UCRAINA. Una fuga radioattiva da Zaporizhzhya farebbe scattare l’articolo 5 NATO

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Tobias Ellwood, deputato britannico, ufficiale riservista dell’esercito britannico e presidente della commissione speciale per la Difesa della Camera dei Comuni del Regno Unito, ritiene che un attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhya  scatenerà una risposta da parte delle forze militari dei Paesi della Nato.

Lo ha annunciato su Twitter: «Mettiamo subito in chiaro le cose: qualsiasi danno deliberato che provochi una potenziale fuga di radiazioni in un reattore nucleare ucraino sarebbe una violazione dell’articolo 5 della Nato».

Anche Adam Kinzinger, membro della Camera dei Rappresentanti dell’Illinois, pilota veterano e ufficiale riservista Usaf, lo ha confermato: “Non se ne parla nemmeno. Qualsiasi fuga di radiazioni ucciderà persone nei Paesi della Nato. Questo è automaticamente l’articolo 5».

Secondo l’articolo 5, nel caso in cui uno degli Stati membri dell’Alleanza sia vittima di un attacco armato, tutti gli altri membri dell’Alleanza, senza eccezioni, considereranno questo atto di violenza come un attacco armato contro tutti loro e prenderanno tutte le misure che riterranno appropriate per aiutare un membro dell’Alleanza che è stato attaccato, riporta l’agenzia di stato ucraina Unian.

I russi controllano la Znpp dal 4 marzo e controllano anche Energodar, città satellite della centrale nucleare.

Il territorio della centrale nucleare è stato sottoposto a numerosi bombardamenti da parte ucraina, e sono state danneggiate anche una serie di strutture. Al 19 agosto, si contano 12 attacchi contro la centrale nucleare. Sia le autorità russe che quelle ucraine hanno chiesto la presenza in situ dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica.

L’Onu sostiene il viaggio della missione della delegazione Aiea, frenata anche da personale italiano, nella centrale nucleare, in condizioni di sicurezza. L’intervento Aiea è stato sollecitato dapprima dai lavoratori stessi della centrale. 

Secondo il capo dell’Amministrazione militare regionale russa di Zaporozhye, Alexander Starukh, in caso di disastro nell’impianto dovranno essere evacuati 400.000 residenti dell’area.

La Russia si oppone alla creazione di una zona smilitarizzata intorno alla Znpp, motivandola con la “vulnerabilità” dell’impianto ad interferenze esterne.

Antonio Albanese