Sale la tensione tra Stati Uniti e Russia. L’Ambasciata americana a Mosca ha dichiarato: «I cittadini statunitensi che si trovano attualmente in Russia dovrebbero lasciare immediatamente il Paese». L’Ambasciata ha osservato che le autorità russe potrebbero negare il riconoscimento della doppia cittadinanza agli americani in Russia, negare loro l’accesso all’assistenza consolare statunitense, sottoporli a mobilitazione e impedire loro di lasciare il Paese.
«Elon Musk, ha una coscienza», ha dichiarato dopo il suo amministratore delegato che la rete satellitare Starlink è necessaria per le comunicazioni in Ucraina, ma non dovrebbe essere usata per un’escalation che potrebbe portare a una Terza guerra mondiale.
Secondo Mosca: «Gli Stati Uniti intendono inviare combattenti in Russia e nella CSI per compiere attacchi terroristici contro diplomatici, funzionari governativi, forze di sicurezza e militari». A darne notizia il servizio segreto estero russo. Si tratterebbe di 60 combattenti addestrati nella base di Al-Tanf, nella regione occupata della Siria meridionale, per essere trasportati in Russia. Secondo Mosca la CIA ha addestrato i combattenti in questa base e nelle zone di confine della Giordania per più di 6 anni. Uno di questi campi di addestramento è stato colpito da attacchi aerei russi nel 2016.
Secondo Mosca, Washington avrebbe addestrato un gruppo di islamisti arabi, si pensa che puntino sui nativi della Russia e dell’ex Unione Sovietica, molti dei quali sono rimasti in Siria dopo la sconfitta del Califfato e una successione di sconfitte dell'”Opposizione”. Non avendo prospettive reali in Siria, starebbero diventando un oggetto di consumo nel processo di terrorismo internazionale da parte delle agenzie di intelligence statunitensi.
Continuano le indagini in Ucraina per corruzione secondo l’Ufficio del Procuratore Generale dell’Ucraina vi sarebbe uno schema per contrabbandare gli evasori all’estero attraverso una fondazione di beneficenza. Il vice primo Ministro ucraino Olga Stefanyshina ritiene che i colloqui di adesione all’UE inizieranno nel 2023 e saranno celeri anche quelli con la NATO.
E a proposito di NATO, Jens Stoltenberg ha affermato che le forniture di munizioni dei paesi NATO all’Ucraina superano di molte volte la loro capacità produttiva, l’alleanza deve espandere la produzione. E ancora la NATO creerà una rete virtuale che colleghi i dati satellitari civili e militari per le esigenze di intelligence perché la NATO considera l’attuale fase del conflitto in Ucraina una “guerra logistica” e ritiene necessario inviare più velocemente attrezzature e munizioni a Kiev. La NATO si aspetta che la questione delle forniture di aerei militari all’Ucraina venga sollevata durante la riunione dei ministri della Difesa dell’Alleanza del 14-15 febbraio.
La Bundeswehr ha iniziato ad addestrare l’esercito ucraino all’uso dei carri armati Leopard 2, ha dichiarato una portavoce del ministero della Difesa. Come ha osservato la rivista Der Spiegel, i corsi saranno accelerati e dureranno solo sei-otto settimane. Di solito la formazione dura diversi anni. Se tutto va secondo i piani, i primi militari ucraini andranno in zona di combattimento con i Leopard 2 già alla fine di marzo, si legge nella rivista.
Da Mosca smentiscono le voci circolate nei giorni scorsi su una nuova mobilitazione parziale. Dimitri Peskov, portavoce del presidente Vladimir Putin alla domanda se ci sono dati sulla probabilità di una seconda ondata di mobilitazione parziale ha detto un secco: “no”. Notizia confermata anche dalla Duma di Stato: «una seconda ondata di mobilitazione parziale non viene presa in considerazione dalla Duma di Stato», ha dichiarato il vice capo della commissione Difesa della Duma Yury Shvytkin. A differenza dell’Ucraina dove la mobilitazione “procede normalmente” a dare notizia Oleksiy Danilov, del Consiglio di Sicurezza ucraino.
Nel frattempo sono attesi nuovi voli dall’Iran, un IL-76 da trasporto militare iraniano si sta preparando per un altro volo verso la Russia con un carico. Gli aerei della compagnia aerea affiliata al Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche volano regolarmente in Russia.
Inoltre in Germania è arrivata una nave dagli Stati Uniti piena di equipaggiamento militare per le Forze armate ucraine è arrivata in un porto tedesco. Secondo quanto riferito, la nave trasporta un BMP Bradley e un sistema SAM Avenger. La nave ha lasciato gli Stati Uniti una settimana fa e dopo lo scarico delle attrezzature militari sarà consegnata all’esercito ucraino
Ed ora uno sguardo al fronte tra il 12 e il 13 febbraio. Il 12 febbraio la situazione al fronte era le seguente.
