BELGIO – Bruxelles 06/07/2016. La creazione di un sistema Ue di controllo delle frontiere, che riunisca Frontex e le autorità di gestione delle frontiere nazionali, è stata approvata in via definitiva il 6 luglio dai deputati.
La risoluzione legislativa è stata approvata con 483 voti a favore, 181 contrari e 48 astensioni.
Il testo votato dal Parlamento europeo sarà inviato al Consiglio per approvazione. La legislazione dovrebbe entrare in vigore in autunno.
Secondo le nuove regole, le autorità nazionali continueranno a occuparsi delle attività giornaliere, ma, se si troveranno di fronte a una situazione critica, potranno chiedere l’intervento della nuova Agenzia europea per la guardia costiera e di frontiera, che potrà dislocare rapidamente squadre d’intervento. Nei casi in cui uno Stato membro si trovi ad affrontare un aumento della pressione migratoria sproporzionata o una forte presenza di criminalità transfrontaliera, squadre d’intervento rapido alle frontiere potrebbero essere utilizzate temporaneamente o su richiesta di uno Stato membro dell’Ue o da una decisione del Consiglio. L’Agenzia avrà un ruolo maggiore rispetto a quello odierno di Frontex nel rimpatrio dei migranti verso il loro Paese di origine, ma solo quando l’esecuzione di decisioni che sono già state adottate dalle autorità nazionali e le disposizioni per il rimpatrio saranno state ulteriormente rafforzate da garanzie sui diritti fondamentali. L’Agenzia non si occuperà del rimpatrio tra Paesi non-Ue.
Questa nuova Agenzia non disporrà di guardie di frontiera proprie, ma potrà contare su una riserva di reazione rapida formata da 1.500 guardie di frontiera nominate dagli Stati membri .
L’Agenzia sarà responsabile nei confronti del Parlamento europeo e del Consiglio. Il Parlamento sarà informato tramite relazioni regolari e l’accesso alle informazioni per i deputati. I mandati dell’Agenzia europea di controllo della pesca (Efca) e dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima (Emsa) saranno allineati con quella dell’Agenzia di guardia delle frontiere, in modo da consentire a tutte e tre le agenzie di coordinare le loro operazioni in mare e condividere le informazioni. Avranno il potere di sostenere le autorità nazionali che svolgono compiti di guardia costiera a livello nazionale e comunitario e, se del caso, a livello internazionale.