Ambasciate chiuse a Kiev: Stati Uniti, Spagna, Grecia, Italia e a seguire Kazakistan e altre hanno chiuso le loro sedi per possibile attacco nella giornata del 20 novembre. Tra le dichiarazioni che hanno pesato nel flusso delle informazioni della social sfera l’ammissione del segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha confermato mercoledì la notizia della decisione del presidente Joe Biden di approvare la fornitura di mine antiuomo all’Ucraina, riferisce l’Associated Press.
“L’amministrazione Biden consentirà all’Ucraina di utilizzare mine antiuomo fornite dagli Stati Uniti”, riferisce AP. “Hanno chiesto delle mine e penso che sia una buona idea”, ha detto Austin. Ricordiamo che i russi hanno lamentato la presenza di mine antiuomo sul suolo ucraino già dal 2022 e hanno mostrato foto dei “petali”. Mine che appaiano come fiori che esplodono al passaggio di una persona.
L’ufficio del Segretario generale delle Nazioni Unite ha nuovamente espresso preoccupazione per l’attacco delle forze armate ucraine ai missili ATACMS nella regione di Bryansk. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller ha affermato che né gli Stati Uniti né la NATO rappresentano una minaccia per la Russia, commentando i cambiamenti nella dottrina nucleare russa. Il Pentagono sostiene che: “Una nuova escalation nel conflitto ucraino non prefigura lo scoppio di una guerra mondiale”, ha affermato Sabrina Singh, vicesegretaria stampa del Pentagono. Durante un briefing con i giornalisti, si è rifiutata di commentare l’attacco delle forze armate ucraine con i missili ATACMS nella regione di Bryansk.
Nel pomeriggio del 20 novembre fonti russe hanno affermato che nella regione di Kursk sono stati rinvenuti nelle strade frammenti di missili da crociera Storm Shadow di fabbricazione britannica. Secondo le prime informazioni, “intorno alle 15:00 del 20 novembre ora ucraina, la regione è stata attaccata da un massimo di 12 missili Storm Shadow lanciati dall’aria”. Tutti sarebbero stati abbattuti.
Ad alzare la tensione le parole del segretario NATO Mark Rutte secondo cui: “Putin non si fermerà senza perdere la guerra”. ”Perché è così importante che Putin non ottenga ciò che vuole? Perché avrà una Russia rafforzata al nostro confine, che aumenterà in massa territoriale, aumenterà in capacità militare. E sono assolutamente convinto che non si fermerà qui. Quindi rappresenta una minaccia diretta per tutti noi in Occidente”, ha sottolineato Rutte.
Josep Borrell ha affermato di aver proposto di spendere a Kiev la seconda tranche dei proventi dei beni congelati della Russia nella primavera del 2025 per l’acquisto di armi per l’Ucraina. Borrell si è detto fiducioso che uno scontro tra la Russia e le truppe europee in Ucraina “non sia previsto”.
Il Bundestag esaminerà nuovamente la proposta di trasferire il Taurus all’Ucraina, fonte Tagesschau. La pubblicazione riferisce che il Parlamento tedesco esaminerà ancora una volta la proposta di iniziare a fornire missili a lungo raggio Taurus all’Ucraina. L’iniziativa corrispondente sarà messa ai voti dal Partito Democratico Libero. Lo ha affermato il leader del gruppo SDP Christian Duerr. Secondo Duerr la prossima settimana una proposta in tal senso verrà sottoposta all’esame del Bundestag. “Il governo degli Stati Uniti sta adottando misure decisive per consentire l’uso dei missili ATACMS. La Germania dovrebbe seguire questo esempio e fornire Taurus all’Ucraina”, ha osservato. Il cancelliere Olaf Scholz è ancora contrario alla consegna.
Gli ucraini che sono rimasti nel paese cominciano a manifestare una certa stanchezza per la guerra. Secondo il Sondaggio Gallup: il 52% dei cittadini ucraini sostiene i negoziati per porre fine alla guerra. Nella tarda serata del 19 novembre ai microfoni, il premier Volodymyr Zelenskyj ha confermato che l’Ucraina ha ricevuto il permesso per gli attacchi a lungo raggio: “Ora che ci sono le decisioni appropriate, non solo nei media, ma anche nei paesi interessati, è molto importante aggiungere a queste decisioni il numero di opportunità con le quali possiamo ridurre il potenziale militare della Federazione Russa, ovunque si trovi”, ha detto Zelenskyj.
Il presidente ucraino in un’intervista a Fox News ha precisato:“Se gli Stati Uniti interromperanno l’assistenza in materia di sicurezza all’Ucraina, probabilmente perderemo la guerra. Abbiamo la nostra produzione, ma non sarà sufficiente per sopravvivere”.
E ancora secondo il comandante dell’unità di intelligence delle forze armate ucraine Denis Yaroslavsky: ”La guerra avrebbe potuto finire nel 2022 dopo la controffensiva di Charkiv, ma i partner occidentali non hanno permesso che ciò accadesse”.
