
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha chiesto l’11 ottobre agli alleati Nato più armi e difese aeree per affrontare un altro inverno di guerra nel suo Paese, mentre si prepara ad una raffica di attacchi russi contro centrali elettriche e altre infrastrutture.
Zelenskiy ha fatto la sua prima visita al quartier generale della Nato dall’invasione russa dell’anno scorso, in un momento in cui le turbolenze nel Congresso degli Stati Uniti minacciano di interrompere gli aiuti a Kiev e l’attenzione del mondo è attirata da un’altra crisi in corso in Israele, ripota Reuters.
Ha fatto espliciti paragoni tra il presidente russo Vladimir Putin e il gruppo islamico palestinese Hamas, e ha affermato che gli aiuti militari occidentali sono cruciali per la guerra.
«Dobbiamo vincere la battaglia invernale contro il terrorismo e possiamo vincerla», ha aggiunto in una riunione dei ministri della Difesa della Nato e di una ventina di altri paesi che forniscono aiuti militari all’Ucraina in un forum guidato dagli Stati Uniti noto come Ucraina Defense Contact Group.
Ribadendo l’impegno dell’Occidente a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario, il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha annunciato un nuovo pacchetto di difesa da 200 milioni di dollari per l’Ucraina, comprese munizioni per la difesa aerea e armi per contrastare i droni russi.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha affermato che Putin «si sta preparando ancora una volta a utilizzare l’inverno come arma di guerra» attaccando le infrastrutture energetiche in Ucraina.
«Dobbiamo evitare che ciò, con capacità più avanzate e potenziate per la difesa aerea, possa fare una grande differenza», ha affermato Stoltenberg.
Zelenskiy ha cercato di rappresentare l’invasione russa e gli attacchi di Hamas come due facce della stessa medaglia.
«I terroristi come Putin o come Hamas cercano di tenere in ostaggio nazioni libere e democratiche e vogliono il potere», ha detto. «La Russia ha ancora risorse sufficienti per fomentare conflitti e trasformarli in tragedie su vasta scala e questo sta accadendo nel Sahel. E può accadere in modo ancora più doloroso in Israele e in Medio Oriente».
La Russia ha negato di aver preso di mira i civili e ha incolpato l’Occidente per la guerra in Ucraina, affermando che non aveva altra scelta se non quella di lanciare lì quella che definisce una “operazione militare speciale”. Descrive come infondate le insinuazioni provenienti dall’Ucraina secondo cui Mosca sta cercando di infiammare la situazione in Medio Oriente.
Tommaso Dal Passo