TURCHIA. Lanciate nuove operazioni contro il PKK

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Con l’avvio dell’operazione anti-Pkk, il ministero della Difesa turco ha annunciato l’uccisione di tre soldati turchi in Iraq, a seguito della decisione di Ankara di avviare l’operazione militare Claw-Eagle 2 contro i ribelli a Dohuk. Sarebbero poi stati uccisi anche altri due soldati, mentre altri due sarebbero rimasti feriti in seguito ad uno scontro avvenuto con i terroristi, come riferisce Yeni Safaq News.

Va ricordato che il Pkk è stato indicato da Turchia, Usa, Ue e dalla gran parte della comunità internazionale come un’organizzazione terroristica che da oltre 30 anni porta avanti una vera e propria campagna terroristica contro il territorio turco. Si calcola che il bilancio dei morti causati superi le 40.000 persone. Inoltre, da decenni utilizzerebbe le zone montuose dell’Iraq come trampolino di lancio per insorgere contro di esso.

La prima Claw Eagle è stata lanciata dalla Turchia a giugno, che poi ha dichiarato di voler istituire una serie basi militari temporanee oltre a quelle già stabilite nel nord dell’Iraq, da dove le sue truppe avrebbero potuto effettuare operazioni contro il Pkk. Ma già a partire dal gennaio 2020 altre due operazioni, Kapan e Yildirim, erano state avviate con l’obiettivo di eliminare il gruppo terroristico.

Così, venerdì 11 febbraio, la Turchia ha annunciato l’inizio di una nuova fase nelle operazioni di anti-terrorismo interne nel sud-est del paese, con la Eren – 10 Gabar.

Iniziata nelle provincie sud-orientali di Sirnak e Siirt, ha visto la discesa in campo di 68 squadre, tra cui oltre 1.073 membri della gendarmeria, della polizia e delle guardie del Paese.

L’operazione prende il nome da Eren Bubul, il quindicenne ucciso da un terrorista del PKK lo scorso 11 agosto 2017 mentre tornava a casa dopo aver riferito alle forze di sicurezza di aver visto un gruppo di militanti entrare in una casa e rubare delle provviste. L’accaduto ha suscitato violente proteste in tutto il Paese e ha ottenuto la solidarietà della politica turca.

L’obiettivo dell’azione bellica è ripulire la regione turca, eliminando definitivamente la minaccia terroristica.

Il Ministero, come riportano Middleeasteye e Gulf News, ha fatto sapere che, finora, l’operazione Eren-10 Gabar ha permesso di neutralizzare tre terroristi, arrestare 58 collaboratori, distruggere 213 rifugi, usati dai terroristi come base logistica e sequestrare armi e munizioni.

Coraline Gangai