Nascerà il mercato unico Ue delle Tlc

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UE – Bruxelles. 13/09/13. La Commissione europea ha presentato, mercoledì 11 settembre, un nuovo ed innovativo piano per le telecomunicazioni con lo scopo dii creare un “singolo mercato europeo”. Il presidente della Commissione, Jose Manuel Barroso definisce il progetto ambizioso ma anche fondamentale per gli interessi dell’Unione.

La progressiva eliminazione dei costi si concluderà nel luglio del 2014: ricevere chiamate in Europa costerà quanto in Italia e da luglio 2016 i costi del roaming verranno ridimensionati ed abbassati anche per le chiamate in uscita. 

Il pacchetto di norme adottato dall’Unione europea è una vera e propria rivoluzione nel settore delle comunicazioni elettroniche (telefonia, Internet). L’ obiettivo principale è quello di ridurre le differenti regole in fatto di telecomunicazioni che ancora permangono tra i vari Paesi europei.

Stando a quanto dichiara la Commissione, sono proprio queste diverse regole che stanno indebolendo sempre più gli operatori e tutta l’economia del continente.  Lo scopo è quindi quello di avviare un mercato unico europeo per questi servizi, cercando di attenuare la crisi che sta invadendo l’Unione e creare così nuovi posti di lavoro e nuove opportunità per le imprese.

Basandosi su questi obiettivi, il taglio del roaming potrebbe apparire un paradosso, infatti gli operatori hanno già stimato le perdite: circa sei miliardi di euro sono stati calcolati dai big delle telco come Orange, Vodafone e Telefonica. Ma il commissario Ue Neelie Kroes, che ha firmato la nuova normativa, crede di poter alleviare la crisi eliminando le frontiere tariffarie tra Paesi; stimolando in questo modo il mercato economico attraverso una maggiore circolazione di merci e persone. Gli utenti da luglio 2014 avranno diritto al decoupling, letteralmente disaccoppiamento: sarà possibile infatti utilizzare la propria normale sim con i servizi di un altro operatore all’estero, ottenendo tariffe di roaming migliori e più basse.

Tante le novità che serviranno a rafforzare il progetto di un mercato unico europeo per le telecomunicazioni: la nascita di una licenza unica europea con cui gli operatori potranno offrire servizi su tutti i 28 Paesi dell’Unione è un altro importante traguardo normativo. In questo modo, la Commissione avrà maggior potere in ambito decisionale, intervenendo contro il libero arbitrio delle Authorithy Tlc nazionali, qualora queste stabilissero delle regole divergenti rispetto a quelle in vigore in altri Paesi.

«Armonizzare il sistema normativo del settore a livello continentale, migliorando la frammentaria ed eterogenea situazione attuale e diminuire la frustrazione dei cittadini  che non hanno un equo e facile accesso ai servizi di telefonia mobile ed internet è l’obiettivo principale verso il quale si avvia il nuovo mercato europeo» ha dichiarato il presidente della Commissione Jose Manuel Barroso.

Il mercato italiano delle telecomunicazione verrà quindi a cambiare:  la norma che permette agli operatori alternativi di usare la rete dell’ex monopolista (Telecom Italia) ha suscitato non poche polemiche nel nostro Paese. La legge garantisce inoltre prezzi stabili agli ex monopolisti per l’accesso dei concorrenti alla rete in rame. L’Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni (Agcom) a luglio aveva abbassato i prezzi per accedere alla rete Telecom e la Commissione ha quindi esortato la stessa a rivedere questa scelta.

Attraverso il nuovo pacchetto di norme, Agcom avrà meno libertà di movimento.

Ad avere la meglio sono però gli utenti: la normativa obbliga gli operatori ad una maggiore trasparenza sulla qualità del servizio internet offerto agli utenti e su eventuali limitazioni. Secondo quanto stabilito dalla Commissione, nessun contratto durerà più di 24 mesi (in Italia quelli di telefonia mobile arrivano a 30) e l’operatore dovrà comunque fornire per ogni offerta un’opzione con scadenza a12 mesi. I cittadini dell’Unione europea potranno inoltre mantenere la propria mail per due anni dal cambio del gestore, usufruendo successivamente di un servizio di inoltro sulla mail fornita dal nuovo operatore.

Il pacchetto normativo, approvato in Commissione, non chiarisce molti punti e lascia perplessi i sostenitori storici della neutralità e libertà della rete. Il testo dovrà ora passare in Parlamento e in Consiglio europeo, prima di diventare legge in tutti i Paesi dell’Unione e sono già molti i politici che non approvano il piano di ristrutturazione per le telecomunicazioni.