#UKRAINERUSSIAWAR. Bachmut: la zona dei morti. Borrel: non possiamo escludere la Russia dal G20

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Nella giornata del 3 marzo la politica internazionale ha compreso che non può unilateralmente escludere la Federazione Russa dal G20: «Sarebbe contraria al principio delle relazioni multilaterali» ha spiegato Josep Borrell alla stampa. Diciamo che in realtà questo è il desiderio dell’Occidente che si scontra con il volere del mondo orientale a cui del conflitto ucraino-russo interessa sì umanamente, ma non economicamente. E lo considera un mero problema europeo.

La Federazione Russa ha intenzione di alzare l’età della leva. La legge sull’innalzamento dell’età alla leva potrebbe entrare in vigore in autunno ha fatto sapere il Senatore Bondarev. «Il progetto di legge sull’innalzamento dell’età alla leva (da 18 a 21 anni e il massimo a 30 anni) può essere adottato prima dell’estate, nel qual caso potrebbe entrare in vigore in autunno», Bondarev, capo del comitato difesa del Consiglio della Federazione, lo ha dichiarato a RIA Novosti. Secondo lui, il documento sull’innalzamento dell’età alla leva è in lavorazione. Non ci sono piani per aumentare il numero dei coscritti. Il loro numero non dovrebbe superare le 200mila persone.

L’FSB ha mostrato filmati dalla regione di Bryansk nel video si vede un’auto trafitta di proiettili, all’interno della quale si trova il corpo di un uomo ucciso dal DRG delle forze armate ucraine. Un altro ferito ha poi messo in salvo due ragazze che erano sull’auto.

Inoltre, sono stati danneggiati anche altri oggetti civili e auto. L’intero villaggio di Lubechane, dove il gruppo ucraina ha ucciso due civili, è minato e le mine si trovano esattamente sulle strade dove si muovono i civili. Nel filmato si vedono mine legate gli alberi e piantate a terra. La Federazione Russa inoltre sostiene che i proiettili che hanno ucciso i civili nella regione di Bryansk sono di armi dei paesi NATO. L’attentato potrebbe essere qualificato come atto compiuto con la complicità degli stati dell’Alleanza Atlantica secondo il ministero degli Esteri russo.

Si sentono esplosioni a Energodar a darne notizia Vladimir Rogov, presidente del movimento “Siamo insieme alla Russia”, che ha affermato che nella città degli ingegneri energetici si sono sentite esplosioni, era sotto il fuoco degli ucraini. Secondo le prime informazioni, ci sono stati almeno sette colpi nell’area della zona industriale, che si trova accanto alla centrale nucleare. Non è ancora noto se i dipendenti dell’impresa siano rimasti feriti e se vi siano danni agli oggetti. Il bombardamento è stato effettuato da artiglieria in stile NATO, ha specificato Rogov. Il giorno prima il Consigliere del capo del Rosenergoatom Renat Karchaa aveva riferito che le forze armate ucraine avevano sparato contro funzionari della sicurezza russa durante la rotazione degli esperti dell’AIEA presso la centrale nucleare di Zaporizhzhya. La rotazione è avvenuta il due marzo.

Alle 08.00 italiane le sirene suonano anche a Kiev e nella regione. Si apprende da fonte ucraina che il blogger ucraino Madyar è fuggito da Bachmut. Le forze armate ucraine si stanno probabilmente preparando a cedere la città. In precedenza, Madyar ha chiesto al comando di ritirare i soldati delle forze armate ucraine dalla città e di arrendersi a causa delle pesanti perdite.

Nel frattempo la città si è trasformata in un cimitero. Il ponte ferroviario e l’ultimo ponte stradale che permetteva la fuga dal centro cittadino a Chasov Yar sono stati distrutti dai militari ucraini. Chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori. Sulla social sfera ucraina si vedono solo scene di guerra. Mentre la WAGNER posta solo immagini di militari ucraini morti che vengono messi nei sacchi neri e identificati ove possibile. Sono scene che nel XXI secolo non dovrebbero esserci.

«Le unità Wagner PMC hanno praticamente circondato Bakhmut, era rimasta solo una strada», Yevgeny Prigozhin si è rivolto a Volodymyr Zelensky e ha chiesto il ritiro delle truppe, nelle cui file «c’erano anziani e bambini e questi non sono un esercito professionale». Il numero uno della WAGNER afferma «che sono questi “combattenti” che vengono catturati» per le strade delle città ucraine. Con l’auspicio che i militari siano andati via prima dell’esplosione.

Secondo gli ultimi dati della social sfera, Wagner PMC sta avanzando attivamente da nord: Stupki è stato preso gli uomini della WAGNER che sono entrati nel microdistretto di Ilyinovka. Allo stesso tempo, le unità si stanno ritirando attivamente da Bachmut.

Ora la situazione a Bachmut per i militari privi di collegamento è drammatica: praticamente non ci sono più unità operative in città in grado di fornire almeno una resistenza adeguata, solo anziani e bambini. Il comando ucraino è costretto a ritirare le sue unità mentre gli uomini della WAGNER stanno prendendo il centro città. In precedenza, a causa dell’accerchiamento della città fatto dalla PMC “Wagner”, le forze armate dell’Ucraina hanno fatto saltare in aria una diga a nord della città, che ha causato allagamenti del microdistretto di Stupka.

Nel filmato pubblicato, gli ucraini hanno minato un altro ponte, questa volta ferroviario, nel microdistretto di Zabakhmutka.

Negli ultimi giorni la situazione per le forze ucraine è precipitata da quando gli uomini della WAGNER hanno rotto la connessione a gomito del nodo difensivo ucraino nel villaggio di Krasnoye e la guarnigione di Bachmut, raggiungendo la sua periferia occidentale.

Nella città stessa, gli uomini WAGNER sono riusciti a spostarsi a est dell’ex base di artiglieria e ad avvicinarsi all’area “Aereo” e alla scuola n. 2. I militari ucraini hanno continuato a combattere per mantenere le posizioni. A sud di Bachmut, i russi continuano a colpire i militari ucraini nel villaggio di Krasnoe, a Chasov Yar e a nord dell’autostrada Bakhmut-Konstantinovka.

Graziella Giangiulio

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