UE. L’Algeria inserita nella lista grigia per finanziamento del terrorismo

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La Commissione europea ha inserito ufficialmente l’Algeria nella lista grigia dei paesi ad alto rischio in materia di finanziamento del terrorismo e riciclaggio di denaro. La misura, annunciata martedì, impone agli Stati membri dell’Unione una “vigilanza rafforzata” nelle transazioni finanziarie con i paesi elencati, al fine di “proteggere il sistema finanziario dell’UE”.

La decisione dell’esecutivo europeo si basa su una “valutazione approfondita” che tiene conto delle informazioni più recenti disponibili, in particolare delle dichiarazioni pubbliche del Gruppo d’azione finanziaria internazionale (GAFI) e del suo elenco aggiornato delle giurisdizioni sottoposte a monitoraggio rafforzato.

Il GAFI aveva già inserito l’Algeria nella propria lista nell’ottobre scorso, segnalando carenze strategiche nella prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo. Sebbene il presidente Abdelmadjid Tebboune abbia promesso adeguamenti normativi, compresa la chiusura del mercato parallelo dei cambi (“Square”), le riforme promesse non sono ancora state attuate in modo efficace.

La Commissione ha inoltre spiegato che la sua decisione si fonda anche su missioni sul campo e incontri bilaterali, che avrebbero confermato l’assenza di progressi sostanziali. 

In contemporanea, l’Ufficio per il Controllo dei Beni Esteri (OFAC) del Dipartimento del Tesoro americano ha annunciato sanzioni contro  l’ONG algerina, El Baraka accusata di finanziamenti di gruppi terroristici come Hamas. 

In qualità di presidente di El Baraka, Ahmed Brahimi ha fatto in modo che i fondi raccolti dall’organizzazione, alcuni dei quali provenienti da donatori inconsapevoli che credevano di aiutare i civili palestinesi, venissero invece dirottati a beneficio di Hamas”, ha dichiarato il Dipartimento del Tesoro. “D’ora in poi tutti i beni e gli interessi” dell’Associazione El Baraka e del suo presidente “sono congelati e devono essere segnalati all’OFAC”.

L’ONG El Baraka è anche molto attiva nei campi profughi di Tindouf e collegata al Fronte Polisario. 

Bruxelles avverte che, senza interventi concreti, l’Algeria rischia non solo una permanenza duratura nella lista grigia, ma anche un possibile trasferimento nella lista nera dell’UE, al fianco di paesi come Iran, Corea del Nord e Birmania.

Redazione

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