UCRAINA. Mosca ammassa truppe al confine ucraino: Erdogan si mette in mezzo

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Ecco il podcast dell’ultima puntata di Risiko, dedicata alla crisi in Ucraina e alla tempesta bellica che sembra prepararsi sull’Europa.

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La situazione nel Donbass sta destando molta preoccupazione a livello internazionale, a causa dell’escalation della crisi tra Russia e Ucraina. Da una parte c’è Mosca, che ha ammassato circa 80 mila uomini della sue truppe (normalmente collocati in Siberia) e schierato i missili ipersonici Iskander-K nei pressi della base di Voronez, a circa 250 km dal confine ucraino. Dall’altra c’è l’Ucraina, che compra dalla Turchia droni armati da combattimento, gli stessi con i quali l’Azerbaijan è uscito vittorioso dal conflitto nel Nagorno-Karabakh.

La situazione è attualmente in stallo, ma la miccia può accendersi in qualsiasi momento. Il 3 aprile scorso, l’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) ha annunciato di aver registrato, da entrambe le parti, circa 1.424 violazioni del cessate il fuoco, in vigore dal 2015 a seguito della pace di Minsk. I colloqui telefonici intercorsi tra Vladimir Putin e il presidente Joe Biden, al momento non hanno portato ad un allentamento delle tensioni. Tutt’altro. Nei giorni scorsi il Portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha messo in guardia la Nato e gli Usa dall’intraprendere qualsiasi ingerenza, sottolineando che “l’avvio di un’operazione militare, significherebbe l’inizio della fine dell’Ucraina”.

In altre parole Mosca ha fatto sapere chiaramente agli Stati Uniti che le loro navi nel Mar Nero. non sono le benvenute. La situazione attuale ha inasprito anche i rapporti tra la Russia e la Turchia, la quale sta giocando un ruolo determinante nella crisi russo-ucraina. Il presidente Erdogan, infatti, ha deciso di ritagliarsi un ruolo “attivo” nella corsa energetica, e dopo l’Azerbaijan mira ad avere come alleato anche l’Ucraina.

Le prossime settimane saranno determinanti per capire se si tratta di “una prova di forza” tra le diverse potenze, oppure si arriverà ad un conflitto armato, con conseguenze devastanti. Vale la pena ricordare che nella guerra tra Russia e Ucraina del 2014 per il controllo della Crimea, hanno perso la vita 9.940 persone, mentre 23.455 sono stati i feriti.

Buon ascolto!

Cristina Del Tutto