#UKRAINERUSSIAWAR. A Bakhmut: i russi cercano di creare un nuovo calderone

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Secondo le fonti social russe e ucraine il 16 maggio è iniziata la resa dei militari ancora presenti nella Azvostal dove, secondo il Daily Espress ci sarebbero anche tre ex militari delle forze speciali inglesi.  Continuano però i bombardamenti sullo stabilimento.

Intanto si apprende che le spiagge di Odessa sarebbero state interdette alla cittadinanza per via delle mine piantate nella sabbia dalle forze militari ucraine per impedire ai russi di sbarcare via mare. Gli ucraini si aspettano uno sbarco della flotta russa del Mar Nero. Dopo un tentativo fallito di catturare l’Isola dei serpenti da parte ucraina le scorse settimane, sono ripresi i tentativi dell’aviazione e degli UAV delle forze armate ucraine di attaccare le posizioni e le navi russe nell’area dell’isola. Si prevede un’ulteriore intensificazione delle battaglie navali e aeree sopra la strategica isola.

Il fronte più attivo nella giornata del 16 maggio è stato senz’altro quello del Donbass: Seversky; Bakhmut, Adviikva dove i russi stanno cercando di creare un ennesimo calderone. Ovvero l’accerchiamento delle truppe ucraine che poi sono costrette alla resa in assenza di rifornimento di armi, carburante e cibo. In questi giorni alla fame è stato ridotto il villaggio di Nikolaev nella regione di Kherston.

A Ugledar. Continuano pesanti combattimenti nell’area di Novomikhailovka e Ugledar. Gli ucraini  continuano a mantenere le difese e i punti chiave sull’autostrada Maryinka-Kurakhovo.

Bakhmut. A partire dal 13 di maggio a Bakhmut, il comando delle Forze Armate dell’Ucraina ha tentato di rafforzare il raggruppamento al fine di impedire uno sfondamento russo a Popasna, poi caduta in mano alle forze russe. A partire dal 14 maggio sulla social sfera si diffonde la notizia che le truppe ucraine a Bakhmut si sono installate in appartamenti e case e vivono lì in gruppi di non più di 5-6 persone, abbandonando gli edifici scolastici presi di mira dai bombardamenti russi. Nella stessa giornata lo Stato Maggiore della Difesa dell’Ucraina affermava: «In direzione Donetsk, l’esercito russo sta concentrando i suoi principali sforzi sulla preparazione per operazioni offensive in direzione di Severodonetsk, Soledar e Artemovsk (Bakhmut). A tale scopo sono stati spostati 2 gruppi tattici di battaglione. Ci sono azioni d’assalto lungo la linea di contatto con il supporto dell’aviazione e dell’artiglieria».

Le truppe russe hanno registrato dei successi nell’area di Avdiivka. Sempre secondo fonti ucraine il 15 maggio in prospettiva di abbandonare il fronte a Bakhmut e  Avdiivka persa Popasna, è stato minato e fatto esplodere il bacino di Myroniv per impedire l’avanzata delle forze russe da sud.  Attualmente l’acqua rischia di inondare diversi insediamenti abitati.

Nella mattina del 16 maggio la social sfera russa informava che l’aviazione dell’esercito bombardava le posizioni ucraine nell’area di Avdiivka, con elicotteri Ka-52.

Secondo fonti social del Donbass gli ucraini hanno subito ingenti perdite ad Avdiivka e nella zona di Maryinka. Per quanto riguarda la LPR, ci sono perdite di militanti nella regione di Lisichansko-Severdonetsk. L’accerchiamento o calderone è in funzione anche a Severodonetsk in direzione di Artemovsk (Bakhmut) le battaglie sono in corso. La strada per Bakhmut in diverse sezioni è già sotto il controllo delle forze armate della Federazione Russa e della LPR. I russi avrebbero colpito una struttura  militare a Bakhmut.  Dovrebbe trattarsi complesso industriale di Siniat.

Ad Avdiivka resistono le forze armate ucraine a nord. I russi hanno preso Novoselovka-2. L’autostrada Avdiivka-Konstantinovka è stata tagliata. La fornitura di Avdiivka ora passa attraverso Orlivka. È stata poi presa Troits’ke, e i russi sono entrati a Niu-York a sud di Nelipivka.

Graziella Giangiulio

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