#UKRAINERUSSIAWAR. A Severodonesk, sventola la bandiera russa

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Mentre il primo Ministro italiano Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivavano in Ucraina, dal forum economico di San Pietroburgo, SPIEF 2022, risuonavano le dichiarazioni del capo del DPR Denis Pushilin.

Pushilin senza mezzi termini ha detto: «Dopo la fine del NWO (operazione speciale russa) si terrà nella repubblica un referendum sull’ingresso del DPR in Russia. La repubblica prevede di entrare a far parte della Federazione Russa come soggetto separato della federazione”. E ancora ha dichiarato che a causa della fornitura di armi occidentali all’Ucraina, l’esercito della DPR non si fermerà ai confini della repubblica. Tuttavia, le truppe della DPR sono già impegnate nella direzione di Zaporozhye».

Alla richiesta di grazia o meno nei confronti dei mercenari britannici Pushilin ha detto: «Non vi sono motivi per graziare i mercenari stranieri condannati nel DPR. Non ci sono trattative sul loro scambio. Il termine per impugnare la pena di morte è l’inizio di luglio». E ancora ha spiegato che i prigionieri di guerra ucraini che non hanno preso parte alle ostilità non saranno rilasciati. Il loro destino sarà deciso dopo il completamento del NWO. Abbastanza logico, vista la mobilitazione in Ucraina.

Ha anche parlato dei prossimi obiettivi dell’operazione speciale russa a guida DPR: «Tutte le città russe devono essere liberate, inclusa Odessa. Zelensky dovrebbe essere portato davanti a un tribunale internazionale». Ha annunciato la necessità di liberare Kharkiv e la regione di Kharkiv. A suo avviso, in questo c’è una “opportunità strategica”. Ha anche proposto di “dare” i territori dell’Ucraina occidentale a Polonia, Romania e Ungheria. Pushilin ha osservato che allora i problemi della regione sarebbero diventati il ​​loro “mal di testa”.

Sul quando finirà la guerra il numero uno del DPR ha detto: «La speranza è stata espressa per il completamento dell’Operazione entro la fine del 2022. Ci sono seri dubbi sul fatto che la guerra finirà nel 2022. È ancora impossibile calcolare l’importo totale del danno al DPR derivante dalle azioni dell’Ucraina. Solo a Mariupol è necessario riparare più di 1.500 case».

Sempre parlando di mercenari, a rischiare la vita ora sono due statunitensi catturati secondo fonti filo russe a Kharkiv. Il Telegraph ha fatto sapere che i due mercenari americani catturati in Ucraina sono ex militari statunitensi provenienti da esperienze in Iraq e in Afghanistan. Si tratterebbe del 39enne Robert Druke e il 27enne Andy Hyun.

Al fronte seguendo il flusso di notizie dalla social sfera si segnala che:

In direzione Slavyansk, continuiamo a sviluppare l’offensiva in direzione di Izyum – Slavyansk, in particolare attraverso azioni d’assalto in direzione di Dovgenkoye – Krasnopolye.  A Slavyansk  sono arrivati i militanti ucraini del reggimento “Dnepr-1”. Sono comandati da Yuri Bereza. Il numero di “Dnepr-1” arriva fino a 1.000 militanti. Ricordiamo che il “Dnepr-1” è uno dei primi battaglioni nazionali ucraini, formato da nazionalisti ucraini nella primavera del 2014. Successivamente è stato schierato nel reggimento.

In direzione Severodonetsk, l’artiglieria sta martellando le posizioni ucraine sul territorio di “Azot” a Severodonetsk, è in corso un assalto ad aree non controllate della città, la bandiera russa sventola sull’ingresso della città. Il comandante in capo delle forze armate ucraine Zaluzhny ha affermato che Severodonetsk è un punto chiave nel sistema delle operazioni di difesa dell’Ucraina nella regione di Luhansk. Secondo lui, il NM dell’LPR e le forze armate RF stanno attaccando da 9 direzioni, usando aviazione, MLRS e artiglieria. Il tentativo di evacuare i civili dallo stabilimento di Azot a Severodonetsk è fallito anche il 16 giugno. I russi hanno anche lanciato diversi volantini per indicare il corridoio verde da dove evacuare, ma puntualmente questo viene bombardato.  Sempre durante la giornata del 16 le forze dell’LPR sono entrate nello stabilimento di Azot a Severodonetsk. A confermare la notizia il capo della LPR, Leonid Pasechnik che però ha detto che è presto per parlare di presa della Azot. Il gruppo Wagner avrebbe occupato Novoluhans’ke situata a 8 km dalla centrale termica di Uglegorsk. Inoltre, si stanno svolgendo battaglie sul territorio della centrale termica.

In direzione Bakhmut, si sta sviluppando un’offensiva nelle direzioni di Vasilyevka – Yakovlevka e Vasilyevka – Berestovo. Nel primo pomeriggio del 16 giugno secondo testimoni locali le forze ucraine si sono ritirate dalla città di Bakhmut. A quanto si apprende da fonti locali i russi e alleati dopo aver sfondato la difesa ucraina a nord di Svetlodarsk e aver lanciato un attacco a Zaitsevo, hanno messo inc risi la difesa ucraina che ha iniziato l’evacuazione di Bakhmut e dirette verso la zona collinare. Le forze dell’LPR insieme ai russi hanno tagliato l’autostrada per Lisichansk, privando così i militari ucraini del canale di approvvigionamento. Secondo i canali del gruppo Wagner dopo aver preso questa zona sarà più facile raggiungere la periferia di Slavyansk. Le truppe russe oggi stanno cercando di completare l’accerchiamento di Zolote.

Kharkiv: i combattimenti si sono intensificati nella zona settentrionale; le forze armate russe avanzano su Dementiivka e Rus’ka Lozova, riprendendo villaggi persi nelle scorse settimane. In direzione Izyum gli ucraini continuano a cercare di passare all’offensiva: un altro passaggio è attrezzato nei pressi di Petrivs’ke.

Maddalena Ingrao

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