UE, Serbia e Macedonia rinviati a primavera

70

BELGIO – Bruxelles. – I 27 ministri dell’Unione europea hanno detto no all’apertura dei negoziati per l’adesione di Serbia e Macedonia all’UE, criticando la Turchia per l’incarcerazione dei giornalisti.

I ministri riuniti a Bruxelles hanno riferito dopo un incontro a Bruxelles, l’11 dicembre, che i negoziati di adesione con la Serbia potrebbero iniziare sotto la presidenza irlandese dell’UE, a primavera se la Commissione europea ritiene che Belgrado ha fatto abbastanza per normalizzare i rapporti con il Kosovo.

Per quanto concerne la Macedonia invece si deve aspettare almeno fino a primavera per verificare se e come sono migliorati i rapporti di buon vicinato in particolar modo con la Grecia:«Promuovere relazioni di buon vicinato e di raggiungere una soluzione negoziata e accettata da entrambi alla questione del nome» si legge nel report della riunione del ministri.

Il nuovo governo nazionalista in Serbia nel mese di ottobre riavvio negoziati UE-intermediati con il Kosovo. Ma l’Unione europea pensa che vi sia ancora ingerenza nel Kosovo serbo dominato enclave nel nord del Kosovo, che resta una no-go area per l’UE l’area del Kosovo da alcuni osservatori è stata definita come un’area di “conflitto congelato”. Lo stesso Kosovo, non riconosciuto da 5 paesi aderenti all’UE, avrebbe intenzione di chiedere l’accesso alla preadesione UE.

 Per la regione macedone il problema maggiore è inerente alla “questione normativa” con la Grecia.La Macedonia vuole cambiare il suo nome per via di una omonimi con una regione della Grecia, inoltre vi è il problema dei bulgari in Macedonia, che secondo il Paese d’origine verrebbero continuamente discriminati e maltrattati.

Le Conclusioni dei 27 ministri dell’UE possono riassumersi in questa frase:«Creare slancio per continuare le relazioni tra i paesi aderenti e quelli non appartenenti all’UE durante il 2013».

I ministri dell’UE hanno sottolineato ancora una volta l’importanza strategica della Turchia nella regione.

Ma ha espresso “profondo rammarico” per la sua decisione di boicottare le riunioni presiedute dalla presidenza cipriota dell’Unione europea nel corso degli ultimi sei mesi. I negoziati di adesione della Turchia all’UE sono in attesa per più di due anni a causa dei conflitti e dell’ occupazione turca di Cipro nord.

Ministri dell’UE ha anche esortato la Turchia a smettere di incarcerare i giornalisti, in nome della lotta contro il curdo “terrorismo”.