TURCHIA – Ankara 09/10/2014. Ankara fronteggia ISIS e Teheran si offre di aiutare militarmente i Peshmerga.
La Turchia ha annullato il coprifuoco nelle province di Batman, Siirt e Mardin, il 9 ottobre. Riporta la notizia l’agenzia di stampa turca Anadolu il 9 ottobre. Il coprifuoco nella provincia di Diyarbakir sarà annullato la sera del 9. L’8 ottobre, si sono registrate una serie di proteste nelle province di Diyarbakir, Mardin, Siirt, Mus, Van e Batman contro la politica di non ingerenza negli sviluppi degli scontri nella città siriana di Kobani. Circa 22 persone sono state uccise nelle proteste, per questo era stato annunciato il coprifuoco. Il canale televisivo TRT Haber ha riportato una dichiarazione del ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu fatta il 9 ottobre secondo cui lo Stato islamico rappresenta una minaccia per la Turchia. Il ministro ha fatto queste osservazioni durante l’incontro con il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg svoltosi ad Ankara. Cavusoglu ha detto che la Turchia ha sempre messo in guardia la comunità internazionale sulla minaccia del terrorismo proveniente dai territori di Siria e Iraq, aggiungendo che il governo di Bashar al-Assad è la causa di tutti i problemi in Siria. «Il regime di Assad ha dato impulso alla creazione di gruppi radicali e terroristici in Siria e chissà quanti gruppi terroristici emergeranno in futuro nella regione», ha detto Cavusoglu. Il ministro ha poi detto che è necessario sostenere l’Esercito siriano libero nella lotta contro lo Stato islamico, aggiungendo che la Turchia punta sulla creazione di una no-fly zone sulla Siria. Nella giornata dell’8 ottobre, il ministero degli Esteri iraniano ha comunicato che Teheran è pronta a prendere misure concrete per affrontare la situazione a Kobani se ricevesse una richiesta ufficiale da Damasco. «Kobani ricade sotto la sovranità della Siria e va rispettata la sua integrità territoriale; se questo governo facesse una richiesta e chiedesse aiuto, noi siamo pronti ad aiutare», aveva detto la portavoce del ministero degli Esteri, Marzieh Afkham, a Press TV l’8 ottobre, aggiungendo che l’Iran potrebbe inviare al più presto aiuti umanitari e medicine alla popolazione di Kobani. I combattimenti a Kobani ha costretto circa 200mila persone a rifugiarsi in Turchia.
NOTA: nella foto di apetura, tratta da un tweet postato il 9 ottobre, si può notare circolettati in rosso, un carro armato turco e al di là della barriera i mezzi dello Stato Islamico