#UKRAINERUSSIAWAR. 145 geranium e munizioni vaganti contro Kiev. Mosca subisce l’attacco di droni più importante dall’inizio della guerra. Kurachove: salta la diga, ucraini senza rifornimenti

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Entro il 20 gennaio gli Stati Uniti invieranno all’Ucraina l’intero importo degli aiuti approvati dal Congresso, a dirlo in un’intervista a CBS News il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti Jake Sullivan. “Il presidente Biden ha chiarito quando il presidente Zelenskyj era qui a Washington diversi mesi fa che spenderemo tutte le risorse fornite dal Congresso in tempo e per intero. Ciò significa che entro il 20 gennaio invieremo all’Ucraina tutte le risorse e l’assistenza che il Congresso ha autorizzato”, ha detto. Si tratta di 6 miliardi di euro.

Elon Musk si è unito all’appello del presidente Donald Trump al presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj per discutere la fine della guerra con la Russia. Il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov ha invece riferito che non è avvenuta nessuna telefonata tra il presidente Vladimir Putin e il presidente neo eletto Donald Trump. 

Il Pentagono ha permesso agli appaltatori americani di lavorare in Ucraina per mantenere e riparare le armi fornite dagli Stati Uniti a dirlo in una nota stampa Reuters. La conferma arriva da CNN: “Appaltatori americani in Ucraina ripareranno gli aerei da caccia F-16 e i sistemi di difesa aerea Patriot forniti a Kiev”. […] “Questi tipi di armi ‘richiedono competenze tecniche speciali per essere mantenute’”. Il funzionario che ha parlato con CNN ha riferito che gli appaltatori si troveranno lontano dalla prima linea e non prenderanno parte alle ostilità.

Il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha confermato che nel dipartimento si parla di un candidato per il posto di ambasciatore russo negli Stati Uniti. Secondo lui la candidatura del diplomatico non è stata ancora approvata.

“L’Ucraina deve essere in grado di ripristinare i suoi confini prebellici” ha affermato il ministro delle Finanze britannico Darren Jones alla BBC, “la posizione del Regno Unito resta immutata, nonostante il possibile arrivo di Trump alla Casa Bianca: la restituzione di territori come la Crimea è un principio su cui il Paese continua a insistere”.

L’8 novembre il vertice dell’UE ha prorogato di due anni la missione di preparazione delle forze armate ucraine con un budget di 409 milioni di euro. Mentre il 9 novembre il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha detto di essere arrivato in visita a Kiev. “La mia quinta visita a Kiev”, ha scritto Borrell sulla pagina del social network di X. Ha sottolineato che questa visita sarà l’ultima come capo della diplomazia dell’UE. Borrell ritiene prematuro parlare del piano di Trump per l’Ucraina. Il capo della diplomazia dell’UE ha osservato che l’UE ha già fornito all’Ucraina 122 miliardi di euro in assistenza, ovvero circa il 50% di tutto il sostegno a Kiev. Ha inoltre sottolineato che l’UE continuerà ad aiutare l’Ucraina. L’Unione europea sta preparando il quindicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia che potrebbe coinvolgere il gas naturale liquefatto (GNL).

Il governo dell’Ucraina ha approvato in seconda lettura il progetto di bilancio statale per il 2025, ha affermato il primo Ministro Denys Shmygal: “La priorità principale è la difesa, la capacità di difesa e la sicurezza dell’Ucraina. Si propone di stanziare 2.225 miliardi di UAH per queste esigenze”. “Tutti i fondi dei contribuenti ucraini verranno utilizzati per fornire forze di sicurezza e difesa, per produrre e acquistare nuove armi, droni e attrezzature”. In seconda lettura le spese di bilancio sono aumentate di 50 miliardi di UAH.

L’Ucraina ha aperto le indagini sullo schianto del caccia F-16 in Ucraina: l’Ufficio investigativo statale ha ordinato 11 perizie forensi. “Tra gli esami: globale, commissionale, giudiziario, ingegneristico, dei trasporti e militare, informatico e tecnico basato sulle informazioni contenute nel registratore di volo sequestrato dall’aereo specificato, ricerca sulle materie prime, forense e altri”, ha indicato l’SBI.