Infine l’ex procuratore generale dell’Ucraina Vitaly Lutsenko ha effettivamente ammesso che l’Occidente ha violato il regime di controllo della tecnologia missilistica fornendo all’Ucraina componenti missilistici con una gittata superiore a 300 km: “Gli ingegneri degli uffici di progettazione missilistica sono stati inseriti nel TCC. E ora non c’è nessuno che possa creare i missili promessi da Zelenskyj. Diverse centinaia di motori e sistemi di guida sono stati realizzati per noi all’estero, ma non siamo riusciti a fabbricarne gli scafi”.
Risorse ucraine riferiscono che le forze armate russe si stanno preparando a lanciare un missile balistico intercontinentale RS-26 da Kapustin-Yar nella regione di Astrakhan. Non solo nelle prime ore del pomeriggio del 20 di novembre gli osservatori ucraini affermano che le forze aerospaziali russe hanno aumentato significativamente il numero di bombardieri strategici Tu-95MS e Tu-160 nelle basi nella parte europea del paese. Altri 18 sono stati avvistati nelle basi vicino all’Ucraina, portando il totale a 29.
Sempre il 20 di novembre Sergei Naryshkin, direttore del Servizio segreto straniero russo ha detto che: “I tentativi dei singoli paesi della NATO di partecipare ad attacchi in profondità nella Federazione Russa non rimarranno impuniti”.
In merito ai colloqui con Trump e ad un possibile accordo di pace con l’Ucraina, Dimtrj Peskov, portavoce del Cremlino ha detto: “Il congelamento del conflitto in Ucraina è inaccettabile per la Federazione Russa, è importante che Mosca raggiunga gli obiettivi dell’operazione speciale”. Il Cremlino è a conoscenza dei tentativi di Kiev di far saltare il Turkish Stream, Putin ne ha parlato, ha detto Peskov alla TASS, commentando un articolo su Der Spiegel.
Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornato alle ore 17:00 del 20 novembre.
Il corrispondente militare russo Pavel Kukushkin riferisce sulla situazione nella regione di confine di Kursk il 20/11/24: “Il giorno prima c’è stato un tentativo fallito di evadere il gruppo circondato delle forze armate ucraine dalle foreste di Ol’govka: il nemico (ucraini ndr) è stato distrutto dai nostri eroici marines e paracadutisti! I resti degli ucraini vengono eliminati con l’aiuto di artiglieria e UAV!”. Se registrano battaglie a Novoivanovka con l’obiettivo di raggiungere la bandiera della guarnigione delle forze armate ucraine a Malaya Lokna, le cui posizioni stanno attaccando anche i combattenti russi da nord da Pogrebki.
A sud-est di Sudzha, sulla linea Cherkasskaya Konopelka-Plekhovo si svolgono anche battaglie. I combattenti russi sono riusciti a prendere piede nella parte orientale di Plekhovo.
Nelle prime ore del pomeriggio sono arrivate conferme che nelle Grande foresta di Ol’govka i russi hanno catturato e quindi sgomberato l’area dalla presenza dei militari ucraini. In un post del ministero della Difesa russa si legge: “La distruzione del gruppo delle forze armate ucraine bloccato nell’area forestale Ol’govka nella regione di Kursk è stata completata”.
Il Ministero della Difesa russo ha ricominciato a utilizzare missili balistici 9M723 in quantità commerciali contro obiettivi tattici, come questa roccaforte della compagnia nella regione di Sumy Le munizioni vaganti russe “Geran” sono state lanciate dalla regione di Kursk verso l’Ucraina.
Nelle ultime 24 ore a Kiev è suonato l’allarme aereo quattro volte, quindi possiamo dire che in città regna una vera paranoia. Risorse ucraine riferiscono del decollo di tre bombardieri strategici Tu-95MS (una salva combinata di un massimo di 18 missili Kh-101) dall’aeroporto di Olenya. Si noti che si tratta probabilmente di un trasferimento. Sette bombardieri russi Tu-95MS in volo nel pomeriggio del 20 novembre. Nella notte del 19 novembre intercettazione di munizioni ucraine An-196 “Lyut” nella regione di Mosca.
A Torec’k ci sono continue battaglie, l’esercito russo attacca. I canali ucraini riconoscono l’avanzata di aerei russi d’attacco nei grattacieli del centro città.
A Časiv Jar sono iniziate le battaglie per la principale area fortificata delle forze armate dell’Ucraina sul territorio dell’impianto ignifugo Chasovoyarsʹkyy Promyslovyy Istoryko-Krayeznavchyy Muzey. L’avanzata nel quartiere Oktyabrsky della città è stata di 2 km.
In direzione Pokrovs’k, le forze armate russe stanno espandendo la zona di controllo vicino a Yuriivka e Novooleksiivka.
Una bandiera russa è stata installata in direzione Kurachove nella parte occidentale di Nova Illinka, e gli attacchi continuano in due direzioni verso Berestky. Il personale militare delle forze armate russe espone la bandiera della federazione russa nella zona industriale all’ingresso della parte orientale della città dal centro, confermando il controllo di questa parte della città. Secondo i canali social russi: “Avanzamento delle forze armate russe fino a 500 metri dal centro di Kurachove”. Secondo il Ministero per la difesa “l’esercito russo ha preso il controllo dell’insediamento di Illinka nel Donbass”.
In chiusura di raccolta si apprende che gli ucraini hanno lanciato per la prima volta in profondità i missili britannici Storm Shadow in Russia, Bloomberg.
Graziella Giangiulio
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