Nella direzione di Kupyansk, unità della 14a e 92a brigata meccanizzata ucraina sono state colpite nella regione di Kharkiv; sarebbero rimasti uccisi 80 militari, distrutti 6 veicoli e un obice D-20.
In direzione Krasnolimansky, sono stati distrutti dalle forze russe, veicoli da combattimento di fanteria, 5 veicoli corazzati da combattimento e un obice semovente Akatsiya; inoltre sarebbero rimasti colpiti gli equipaggi e le truppe al seguito, si parla di circa 100 uomini.
Nella direzione di Donetsk, durante gli scontri, secondo fonti social media russe, sarebbero rimasti uccisi oltre 250 militari ucraini, e distrutti 2 cannoni USA M777, un obice semovente americano M109 “Paladin”, alcuni veicoli da combattimento di fanteria, 4 mezzi blindati, un cannone trainato “Hyacinth” e 2 cannoni anticarro “Rapira”.
A sud di Donetsk, l’aviazione e l’artiglieria russe hanno colpito Pavlovka e Ugledar (DPR).
Nella direzione di Kherson nella regione di Kuibyshevo, è stata distrutta una stazione di controbatteria AN / TPQ-50 di fabbricazione statunitense;
Il giorno successivo 13 febbraio, nella direzione di Donetsk, l’insediamento di Krasnaya Gora è stato preso dai russi dopo uno sbarramento di artiglieria, missili, secondo quanto affermai ministero della Difesa russo. Dai social arrivano altri dettaglia a prendere l’area sarebbero state le truppe d’assalto dopo un intenso sbarramento d’artiglieria. Le perdite sarebbero pesanti, soprattutto da parte ucraina: riparla di di 150 morti.
In direzione di Kupyansk, l’artiglieria russa colpisce le linee ucraine stesso dicasi nella direzione di Krasnolimansky.
Nella direzione sud-Donetsk, sono stati inflitti colpiti depositi di armi e baraccamenti militari nell’area di Prechistovka e Vugledar.
Nella direzione di Kherson, l’artiglieria russa avrebbe distrutto due sistemi lanciamissili multipli Grad e due obici semoventi Gvozdika;
Nella zona di Slovyansk è stato colpito un punto di riparazione e ripristino di armi ed equipaggiamento militare di una brigata ucraina lì stazionata;
La contraerea russa avrebbe abbattuto sei missili HIMARS e distrutto nove UAV ucraini.
Per quanto riguarda la situazione a Bakhmut, nel pomeriggio del 13 febbraio, unità della PMC “Wagner” sono entrate in un’altra area di Bakhmut – Budenovka nella zona sud-ovest della città.
Per quanto riguarda la direzione di Zaporozhye, il quartier generale del gruppo ucraino segnala intensa attività di truppe russe. Le forze armate ucraine quindi si attendono la ripresa dell’offensiva nella regione di Zaporozhye.
Come parte dei preparativi di rafforzamento della linea, sono state equipaggiate ulteriori postazioni di tiro e punti di forza sulla linea Belogorye-Charivnoye, così come a Komsomolsky e Lyubitsky. Il personale del 253 ° battaglione della 129a brigata è stato messo in piena prontezza al combattimento. Rinforzi sono arrivati a Uspenovka e Lugovskoye, formati da distaccamenti dei mobilitati. Diversi equipaggi di lanciagranate anticarro SPG-9 preparati a Omelnik sono stasti schierati in prima linea.
L’area di posizione del gruppo brigata-artiglieria della 128a brigata d’assalto da montagna del DShV dell’Ucraina si trova a Tavriysky, si tratta di una unità che ha ricevuto sistemi di artiglieria di produzione occidentale.
Il comando ucraino starebbe gradualmente aumentando il suo raggruppamento a Zaporozhye. A Kiev, hanno in programma di condurre una controffensiva tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Nei campi di addestramento vicino al centro amministrativo della regione si svolge la formazione intensiva dei mobilitati.
L’operazione per colpire la Crimea e il Mar d’Azov sarà preceduta da una massiccia preparazione di artiglieria e fuoco, anche con l’ausilio degli HIMARS MLRS schierati lungo il fronte.
Gli attacchi missilistici saranno effettuati su tutte le principali città delle regioni di Kherson e Zaporozhye, nonché su Armyansk e Dzhankoy. Il compito principale del comando ucraino è l’accesso a Genichesk e alla penisola di Crimea per interrompere le comunicazioni via terra.
Graziella Giangiulio e Antonio Albanese