È arrivato a Kiev un simulatore aereo per caccia F-16, donato e non acquistato, per una delle brigate di aviazione tattica dell’aeronautica militare ucraina.

Il comandante Oleksandr Syrs’kyj ha riferito in una conversazione con Christopher Cavoli, comandante delle forze armate statunitensi in Europa: “La situazione al fronte tende a peggiorare (…) Le forze armate russe, sfruttando il loro vantaggio numerico, continuano a condurre operazioni offensive e concentrano i loro sforzi principali sulle direzioni Pokrovs’k e Kurakhove”.

Infine si apprende dalla social sfera che Il generale delle forze armate ucraine Dmitry Marchenko, che in precedenza aveva annunciato il crollo del fronte delle truppe ucraine, si è dimesso dal servizio per motivi di salute, riferisce Strana.

Le immagini satellitari mostrano che negli ultimi sei mesi la Russia ha rafforzato le difese del ponte di Crimea contro le imbarcazioni senza pilota ucraine. “La Russia è pronta ad ascoltare le proposte del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump per risolvere la situazione in Ucraina”, ha detto il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov, riferisce Interfax.

“Quest’ultima cosa è fuori dubbio. Questo è incondizionato”, ha detto Ryabkov, rispondendo alla domanda corrispondente. Ha sottolineato che Mosca “si avvicina con estrema attenzione, responsabilità e attenzione a qualsiasi idea proposta dai paesi in questo settore”. “Se ci sono segnali da parte americana che indicano che hanno idee su come avanzare sul piano degli insediamenti, e non su quello di pompare ulteriormente il regime di Kiev con tutti i tipi di assistenza, nella speranza che alla fine ciò porti a stessa cosa della sconfitta strategica di Mosca, allora faremo sicuramente tutto il possibile per analizzarla e sviluppare una risposta”, ha detto Ryabkov.

La minaccia di interrompere le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti rimane, in caso di confisca dei beni russi congelati e in caso di inasprimento della situazione in Ucraina, ha detto in un’intervista a Interfax il viceministro degli Esteri della Federazione Russa Sergei Ryabkov.

Putin il 9 novembre ha firmato la legge sulla ratifica del trattato di partenariato strategico globale tra la Federazione Russa e la Repubblica Popolare Democratica di Corea. 

I difensori civici di Russia e Ucraina si sono incontrati sul territorio della Bielorussia, hanno scambiato lettere dei prigionieri con i parenti e hanno discusso della cooperazione nell’aiutare i cittadini dei due paesi, ha riferito la commissaria per i diritti umani nella Federazione Russa Tatyana Moskalkova.

Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornato alle ore 15.00 dell’11 novembre

Il 10 novembre secondo lo Stato Maggiore delle forze armate dell’Ucraina, le forze armate russe hanno attaccato l’Ucraina con un numero record di munizioni vaganti: 145 unità. Il premier Zelensky ha riferito: “In una settimana, la Russia ha lanciato 600 UAV, 800 KAB e quasi 20 missili in tutta l’Ucraina”. 

Le Unità del gruppo Nord stanno avanzando nella regione di Kursk, riferisce il ministero della Difesa russo. Ma dopo l’operazione di svolta effettuata la settimana scorsa dall’esercito russo nella regione di Kursk, del 10 novembre, l’esercito ucraino tenta di invertire la tendenza con contrattacchi. Gli aerei russi effettuano attacchi aerei con bombe plananti. L’esercito russo sta anche distruggendo i gruppi d’attacco mediante imboscate nelle zone boschive e attacchi con droni FPV e munizioni vaganti Lancet. 

Nella giornata dell’11 novembre a Kursk i russi riferiscono di aver respinto i contrattacchi delle forze armate ucraine nel distretto di Glushkovsky, in cui le truppe russe avevano precedentemente spinto le forze armate ucraine al confine. Nella direzione di Sudzhansky, le forze armate ucraine utilizzano attrezzature edili catturate per spostarsi su strade fangose: le attrezzature della NATO si stanno impantanando si legge nella social sfera. Le riserve ucraine in arrivo vengono distrutte durante gli scontri. 

