
La Turchia vuole proiettare al sua forza anche lontano dalle coste anatoliche ecco quindi che ha preso corpo il progetto navale della Turchia: una portaerei, un cacciatorpediniere e un sottomarino.
Lo statunitense Naval News riporta che il Ministero della Difesa turco ha annunciato l’inizio di tre importanti progetti navali: la portaerei MUGEM, il cacciatorpediniere TF-2000 e il sottomarino MILDEN. Naval News menziona che le cerimonie di taglio dell’acciaio per MUGEM e TF-2000 si sono tenute presso il cantiere navale di Istanbul, mentre la cerimonia MILDEN si è svolta presso il cantiere navale di Gölcük.
In termini di dimensioni, si sa che la portaerei MUGEM presenta una forma dello scafo ottimizzata per una tenuta di mare, stabilità e manovrabilità superiori, con un design della prua che riduce il consumo di carburante dell’1,5% e migliora la propagazione del rumore subacqueo. La MUGEM avrà tre piste, due per il decollo e una per l’atterraggio, senza un sistema di catapulte con un design di rampa modulare fino a quando non verrà sviluppato un sistema di catapulte nazionale. La portaerei può ospitare fino a 50 velivoli, inclusi sistemi con e senza pilota, con spazio per 20 velivoli sul ponte e 30 nell’hangar.
In termini di armamento, la MUGEM sarà armata con un sistema di lancio verticale MIDLAS a 32 celle, quattro sistemi di armi ravvicinate Gökdeniz (CIWS) e sei sistemi di armi remote STOP Aselsan da 25 millimetri. Le dimensioni della MUGEM sarebbero: lunghezza 285 metri, larghezza 72 metri, pescaggio di 10,1 metri, dislocamento di 60.000 tonnellate, velocità massima di oltre 25 nodi, velocità di crociera di 14 nodi, autonomia di 10.000 miglia nautiche a velocità di crociera.
Oltre alla MUGEM, riporta AT, c’è il cacciatorpediniere TF-2000, parte del programma MILGEM, dotato di un sistema di lancio verticale a 96 celle e sistemi radar avanzati. Questa nave da guerra potrebbe essere destinata a fungere da scorta per la MUGEM Il sistema verrebbe completato dal sottomarino MILDEN, sviluppato dal Turkish Naval Research Center Command, dotato di un sistema di propulsione indipendente dall’aria (AIP), migliorandone la furtività e la resistenza operativa.
Anche se la Turchia inizialmente aveva previsto di avere una portaerei leggera con il suo dock per elicotteri da atterraggio TCG Anadolu (LHD), oggi una portaerei per droni dopo essere stata rimossa dal programma statunitense F-35.
I fattori di proiezione di potenza e prestigio sembrano essere fattori significativi nel programma di portaerei della Turchia. L’attuale flotta turca di caccia F-16 e F-4 non è sufficiente per proiettare potenza sull’Egeo, sul Mediterraneo e sul Mar Nero. Inoltre, la Turchia è profondamente coinvolta nei conflitti in corso in Libia e Siria e sta stabilendo una presenza extraregionale, con basi militari in Qatar e Somalia.
Avere una portaerei darebbe alla Turchia una base aerea galleggiante per coprire aree oltre la portata dei suoi velivoli terrestri.
Tommaso Dal Passo
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