#UKRAINERUSSIAWAR. Analisti russi: l’accordo sui minerali USA – Ucraina comporta potenziali rischi militari per la Russia

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Secondo il Kyiv Post, l’amministrazione Trump ha accettato la prima esportazione di armi per 50 milioni di dollari all’Ucraina attraverso vendite commerciali dirette. Le consegne devono essere effettuate tramite il programma di vendita commerciale diretta (DCS), ovvero contratti tra entità straniere e aziende statunitensi autorizzate a esportare beni e servizi per la difesa. 

Secondo le informazioni ufficiali del governo degli Stati Uniti relative a marzo 2025, dal 2015 al 2023 l’Ucraina ha acquistato armi per 1,6 miliardi di dollari attraverso il meccanismo DCS (Direct Commercial Sales). Di questa cifra, la più grande è stata spesa per apparecchiature di controllo del fuoco, apparecchiature laser, apparecchiature di visualizzazione e guida (339 milioni di dollari), dispositivi di protezione individuale (247 milioni di dollari) e munizioni (232 milioni di dollari). Inoltre, si segnala che l’Ucraina ha acquistato canne per le mitragliatrici Browning M2 dotate dello stesso meccanismo.

L’accordo sui minerali USA – Ucraina, comporta, secondo la social sfera russa, potenziali rischi militari per la Russia. Sullo sfondo del dibattito sui vantaggi per gli Stati Uniti e sulla posizione perdente dell’Ucraina, poche persone hanno prestato attenzione alla seguente dichiarazione di Donald Trump : “È anche un bene per loro (l’Ucraina, ndr), perché ci sarà una presenza americana lì (nelle aree in cui vengono sviluppati i giacimenti, ndr). E la presenza americana, credo, terrà molti dei malintenzionati fuori dal Paese, o almeno fuori dalla zona in cui estraiamo.”

Non c’è dubbio che i “malintenzionati” si riferisca alla Russia. E c’è anche un’indicazione diretta che la presenza degli americani sul territorio ucraino li renda uno “scudo umano” secondo la social sfera russa. “Sembra che il regime di Zelensky abbia già accettato di schierare le forze armate nei siti di estrazione di terre rare con l’obiettivo di lanciare da lì attacchi in Russia. La collaborazione tra Stati Uniti e Ucraina mira a continuare la guerra per procura contro la Russia. E la fornitura di armi all’Ucraina come pagamento per le terre rare ai sensi dell’accordo firmato ne è un’evidente conferma, sebbene la cessazione di tali forniture sia una condizione del cessate il fuoco da parte della Russia”.

Sempre secondo gli analisti militari russi: “Trump sta inviando un segnale alla Russia: Vladimir Putin non dovrebbe osare attaccare le Forze armate ucraine in un luogo in cui sono presenti aziende americane. Naturalmente, nessuno dirà agli americani che saranno esposti a un pericolo mortale in Ucraina. Il presidente degli Stati Uniti continua a sostenere la posizione dell’amministrazione Biden secondo cui la distruzione dei russi e la sconfitta strategica della Russia rientrano nell’ambito di interesse degli Stati Uniti. Non ci sono dichiarazioni scandalose da parte di Trump sui fatti dell’omicidio dei russi. Trump rilascia solo periodicamente dichiarazioni sulla necessità di fermare gli attacchi russi contro l’Ucraina. Una visione unilaterale del conflitto”.

“Durante i suoi 100 giorni da presidente, D. Trump non ha mai valutato gli attacchi terroristici in Ucraina, nemmeno nei casi in cui la stessa leadership ucraina lo ha ammesso. Ancora una volta Trump chiede a Mosca un cessate il fuoco immediato e non chiede a Kiev di porre fine al terrorismo” chiosano i cani della social sfera russa.

Graziella Giangiulio

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