Turchia, rifugiati e sicurezza

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QATAR – Doha 18/06/2016. Un nuovo interessante studio è stato pubblicato da Al Sharq Forum, think tank dedicato allo studio di strategie politico-internazionali di lungo termine, dedicato alla questione immigrazione e Turchia; titolo dello studio è “Law on Foreigners and International Protection: A Real Shift in Turkey’s Migration Policy?”

Come recita l’abstract della ricerca, «Anche se la Turchia ha dovuto affrontare diverse forme di migrazione dal 1990, l’arrivo di profughi siriani ha reso il fenomeno migratorio più visibile agli occhi del pubblico. Tuttavia, le politiche di asilo in Turchia sono diventate una questione importante a livello nazionale ed internazionale, prima della crisi siriana. Spinto dal processo di armonizzazione europea e dalla crisi siriana, la legge sugli stranieri e sulla protezione internazionale (Lfip) è entrata in vigore nel 2014». Lo studio cerca di rispondere a questo quesito: «Il Lfip può essere considerato una pietra angolare del vero e proprio cambiamento della politica migratoria, fornendo soluzioni sostenibili per proteggere i diritti umani dei rifugiati in Turchia».
Nel documento si afferma che «il Lfip può essere visto come una pietra miliare della politica a lungo termine sulle migrazioni della Turchia. Turchia che conserva comunque la limitazione geografica, il che significa che la Turchia non riconosce come rifugiati i candidati non europei. Questa situazione crea ambiguità in termini di protezione dei rifugiati (…) Il Lfip è un notevole passo avanti verso un cambiamento nella politica di migrazione della Turchia. Tuttavia, la legge stessa non è sufficiente per fare un cambiamento reale. Si deve assolutamente consolidare attraverso l’adozione contemporanea di buone pratiche operative».