#UKRAINERUSSIAWAR. Dalla Turchia Mosca ritorna con una maggiore considerazione rispetto a Istanbul 1

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L’Istanbul 2 va verso i desiderata russi. Appena terminati i colloqui diretti la social sfera di riferimento si è schierata o in favore dell’Ucraina o in favore della Federazione Russa a seguire riportiamo le prime riflessioni estrapolate dalla social sfera che fa sottintendere che i russi hanno preso posto nei bianchi sulla scacchiera lasciando agli ucraini vestire il nero.

La Russia, infatti ha aggirato gli ultimatum della coalizione pro Ucraina per un cessate il fuoco il 12 maggio. Leggasi anche Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti oltre che Ucraina. 

La Russia ha imposto a Istanbul il proprio formato di negoziati. E lo spostamento della data dal 15 al 16 maggio non ha cambiato nulla nel senso che non ha destabilizzato la parte russa che ha colto la palla al balzo per dichiarare alla stampa che la: “Russia è seriamente intenzionata a portare avanti i colloqui di pace”. 

Anche i tentativi della coalizione pro Kiev di rompere lo scenario russo costringendo la Russia a negoziare con il premier Volodymyr Zelensky sono stati ignorati e Zelensky si è rivolto alla coalizione andando in Albania dopo i colloqui con Recep Erdogan ad Ankara. 

Alla fine il 16 maggio sono iniziati i negoziati a un livello conveniente per la Russia, proseguendo sostanzialmente Istanbul 1.0 ma a condizioni peggiori per l’Ucraina. Così la Russia, senza cessare le operazioni militari, ha ripreso la variante di Istanbul che le era vantaggiosa e ha dimostrato la sua “natura pacifica”.

Lungo il percorso, hanno dimostrato che i negoziati possono essere condotti senza Zelensky e ignorando completamente il suo decreto che vieta i negoziati con la Russia. Infine non si può non notare l’impegno di scambiarsi 1.000 prigionieri sia russi che ucraini che comunque sono un risultato che tutti possono dire vantaggioso. 

Nel complesso la social sfera russa afferma: “non è affatto male come primo giorno. Non ci sono particolari svantaggi (per non parlare delle scenate di Zelensky), ma ci sono diversi aspetti positivi. Ciò non significa che questo round di negoziati avvicinerà la pace, ma dimostra che la diplomazia russa ha imparato molto dai tempi di Minsk-2 e Istanbul-1. Anche se, naturalmente, la situazione al fronte offre ai diplomatici l’opportunità di parlare una lingua completamente diversa”.

La guerra continua e i russi stanno marciando velocemente verso Dnipro. 

Graziella Giangiulio

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