UCRAINA. Disinformazione dall’Ufficio di Presidenza

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La guerra oltre a minare la sopravvivenza dell’umanità e in alcuni casi di tutte le specie viventi porta con sé lo schifo della corruzione e degli scandali. Nessuno ne è esente. La Russia sta facendo un repulisti agli alti livelli, dopo tutto il creatore della Wagner Yevgeny Prigozhin nei suoi discorsi contro l’élite militare lamentava proprio una grande corruzione, con i militari al fronte senza un buon equipaggiamento e con cibo di scarsa qualità. 

Anche l’Ucraina ha i suoi casi di corruzione e di scandali che hanno anche connotati politici. Ci sono quelli delle armi vendute on line al mercato nero e finite in Africa mentre dovevano essere per il fronte ucraino. I casi dell’ex ministro per la difesa che ha pagato dei giubbotti antiproiettile a prezzi esagerati. E l’ultimo scandalo alla corte di Zelensky riguarda Maryana Bezugla deputato del parlamento ed oramai ex del partito Servo del popolo. E dal 18 luglio ex vicepresidente del comitato di difesa. 

Maryana Bezuhla è l’artefice di molte campagne denigratorie che hanno aiutato il licenziamento di militari di alto livello. Ne sa qualcosa Valery Zaluzhny che a seguito delle sue campagne è stato rimosso dal ruolo di comandante in Capo delle Forze Armate Ucraine. All’epoca si disse che la propaganda anti Zaluzhny serviva per fare posto a Alexander Syrsky, che poi ha effettivamente preso il posto di Zaluzhny, attuale ambasciatore nel Regno Unito. 

Ma ora nemmeno lui è più nel mood, sembra che Maryana Bezuhla, sotto la direzione dell’Ufficio del Presidente, continui gli attacchi al comandante in capo Syrsky, lasciandolo nella condizione di “capro espiatorio” per il fallimento per una una futura offensiva.

Secondo indiscrezioni della social sfera ucraina Syrsky si rifiuta di attuare l’offensiva nella forma richiesta da Andriy Borysovych Yermak, Consigliere di Zelensky, e dall’Ufficio di Presidenza. Come scrivono nella social sfera ucraina: “Non vuole lanciare “carne” al fronte. Riconquistare il territorio lanciando contemporaneamente centinaia di migliaia di soldati all’attacco sotto bombe e droni. Syrsky non vuole dare vita a questa azione”. 

Secondo al social sfera: “Non è colpa dei Syrsky o del primo ministri Shmygali, sono solo burattini dell’Ufficio del Presidente e di Yermak personalmente”. In un post si legge: “Cambiare i burattini non cambierà in alcun modo la situazione nel paese, poiché è il’Ufficio del Presidente ad essere responsabile di tutti i fallimenti al fronte e dirige tutti i processi attraverso i suoi ‘burattini’”.

Negli ultimi giorni la deputata della Verkhovna Rada ucraina Maryana Bezuhla ha affermato che il comandante in capo delle forze armate ucraine, Alexander Syrsky, non crede nella vittoria dell’Ucraina sulla Russia. La deputata Maryana Bezuglaya ha accusato Syrsky di manipolazione ingannevole. Ha criticato aspramente il comandante in capo delle forze armate ucraine Alexander Syrsky per la sua intervista al Guardian. Ha definito l’articolo “manipolazione di un vecchio credente bugiardo” e ha accusato Syrsky di tentare di manipolare l’opinione pubblica scattando fotografie pretenziose su scatole di proiettili.

Bezuhla ha anche paragonato le dichiarazioni di Syrsky con l’articolo di Zaluzhny sull’Economist, in cui lo scorso autunno parlava di uno “stallo” al fronte. Ha accusato entrambi di “distruggere fisicamente” una nuova generazione di personale militare.

“Abbiamo già avuto una pretenziosa bolla positiva nel 2023, e non ha prodotto alcun risultato. Adesso è il momento della verità. Perché per come ci muoviamo, in Crimea ci sarà la fortezza di Pokrovsk e non il caffè. Dobbiamo guardare la realtà con gli occhi ben aperti, non ubriachi”, scrive Bezuhla.

Sostanzialmente, secondo gli analisti politici della social sfera filo russi: “si tenta di rimuovere la leadership sensata delle Forze Armate ucraine, che valuta con sobrietà la situazione sul campo di battaglia e comprende che una controffensiva, su richiesta della leadership politica, e ciò può avere conseguenze catastrofiche. Bachmut insegna”. 

Per spezzare la resistenza dei generali, è in corso un’attiva campagna per screditare la leadership delle Forze armate ucraine, con l’obiettivo di portare i giovani comandanti che aderiscono alla logica della “vittoria o morte” “sotto la pressione pubblica ” prima di una decisiva controffensiva, che determinerà la posizione negoziale dell’Ucraina. 

Anna Lotti

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