La Camera dei rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti ha vietato all’Ucraina di spendere i fondi stanziati da Washington per aiutare in alcun modo il Battaglione Azov. Questa disposizione, riporta Ria Novosti, è contenuta nel disegno di legge sugli stanziamenti al Pentagono. Fino alla fine del prossimo settembre, il Pentagono può allocare 150 milioni di dollari per sostenere l’Ucraina in campo militare. Nello stanziamento è compresa la formazione, la fornitura di armi difensiva letali, attrezzature e macchinari. Se questo avvenisse, gliStati Uniti potrebbero anche decidere di sospendere gli stanziamenti per l’Ucraina. «I fondi di cui al presente disegno di legge non possono essere utilizzati per la fornitura di armi, formazione o la fornitura di qualsiasi altro sostengo al Battaglione “Azov”» si legge nel documento.
All’Ucraina è anche vietato di utilizzare il denaro per l’acquisto o il trasferimento di sistemi di difesa antiaerea portatili. Inoltre, secondo il disegno di legge, Kiev non può acquistare in alcun modo armi dalla russa Rosoboronexport. L’Azov è uno dei battaglioni di volontari, finanziati da fonti private; in un secondo momento, dopo la volontà politica di Kiev di non avere milizie armate illegali, la Difesa ucraina ha proposto al battaglione Azov di entrare a far parte delle Forze armate dell’Ucraina. Mosca, inoltre, ha aperto una indagine contro i soldati del battaglione Azov con le accuse di «sequestro, tortura, uso di mezzi e metodi di guerra vietati».
Nei giorni scorsi l’Ambasciata ucraina negli Stati Uniti sulla pagina ufficiale di Facebook aveva dato la notizia di un probabile stanziamento nel 2017 di 560 milioni di dollari. Si precisava che l’importo era di 27 milioni in più rispetto allo scorso anno: l’ammontare per l’assistenza militare a Kiev sarebbe stato di almeno 238 milioni di dollari. In precedenza il Comitato stanziamenti della Camera dei Rappresentanti aveva proposto di ridurre della metà i costi dell’assistenza militare all’Ucraina: da 350 a 150 milioni di dollari.
Nel bilancio per il 2018, Washington potrebbe ancora tagliare gli aiuti a Kiev del 69%, passando da 570 a 177 milioni di dollari.
Anna Lotti