Turchia: nuovo colpo allo Stato Parallelo

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TURCHIA – Ankara 04/06/2015. Un tribunale di Ankara ha incriminato l’ex capo dei servizi segreti della polizia turca, Ramazan Akyurek, nel caso delle intercettazioni illegali.

Akyurek (nella foto) era già agli arresti per il suo presunto coinvolgimento nel caso dell’omicidio del giornalista turco-armeno Hrant Dink. La sentenza è stata emessa il 3 giugno, con l’accusa di «coinvolgimento nella gestione di un’organizzazione terroristica» e «falsificazione di documenti ufficiali» riporta Anadolu. Il governo turco ha promesso di reprimere il cosiddetta “stato parallelo” venuto fuori da una serie di intercettazioni che hanno reso di mira membri del governo turco nel dicembre 2013; secondo l’attuale governo si trattava di un tentativo di colpo di stato. Lo “stato parallelo” è un presunto gruppo di burocrati turchi e alti funzionari delle istituzioni del paese, inclusa la magistratura e la polizia, che avrebbe cercato di minare il governo turco. Dalle indagini del dicembre 2013, molti capi della polizia e migliaia di agenti sono stati trasferiti in diverse città, e l’organo giudiziario superiore è stato ristrutturato; il governo ha accusato lo “stato parallelo” di essere composto da seguaci di Fethullah Gulen. Alla fine del febbraio scorso, Akyurek è stato incarcerato a Istanbul, nel carcere di Silivri per l’omicidio del giornalista turco-armeno Hrant Dink con l’accusa di negligenza: Dink era uno dei fondatori del settimanale turco-armeno bilingue Agos, assassinato fuori dal suo ufficio a Istanbul il 19 gennaio 2007.