
La cosiddetta operazione speciale russa è entrata nella sua seconda fase. Uno dei compiti principali della fase uno era il compito di circondare e distruggere il gruppo più grande e pronto al combattimento delle forze armate ucraine nel Donbass. Dal lato di Donetsk e Gorlovka, due aree fortificate delle Forze armate ucraine, Avdiivka e Peski, sono state assaltate per diversi giorni, da qui i bombardamenti di Donetsk e Gorlovka che in realtà sono in corso da molti anni e continuano ancora. Ad oggi, da Gorlovka, è stato possibile irrompere nella prima linea di difesa e prendere il controllo di n. p. Verkhnetoretskoe. L’avanzata è lenta, in quanto si devono superare aree ben fortificate e linee di difesa delle Forze Armate ucraine, che ha trasformato gli abitati in una rete continua di fortificazioni in cemento armato e in un sistema di trincee e cunicoli sotterranei.
A sud di Donetsk, l’esercito della DPR sta “liberando” Maryinka, dove le principali forze armate ucraine sono già state messe fuori combattimento, ma ci sono ancora sacche sparse di resistenza. Oltre al superamento delle linee difensive, c’è una manovra il cui scopo è arrivare a Avdiivka e Peski e far uscire allo scoperto i militari trincerati. Il blocco di qualsiasi abitante o area fortificata consente agli attaccanti di risolvere diversi problemi contemporaneamente: escludere la fornitura di conserve, cibo e carburante ai soldati trincerati nei sotterranei e nelle abitazioni in difesa delle città, inoltre non darà l’opportunità di ritirarsi o portare fuori i malati o feriti. Tutto ciò rende quasi impossibile lo svolgimento di qualsiasi compito per le forze armate ucraine. A meno che non si arrendano alle Forze Armate russe.
A ovest, le Forze Armate russe stanno tentando di aggirare l’insediamento militare ucraino da ovest. In modo particolare a Kurakhovo, secondo i russi lì c’è una barriera creata dagli ucraini sotto forma di un’area fortificata. Ecco perché, per facilitare il compito di prendere Kurakhovo prossimamente i russi e gli ucraini che combattono con i russi hanno dato vita a un gruppo che lo blocca da ovest.
A nord, nella zona di Izyum, sono ora in corso pesanti battaglie e nuove forze sono in arrivo per Kamenka, situata a sud di Izyum. In caso di successo in questa direzione, le Forze Armate russe avranno immediatamente l’opportunità di raggiungere Slavyansk e Kramatorsk e creare una minaccia per il gruppo delle Forze Armate ucraine che si trova lì. Il 23 marzo a fine giornata gli attacchi missilistici da crociera alla periferia settentrionale di Kiev hanno distrutto 2 installazioni di Tochka-U OTRK, situate nella zona industriale. La città adesso è bloccata su tre lati dalle truppe russe. Nelle aree di ostilità, gli elicotteri d’attacco dell’aviazione militare delle Forze Aerospaziali russe decollano ogni notte. In un solo giorno, dichiarano i russi, gli elicotteri hanno colpito 86 bersagli. Prima di tutto, l’aviazione ha attaccato i posti di comando delle Forze Armate ucraine per privarle del controllo e disorganizzare il nemico. Di conseguenza, 6 posti di comando sono stati distrutti. Inoltre, nella zona controllata dalle Forze Armate ucraine, gli elicotteri hanno distrutto 6 pezzi di artiglieria, 2 sistemi di lancio multiplo di razzi, 49 siti di ammassamento di truppe ed equipaggiamento delle forze armate ucraine, nonché 3 grandi depositi di munizioni.
Questo pericolo, ovvero di raggiungere raggiungere Slavyansk e Kramatorsk è ben compreso dal comando delle Forze ucraine, quindi Izyum cerca costantemente di contrattaccare. Oltre alle imminenti battaglie in questa zona, continua la distruzione delle strutture militari delle forze armate ucraine a Kramatorsk, Druzhkovka e Konstantinovka.
La fase due dell’Operazione speciale ha il compito di prendere Mariupol da cui arrivano informazioni secondo cui il sindaco sia fuggito e che i russi abbiano preso il 70 per cento della città. Escluse le aree industriali dove ci sono le roccaforti della Brigata Azov che hanno barricato anche con i civili le acciaierie. A modo suo, l’operazione a Mariupol è davvero unica. Per l’assalto alla città servono in media 3-4 volte in più in termini di uomini e mezzi tecnici rispetto ad alte città. Qui c’è un equilibrio di forze quasi uguale gli aggressori comunque producono quotidianamente risultati, avanzando e prendendo il controllo di nuove aree della città.
