formazione di una “legione straniera” di combattenti provenienti da altri Paesi per integrare il ridotto bacino di personale addestrato dell’Ucraina.

La grande maggioranza dei partecipanti era favorevole a rischiare il tutto per tutto pur di avere una vittoria sulla Russia. Nessuno ha menzionato le remore che l’ex presidente Donald Trump ha espresso il 17 maggio sul rischio di un’escalation nucleare in Ucraina.

La questione di come la guerra tra Russia e Ucraina potrebbe degenerare in un conflitto più ampio non ha ricevuto alcuna attenzione. La questione principale, piuttosto, è stata che l’Ucraina sembra avere meno probabilità di sconfiggere la Russia, anche se l’Occidente compie il massimo sforzo e rischia un’escalation.

«Non dovremmo sorprenderci», ha detto uno dei relatori principali alla fine del meeting, «se il presidente ucraino Zelensky accoglierà il piano di pace della Cina. Nessuno in Occidente aveva previsto che la Cina avrebbe mediato tra Arabia Saudita e Iran».

Sebbene Washington abbia respinto il piano di pace cinese per l’Ucraina, Zelensky non lo ha fatto. La Russia manterrebbe il Mar d’Azov e la maggior parte del Donbas, un accordo che potrebbe essere imposto all’Ucraina quando questa sarà a corto di uomini e munizioni. La visione americana della Cina è “primitiva”, ha aggiunto un esperto, e tende a sottovalutare la sofisticatezza cinese.

Un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale ha respinto l’iniziativa cinese, che chiede un cessate il fuoco immediato, osservando che un cessate il fuoco permetterebbe alla Russia di rimanere al suo posto sul territorio che ha preso all’Ucraina.

L’Ucraina ha subito due terzi delle perdite rispetto alla Russia, ma con una popolazione pari a un terzo o un quarto di quella russa, è molto meno in grado di sostenerle, secondo un esperto che ha trascorso molti mesi sul campo in Ucraina.

L’intero esercito che la Nato ha addestrato tra il 2014 e il 2022 in preparazione di un attacco russo è morto, e le reclute vengono buttate in prima linea con tre settimane di addestramento.

Non è che l’Ucraina finirà letteralmente i soldati vivi, ma che la qualità delle sue forze armate, sia della truppa che degli ufficiali, si è deteriorata. Parti critiche dell’economia civile crolleranno quando la manodopera verrà spostata verso le forze armate.

Secondo questo esperto, le perdite “irrecuperabili” dell’Ucraina (morti o feriti gravi) sono due terzi di quelle della Russia: 120.000 morti o feriti gravi ucraini contro 150.000-200.000 russi.

Altre stime di esperti analisti statunitensi sono leggermente più alte per l’Ucraina, ma la conclusione strategica è la stessa: con un esercito molto più grande, la Russia vincerà una guerra di logoramento. Un battaglione ucraino ha perso 600 uomini a gennaio, ha ricevuto 700 rimpiazzi e poi ha perso 800 uomini a febbraio: un tasso di perdite del 60% in due mesi.

Le prospettive di una svolta che ponga fine alla situazione di stallo lungo la linea di contatto sono scarse, ha continuato il relatore. La prevista offensiva ucraina di primavera è una delle manovre più attese della storia militare e la Russia ha avuto tutto il tempo per preparare le posizioni difensive. Secondo un esperto, l’Ucraina avrebbe bisogno di 650 carri armati moderni e di 1.000 veicoli armati per il trasporto di personale per fare la differenza.

Un altro ex comandante americano ha sostenuto che gli Stati Uniti dovrebbero inviare all’Ucraina 1.000 carri armati Abrams M1, anche se non ha spiegato dove prenderli. L’Ucraina dovrebbe ricevere armi in grado di distruggere obiettivi in profondità nella Russia, ha aggiunto, e gli Stati Uniti «dovrebbero sbarazzarsi del confine artificiale che dice che l’Ucraina non può colpire in Russia. La Russia fa parte del campo di battaglia».

L’America ha dei vincoli politici sugli aiuti all’Ucraina, ha obiettato un ex alto funzionario del Pentagono: «Se non possiamo fornire grandi quantità di aiuti tra due anni, è meglio tagliare le perdite ora».

Un analista di politica estera che ha fornito consulenza al Dipartimento della Difesa statunitense ha osservato che Putin può richiamare 1,7 milioni di riserve se necessario. «Può essere divertente affondare le navi russe nel Mar Nero o distruggere obiettivi all’interno della Russia», ha detto, «ma non allevia la pressione sull’Ucraina. È come la guerra civile americana. Il Sud ha combattuto in modo più efficace, ma il Nord aveva un vantaggio schiacciante in termini di uomini e munizioni. Nel 1865, il Sud non aveva abbastanza soldati per difendere Richmond». Ha proposto un esercito internazionale di volontari per combattere per l’Ucraina.

Un ex alto funzionario di politica estera ha proposto che gli Stati Uniti minaccino la Cina con sanzioni per limitare il suo sostegno alla Russia. Sebbene le sanzioni alla Russia non abbiano funzionato, la Cina è un caso diverso, ha sostenuto, perché è più integrata della Russia nel sistema economico mondiale.

In Cina c’è un forte sentimento anti-russo, ha aggiunto, e ai cinesi non piacerà l’idea di accettare difficoltà per aiutare la Russia. L’Ucraina e la Cina, ha aggiunto, «hanno una solida partnership che dura da decenni».

La guerra in Ucraina ha messo in moto un riallineamento globale, compreso l’accordo Cina-Iran-Arabia Saudita. Alla luce dei fallimenti americani in Ucraina, i sauditi hanno concluso che l’America non manderà i suoi a combattere in Medio Oriente e stanno cercando altri amici.

La Turchia ha prosperato come intermediario commerciale tra Cina e Russia e ha rattoppato le relazioni con gli Stati del Golfo e con Israele. L’India, apparentemente un alleato contro la Cina, è diventata il principale cliente della Russia per il petrolio e ha ampliato notevolmente il suo commercio con la Cina, che ora fornisce il 30% delle sue importazioni non petrolifere.

Gli Stati Uniti stanno perdendo pesantemente influenza sottovalutando la Russia. Washington non ha la capacità industriale di fornire munizioni di artiglieria all’Ucraina. La politica migliore è un cessate il fuoco immediato.

Antonio Albanese

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