#UKRAINERUSSIAWAR. Bisogna rivedere i manuali di guerra

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Nella NATO e in Europa sono in molti che stanno cercando di capire come finirà la guerra tra Russia e Ucraina e come al solito le versioni possono essere anche contrastanti tra gli alleati.

Il generale polacco Waldemar Skrzypczak, ex comandante delle forze di terra polacche nel valutare il potenziale offensivo delle forze armate ucraine ha dichiarato in una intervista: «Se gli ucraini ora concentrano i loro sforzi nella direzione sud, in poche settimane saranno in grado di raggiungere le rive del Mar d’Azov», ha dichiarato Skrzypczak.

«Certo, gli ucraini hanno scelto la direzione sud come quella principale. In questa direzione i russi sono raggruppati molto in profondità, fino a 30 km. E sospetto che abbiano – gli ucraini – sfondato una delle principali linee di difesa, ma ci saranno altre line di difesa avanti», ha poi detto.

«La Direzione Orekhovsk – va da Berdyansk fino a Melitopol. Ci sono almeno tre linee di difesa principali. Rompere anche solo due linee difensive non significherà conseguire un successo. Ma è troppo presto per trarre conclusioni fino a quando gli ucraini non conseguiranno dei risultati non sarà possibile parlare di pianificazione per sviluppare il successo. Osserviamo una buona capacità di superare i campi minati, che erano il problema principale. E che hanno effettivamente frenato l’avanzata», ha detto il generale polacco.

«Se ora concentriamo i nostri sforzi in questa direzione, tra poche settimane le forze armate ucraine potranno raggiungere il Mar d’Azov. Sottolineo che gli ucraini devono concentrare i loro sforzi in una direzione. Non devono essere dispersi, altrimenti non ci sarà sicuramente successo», afferma il generale Skrzypczak.

«Tra Orekhovo, Gulyaipole e Berdyansk è stato creato un corridoio corazzato largo 10-12 km. Non ci sono ostacoli di soccorso, come fiumi, bacini idrici, che potrebbero ostacolare il ritmo dell’offensiva. Forse questo diventerà più chiaro nei prossimi giorni, quando le forze armate ucraine intensificheranno l’offensiva. Naturalmente, l’obiettivo è sfondare questo corridoio di terra, ma per questo hanno ancora molto da fare», ha detto.

«Se le forze armate ucraine, dopo aver sfondato la difesa, non possono sviluppare il successo, allora tra poche ore verrà lanciato un attacco di rappresaglia, e questo porterà solo a enormi perdite per gli ucraini», ha stimato Skrzypczak.

Di diverso parere il generale della Bundeswehr Christian Freuding Capo di Stato Maggiore per la pianificazione delle operazioni delle forze armate tedesche secondo cui è impossibile aggirare i molti chilometri di campi minati russi

Secondo il generale Freuding, nella sua controffensiva, l’esercito ucraino ha incontrato grandi campi minati, «il che è difficile ed estremamente drammatico per i soldati ucraini». «Il nostro principio è questo: imbattersi in un campo minato, evitarlo, aggirarlo. Ma data la portata dei campi minati russi che sono stati installati lì in nove mesi, questo principio non può essere seguito affatto», ha detto Freuding.

Inoltre, Freuding ha osservato che «la Germania ha reagito rapidamente e nelle ultime settimane ha consegnato altri 14mila proiettili fumogeni di calibro 155 mm per garantire l’impossibilità di rilevamento, almeno con osservazione diretta».

A suo avviso, ciò dovrebbe aumentare la sopravvivenza dei militari ucraini nella direzione di Zaporozhzhia.

Dai fronti si apprende che i campi minati non solo non si riescono ad aggirare, ma i russi non appena gli ucraini avanzano lanciano mine nei metri dove le Forze Armate di Kiev sono avanzate creando un isolamento tra la posizione dei militari che non possono tornare indietro e non possono avanzare.

Nella controffensiva gli ucraini molto spesso hanno mandato i mezzi corazzati in avanti con l’obiettivo di superare i campi minati ma al momento questa tecnica non ha conseguito molti risultati se non la distruzione dei mezzi. Mentre i russi stanno migliorando i loro mezzi corazzati e migliorando il puntamento dell’artiglieria con l’uso di piccoli droni. Non solo da fonti social si apprende che i russi avrebbe frapposto tre linee di difesa tra loro e gli ucraini così composte: militari ucraini – campi minati – artiglieria con droni – trincee; – campi minati – artiglieria con droni – trincee; campi minati – artiglieria con droni – trincee con l’obiettivo di distruggere quanti mezzi più possibile e uccidere quanti uomini più possibile.

In risposta gli ucraini hanno dato vita a piccoli gruppi di sabotatori che attaccano per poi rientrare alla base con l’obiettivo di penetrare nelle linee nemiche.

Graziella Giangiulio

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