La testata russa Sputinik, informa che dopo Hagia Sophia, un’altra chiesa ortodossa, museo dal 1958, sta per essere trasformata in moschea. Si tratta della chiesa che si trova a Chora.
La notizia è stata divulgata dalla direzione degli affari religiosi turca il 21 agosto, e ha confermato che le autorità hanno in programma di convertire un’altra ex chiesa ortodossa con sede a Istanbul, il Santissimo Salvatore a Chora, in una moschea, meno di un mese dopo che la prima preghiera musulmana si è svolta ad Hagia Sophia.
In realtà la prima notizia della trasformazione era stata data il 6 novembre del 2019 quando si apprese che il Consiglio di Stato aveva deciso che l’antica chiesa di San Salvatore di Chora, sia riconsegnata “al suo culto iniziale”, cioè ad essere utilizzata come moschea. Fonte il giornale filo-governativo Yeni Şafak.
«Questo edificio, dove fino al 2019 si trovavano un museo e i suoi fondi, è trasferito all’amministrazione della Direzione degli affari religiosi con decreto del presidente turco [Recep Tayyip Erdogan]. Sarà aperto per le preghiere musulmane. La data di inizio delle preghiere non è ancora stata stabilita. Alcuni preparativi sono necessari e la nostra filiale di Istanbul ne sarà responsabile», ha detto un portavoce della direzione.
All’inizio della giornata, l’emittente greca ERT ha riferito che la Turchia stava trasformando la chiesa di Chora in una moschea, citando un decreto governativo pertinente.
La Chiesa di Chora, originariamente costruita come complesso monastico nel IV secolo, è uno degli edifici storici più antichi di Istanbul. Fu trasformata in moschea nel 1511. Nel 1958, Chora fu aperta al pubblico come museo.
Hagia Sophia, uno dei simboli bizantini più iconici nell’odierna Turchia, è stata trasformata in una moschea a luglio. Molti paesi hanno espresso rammarico per la decisione di Ankara, mentre la Turchia considera la questione come suoi affari interni.
Viene da chiedersi, vista l’accelerazione che Erdogan ha dato alla trasformazione dei musei in moschee, che fine faranno le fondazioni che gestiscono i tesori dei musei, considerato anche il continuo crollo della lira.
Anna Lotti