La siccità rappresenterà una minaccia maggiore dell’impatto dei terremoti per la produzione cerealicola della Turchia nella campagna 2023-24. La situazione è descritta in un rapporto del Global Agricultural Information Network, Gain, del Foreign Agricultural Service del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, Usda.
Il totale delle precipitazioni in Turchia da ottobre a febbraio è sceso ai livelli più bassi degli ultimi decenni, circa il 30% al di sotto della media storica del periodo, si legge nel rapporto, ripreso da BneIntellinews.
«La mancanza di pioggia è particolarmente preoccupante sia per il grano invernale che per l’orzo invernale, la maggior parte dei quali non sono irrigati», ha dichiarato l’Usda. «Inoltre, la scarsità di precipitazioni ha contribuito a ridurre i livelli d’acqua nei serbatoi e nelle dighe in diverse parti del Paese, il che potrebbe limitare la quantità d’acqua disponibile per l’irrigazione del riso e del mais nel corso dell’anno».
I due forti terremoti che hanno colpito la Turchia meridionale e la Siria, uccidendo circa 60.000 persone secondo le ultime stime, hanno causato danni per oltre 100 miliardi di dollari in 11 province turche, ma l’Usda ha ribadito che la siccità, piuttosto che le conseguenze del terremoto, è destinata a pesare maggiormente sul raccolto di grano della Turchia.
Tuttavia, mentre a causa delle condizioni di siccità si prevede che la produzione di grano della Turchia rimarrà invariata a 17,25 milioni di tonnellate, nonostante le difficoltà, la produzione di mais del Paese dovrebbe raggiungere il record di 7,7 milioni di tonnellate, ha aggiunto l’Usda.
L’Usda ha inoltre dichiarato che la superficie coltivata a grano dovrebbe aumentare di 350.000 ettari nel 2023-24, una previsione basata sull’aspettativa che i prezzi del grano relativamente più alti a livello nazionale motivino gli agricoltori a piantare più grano invece di cotone e girasole.
L’ente americano ha previsto che le importazioni di grano turco rimarranno invariate rispetto al 2022-23 a 10 milioni di tonnellate, ma ha anche osservato che potrebbero aumentare se la siccità dovesse persistere e la produzione diminuire. Circa il 70% del grano importato dalla Turchia viene riesportato come farina e pasta. La Turchia è il primo esportatore di farina al mondo.
La maggior parte dei danni causati dal terremoto si è verificata in quattro province che producono una quantità relativamente bassa di grano, ha sottolineato l’Usda. Queste province rappresentano il 5% della produzione turca di grano, il 5% di mais e il 4% di orzo, ha aggiunto.
Luigi Medici