Nella zona orientale il 24 marzo ci sono stati degli aggiornamenti: i combattimenti sono in corso nella direzione di Kurakhov – a nord di Ugledar e ad ovest di Maryinka. Parti delle Forze Armate del DPR (ucraini separatisti) avanzano nella circonferenza di Avdiivka. I combattimenti a sud di Izyum in direzione di Slavyansk e Kramatorsk si sono nuovamente intensificati. Continuano battaglie urbane a Severodonetsk e Mariupol. In modo particolare nel fronte Est. Ci sono lotte per ogni casa a Mariupol. È confermato che le truppe combinate della LDNR (formate da cittadini ucraini filo russi) e della Federazione Russa occupano il 70% della città. Il 23 è stato l’ultimo giorno in cui i russi hanno offerto alle forze di Azov l’opportunità di arrendersi, dal 24 in poi non saranno fatti prigionieri.
Nel mezzo del fronte, le Forze Armate russe continuano a ridurre la composizione della 54a brigata meccanizzata separata delle Forze Armate ucraine nella regione di Donetsk dalla periferia meridionale e sudorientale dell’insediamento di Novomikhailovka, a nord di Ugledar. Secondo le fonti russe l’avanzata sarebbe 2 chilometri al giorno. Non ci sono conferme da parte ucraina. Aspre battaglie in corso nel sud di Izyum, ecco ora il fronte principale per intensità e importanza, non meno importante nella battaglia per Mariupol. Le forze armate ucraine hanno dispiegato grandi forze, i combattimenti sono in corso nel villaggio di Kamenka, perché da questa strada si arriva a Slavyansk. Nell’area dell’agglomerato Slavyansk-Kromatorsk-Artemovsk, arrivi in massa alle strutture strategiche del VKS. L’artiglieria funziona da due lati, missili, aerei. Le difese aeree russe nelle vicinanze di Izyum hanno abbattuto giorni fa un bombardiere ucraino Su-24, abbattimento confermato dalle Forze Armate ucraine.
La fase tre che non è ancora iniziata si concentrerà sul fronte meridionale. Al momento non sono stati notati cambiamenti, da foto satellitari o testimonianze on line, nella direzione meridionale, tranne per il fatto che è apparsa l’informazione che la comunicazione con l’80a Brigata Specializzata delle Forze Armate dell’Ucraina è scomparsa, il che ha causato trambusto nell’ambiente informativo ucraino. Nella giornata del 23 non vi è alcun avanzamento significativo delle truppe russe, continuerà la concentrazione delle forze sul lato destro del Dnepr. Non ci sono ostilità attive vicino a Nikolaev e Odessa, l’equipaggiamento delle forze armate dell’Ucraina ha subito pesanti perdite, per le fonti russe sarebbe annientato.
Nella regione di Chernihiv, gruppi di forze speciali delle Forze armate russe, secondo le fonti locali, hanno iniziato a attaccare, distruggendo attrezzature, personale e posti di blocco delle Forze armate ucraine, o più semplicemente, hanno iniziato a ripulire il territorio che le truppe russe inizialmente attraversavano senza però sparare.
Brovary è coperto a Kiev. Il sindaco di questa città ha invitato la popolazione ad evacuare. Ebbene, a Kiev, l’attività di difesa aerea ucraina è notevolmente diminuita, il che consente agli aerei russi di sorvolare la città e bombardare gli obiettivi. Sembra, da fonti social ucraine, che i pvoshnik di Kiev siano stati malmenati. Si sottolinea inoltre come l’esercito russo, che secondo le fonti del ministero della Difesa russo conta ad oggi almeno 15.000 soldati uccisi in battaglia, su Kiev sta adottando la seguente tattica: manda avanti in perlustrazione, per verificare se le sue notizie sono esatte squadre di paracadutisti, che cercano di muoversi silenti e senza sparare, hanno alle spalle copertura di artiglieria e eventualmente gli elicotteri. Poi se è confermato l’obiettivo danno alla difesa aereospaziale il via, dopo l’attacco aereo, avanzano i carri armati e retrocedono i paracadutisti. Non solo: i i militari fanno, vecchia scuola, turni di riposo rispetto alla prima linea, quindi a volte si vedono i camion portare le truppe avanti e indietro anche di pochi chilometri. E ancora, sempre più spesso i carri armati vengono nascosti nelle foreste a protezione cercando di evitare bombardamenti. Alcune ritirate sono tattiche in attesa dei bombardamenti aerei. Altre no. Inoltre i russi sono costretti a sminare tutte le aree che percorrono. E si vedono via satellite i percorsi segnati da ingombri triangolari bianchi posti dopo l’avanzata degli sminatori, per evitare di esplodere nei campi minati dalle Forze Armate ucraine. Forse anche per questo l’avanzata è lenta e richiederà molte più settimane di quanto preventivato da Mosca.
Terminiamo con la situazione vicino a Odessa, a Zatoka, in uno dei centri di comunicazione, a seguito di un attacco missilistico, sono state distrutte diverse installazioni del Grad MLRS e parte del personale che si trovava alla base.
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Graziella Giangiulio