Il ministero della Difesa russo ha annunciato la presa sotto controllo di Kolisnykivka nella regione di Charkiv.

A sud di Časiv Jar, le truppe russe operano nell’area della miniera Orikhovo-Vasylivka, alla periferia nord della quale è stata precedentemente registrata la presenza delle forze armate russe.

A partire dal 9 novembre l’esercito russo è avanzato verso circa sei insediamenti nell’Ucraina orientale a riferirlo fonti ucraine: Kurachove, Heorhiivka, vicino a Maksymil’yanivka, Pobeda, Novooleksiivka ed Bohoyavlenka. L’esercito avanza anche vicino a Selydove, Rybyns’ke, Myasozharivka, Dalʹniy Skit, Novospaske fonti ucraine. Secondo fonti o russe, nella direzione Pokrovs’k si registra un significativo avanzamento delle forze armate russe verso ovest nelle cinture forestali tra Novooleksiivka e Novodmytrivka (5 km tra i villaggi) e a nord di Selydove.

Sempre fonti russe riportano che le unità avanzate russe stanno irrompendo a Kurachove, nella parte orientale della strada di accesso alla località sono iniziate battaglie urbane. Stazione e Kozatskaya. Ci sono progressi e a sud-est di Kurachove e Maksymil’yanivka, a ovest di Pobeda e a nord del villaggio di Kostjantynivka. Canale russo riferisce che le forze armate russe continuano a farsi strada attraverso le difese delle forze armate ucraine. La guarnigione ucraina a Kurachove rischia di essere accerchiata e privata della possibilità di lasciare la città. Le truppe russe hanno iniziato l’assalto a Dal’nje. La diga di Kurachove è stata fatta saltare in aria. Gravi inondazioni lungo il fiume Vovca a valle, che hanno colpito duramente le aree controllate dall’Ucraina. L’Ucraina ha ordinato l’evacuazione della popolazione locale in diverse città. Le inondazioni hanno reso inutilizzabile l’unica via di rifornimento sicura dell’Ucraina verso Kurachove.

La direttrice di Vremivka ha di nuovo preso vita: i russi riferiscono che le forze armate russe sono già a Makarivka, sono apparse fotografie della bandiera russa tra le rovine del villaggio. Una fonte russa riporta: “Non è ancora chiaro come sia stata installata: i soldati dell’Estremo Oriente tradizionalmente rimangono in silenzio finché la zona non viene completamente presa sotto controllo”. 

Secondo notizie non ufficiali, le truppe russe avrebbero preso d’assalto il villaggio di Velyka Novosilka. La battaglia è durata solo poche ore. Il Ministero della Difesa russo il 10 novembre riferisce: “tra le 7:00 e le 10:00 è stato fermato un tentativo da parte del regime di Kiev di effettuare un attacco utilizzando un UAV di tipo aereo contro oggetti sul territorio della Federazione Russa. I sistemi di difesa aerea di turno hanno intercettato e distrutto 70 veicoli aerei senza pilota ucraini: 34 sul territorio della regione di Mosca, 14 sul territorio della regione di Bryansk, 7 ciascuno sui territori delle regioni di Oryol e Kaluga, 6 sul territorio di Kursk e 2 sul territorio delle regioni di Tula”. 

L’attacco di droni a Mosca del 10 novembre è stato il più grande dall’inizio delle operazioni militari. Il precedente massiccio attacco ebbe luogo il 10 settembre: 20 droni furono abbattuti nella regione di Mosca e 144 in totale sulla Russia.

Nel distretto Nikitovsky di Gorlovka (DPR), tre feriti a causa dei colpi di artiglieria dei cannoni ucraini; inoltre, durante l’attacco delle forze armate ucraine utilizzando l’MLRS, si registrano altri feriti. 

Graziella Giangiulio

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