Più Turchia nell’Asia centrale

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KAZAKHSTAN – Almaty 27/4/13. Il Kazakhstan il 26 aprile ha ospitato la terza conferenza dell’Iniziativa di Istanbul sull’Afghanistan, nella città di Almaty. L’iniziativa di Istanbul ha lo scopo di coinvolgere il Paese nella vita economica e politica della regione per evitare che ricaduta nell’instabilità e nel caos dopo il ritiro di Isaf nel 2014. Aree d’intervento sono: infrastrutture regionali,  educazione, opportunità economiche e investimenti, lotta alla droga, antiterrorismo e cooperazione in caso di disastri naturali.

Tra i membri dell’iniziativa troviamo: Afghanistan, Turchia, India, Kyrgyzstan, Pakistan, Russia, Tajikistan, oltre a nazioni al di fuori della regione come Svezia, Usa, Francia, Regno Unito. Ai lavori prendono parte, solitamente, anche attori non statali, come i rappresentanti Onu.
Nel 2014, il contingente turco (1800 uomini) e parte di quello statunitense resteranno in Afghanistan per seguire l’addestramento delle truppe afgane. Il ruolo della Turchia, nello scacchiere afgano, sta assumendo sempre maggiore rilevanza proseguendo nella linea tracciata dall’attuale governo Erdogan. Una più fattiva presenza di Ankara nello scacchiere asiatico, in genere, è visibile anche attraverso la partecipazione turca ai lavori dell’Organizzazione di Shangai. Infatti, oltre a restare come presenza fissa nello stato afgano, Ankara ha perfezionato in quest’occasione la propria partnership con l’Organizzazione di Shangai. Il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu e il Segretario generale dell’organizzazione, Dmitry Mezentsev, hanno firmato un mou relativo al perfezionamento dell’iter di Ankara nella sua partnership con l’Organizzazione.