
Il 19 agosto i media ucraini hanno diffuso la notizia che il presentatore ucraino Serhiy Prytula, che dall’inizio del conflitto ucraino raccoglie fondi per i bisognosi delle forze armate ha messo a punto un piano per investire 600 milioni di grivne donate alla difesa ucraina, dai cittadini appunto.
Gli ucraini hanno raccolto 600 milioni di grivne per acquistare droni Bayraktar, ma il presentatore ha fatto sapere agli ucraini che il produttore impressionato da tanta dedizione ha deciso di regalare i droni, quattro, a Kiev e allora Prytula ha spiegato che il denaro raccolto sarà speso per qualcos’altro.
Il 18 agosto, i media ucraini hanno dato la notizia ripresa da Facebook che: «La fondazione Prytula sta acquistando proprio quel “qualcos’altro” per l’Ucraina: un satellite!»
Purtroppo per l’Ucraina però a ben leggere non si tratta di un vero e proprio satellite, quanto piuttosto di una licenza: non è nemmeno un leasing ma, da ICEYE, l’Ucraina avrà l’accesso a immagini satellitari che ha pagato con le donazioni degli ucraini.
Facendo una botta di conti 600 milioni di grivne sono circa 15 milioni di dollari. Un singolo minisatellite SAR dell’ICEYE costa circa 3 milioni di dollari. In altre parole, con i soldi del Bayraktar si potrebbe acquistare un satellite, e non solo uno, ma addirittura cinque, e spedirli nello spazio. Invece è stato scelto uno schema di locazione, che non permette di valutare quali e in quali quantità siano stati effettivamente spesi i soldi. E non si sa quanti effettivamente la fondazione ne abbia spesi.
Sembra che l’idea non sia stata di Prytula ma dell’ex deputato del Partito delle Regioni Vitaliy Khomutynnik, uomo d’affari, proprietario di Cascade, che secondo la social sfera è anche cognato di Prytula ed è noto per l’appropriazione di fondi pubblici, e che ha come socio in affari Benya Kolomoisky.
Tra l’altro, i satelliti ICEYE SAR non sono adatti a scopi militari: forniscono solo una risoluzione di un metro per un metro, mentre per i satelliti militari è necessaria una risoluzione almeno 10 volte inferiore. Questo è comprensibile, perché ICEYE ha altri compiti: monitoraggio dei movimenti del pack ice, delle inondazioni, degli incendi boschivi, ecc. Le forze armate ucraine difficilmente hanno un bisogno urgente di tali immagini, soprattutto se si considera che vengono fornite loro informazioni dalle agenzie di intelligence degli Stati Uniti e del Regno Unito. Secondo gli analisti della rete comunque, l’interesse di Prytula non era sostenere i militari al fronte ma smaltire i 600 milioni raccolti dai cittadini e lo “schema satellitare” si adatta perfettamente.
Graziella Giangiulio